UNA PAROLA SOLA: MUOVERSI

Abbiamo tutti una fretta terribile ma ci muoviamo troppo poco. E’ la contraddizione dei nostri tempi. Chi ha fretta, teoricamente, dovrebbe muoversi più di chi non ha fretta, invece non ci muoviamo perché non abbiamo tempo per muoverci e così mettiamo a repentaglio la nostra salute sia per la fretta cronica che genera stress sia per la mancanza di movimento che crea seri problemi al nostro organismo.

Nel mio sito emerge un’esortazione continua, pedante, monotona e quasi ossessionante. Fate quel cavolo che volete ma muovetevi. Questa esortazione semplicissima è sempre accompagnata da troppe parole che la rendono meno diretta. In un articoletto ho dato addirittura i miei “tre consigli preferiti” per chi ha fretta e non ha la pazienza di mettersi lì a leggere tante cose. Ma già in quell’articoletto ci sono troppe parole.

Il foglietto illustrativo delle medicine a volte riesce a contenere l’uso indiscriminato di qualche farmaco perché chi ha la cattiva idea di voler prendere il farmaco senza prescrizione medica quando si appresta a leggere il foglietto d’uso a volte si arrende e pensa: “Se ci sono da leggere tutte queste cose non lo prendo nemmeno…”

Come insegnanti di educazione fisica non possiamo permetterci il lusso di cadere in questo errore, se le indicazioni per muoversi sono troppo complesse ignoratele, muovetevi e basta. Il farmaco movimento va trangugiato senza leggere il foglietto illustrativo. Cominciate a muovervi, subito, prima ancora di finire anche questo articolo che, tanto per cambiare, sarà troppo lungo per poter essere davvero efficace, poi, se ne avrete voglia, potrete anche leggere. In tema di movimento è  più importante muoversi che leggere. Poi è certamente importante anche leggere ma se uno legge senza muoversi vuol dire che non ha capito le prime indicazioni al movimento. E’ solo sulla base delle indicazioni provenienti dal movimento che uno può tentare di capire le indicazioni per migliorarlo. Se si legge senza muoversi si rischia di trattare di cose che possono risultare astratte ed incomprensibili.

Sempre importanti gli accertamenti medici ma se uno non cammina mai invece di chiedere al medico se può correre dovrebbe andare dallo psichiatra a chiedere perché non trova mai il tempo per camminare almeno un po’. E quando fa fatica pure a camminare potrebbe pure capire che il movimento è diventato necessario più che opzionale.

Pensiamo tutti di avere la macchina sbagliata per accostarci al movimento e così ci muoviamo troppo poco. Quando ci accorgiamo che la macchina era quella giusta è troppo tardi perché quella macchina si è deteriorata a forza di stare ferma. Allora ci rimettiamo furiosamente in movimento per farla tornare velocemente quella di prima sbagliando una seconda volta.

Non è pressapochismo dire che c’è una sola cosa da fare urgentemente ed è muoversi. L’errore più grosso è indugiare nella scelta del movimento e perdere altro tempo. “Non ho tempo per muovermi” è la scusa più inopportuna che si possa dire. Non occorre tanto tempo per muoversi, occorre solo la buona volontà. Quando tutti i movimenti sono impediti (ma riusciamo ad arrivare perfino a quello?) allora bisogna davvero rivolgersi ad un esperto del movimento per vedere quali sono le cose che possiamo fare senza danneggiarci ulteriormente.

L’individuo che deve pensare a come si muove perché con la sedentarietà si è procurato dei danni talmente gravi da sconsigliare qualsiasi forma di movimento è un’invenzione del nostro tempo.

Come al solito ho esagerato con le parole e non so se scrivere su questo sito possa aiutarmi a risolvere questo problema. Fra le righe spero che abbiate letto l’unica raccomandazione importante: se ce la fate, muovetevi subito, con raziocinio, con prudenza, ma subito, non domani. Poi, se ci sono problemi, andrete tempestivamente dal medico a raccontargli tutto quello che non va. Se invece non ce la fate a muovervi andate dal medico prima ancora di provare  a fare qualche normalissimo passo di cammino e,  salvo che non ci siano patologie gravi in atto e sulle quali anche con il movimento è difficile far miracoli, per tutto il resto il medico vi inviterà a partire da qualsiasi banalissimo movimento e vi metterà tranquilli sul fatto che a muoversi non si muore prima. Si muore prima a star fermi.