Tempo fa scrissi un articolo un po’ strano dal titolo “Spostatori di cose”, mi rendo conto che quell’articolo avrei potuto scriverlo in centomila modi diversi perchè quel titolo riguarda molto semplicemente tutta l’umanità: noi siamo tutti degli spostatori di cose, viviamo spostando cose, non so se dire che viviamo “per ” spostare delle cose, comunque fin che viviamo continuiamo a spostare le cose.
E’ evidente che siamo personaggi a forte impatto ecologico. Più cose spostiamo e più possiamo avere un elevato impatto ecologico, nel bene e nel male, nel senso che se uno ha una mentalità protettiva verso l’ambiente può arrivare a spostare cose anche per proteggere l’ambiente stesso non solo per provocarne una sua continua devastazione.
La consapevolezza di essere dei “grandi” spostatori di cose ci può aiutare almeno nell’intento di spostare tutte queste cose in modo meno drammatico possibile per il mondo che ci ospita.
Nell’articolo precedente avevo accennato alla nostra possibilità di spostare molte cose con un semplice clic e questa cosa dipende dall’evoluzione della struttura organizzativa complessa (molto più complessa di quella degli animali…) che ci siamo dati grazie al sistema del danaro e pure quello politico che sono interconnessi e che fanno si che alcuni uomini possano spostare molte più cose di altri. Diciamo pure che alcuni ne spostano davvero troppe e non si sa se sia veramente efficiente la rete di controllo che ci pone al riparo dalle insidie di chi ha questa esagerata capacità (politica o finanziaria poco conta…) di spostare cose.
Avevo fatto un esempio: quello dell’ipotetica guerra nucleare dove con un semplice clic si spostano una marea di cose in modo certamente drammatico. Ma forse lì, almeno siamo un po’ autorizzati a sperarlo, i sistemi di controllo sono abbastanza efficienti.
Ci sono altre situazioni nelle quali spostiamo una gran quantità di cose e dove ciò avviene senza che ce ne rendiamo conto.
Poniamo la banale questione, così capiamo come non stia trattando di cose molto distanti dalla comune attività motoria, di chi si sposta a piedi e chi si sposta in auto. Chi si sposta a piedi sposta essenzialmente sé stesso, grazie ad un apparato locomotore che se è efficiente ti consente di spostarti in modo soddisfacente e se non lo è ti fa dire che hai bisogno di qualche ausilio per muoverti meglio, sia essa una sedia a rotelle, una bicicletta, un’automobile o un aereo.
Fra chi si sposta a piedi e/ o in bicicletta e chi si sposta in auto o in moto anche senza ricorrere all’aereo che è comunque un mezzo di spostamento piuttosto sofisticato c’è una grande differenza in termini di “spostamento” non solo perché molto spesso chi si sposta in auto e/o in moto si sposta più velocemente ma anche perché chi si sposta con un qualche accidenti dotato di motore a scoppio (ma guardate che pure quello elettrico ha le sue implicazioni non sottovalutabili…) finisce automaticamente per provocare lo spostamento di un sacco di cose che non c’entrano con il proprio corpo.
“Certo” viene spontaneo pensare “Si sposta assieme anche a noi un mezzo che può pesare anche dieci volte il nostro peso…” ma non è quello il punto, perchè se questo spostamento fosse gratuito in termini ambientali non sarebbe un grosso problema. Il problema è che per spostare quell’accidenti che pesa anche dieci volte il nostro peso utilizziamo un carburante che molto spesso è prodotto con il petrolio e pertanto arriviamo a spostare particelle che stavano bene dov’erano e le spostiamo in posti… sbagliati. Da un punto di vista ambientale questo spostamento è drammatico tanto è vero che se in Italia fino a mezzo secolo fa le estati erano abbastanza gradevoli mentre adesso senza aria condizionata non ti passano più la colpa è anche molto di questi spostamenti infausti.
In breve, il petrolio che temevamo di finire ben presto non è finito per niente, ce ne sono ancora quantità colossali in giro ed invece di arrenderci a lasciarlo dov’è, nel sottosuolo, continuiamo ad estrarlo in modo scriteriato devastando l’ambiente in modo forse irreparabile. Tutto perché con vari clic e sistemi di spostamento del potere regolati essenzialmente dal sistema del danaro, abbiamo dato un potere elevatissimo di spostamento delle cose a gente che dell’ambiente non gliene frega niente.
Ecco forse per essere animali un po’ più ecologicamente sopportabili dobbiamo cominciare a pensare alla grande quantità di cose che continuiamo a spostare su questo pianeta. Quando spostiamo noi stessi senza farci aiutare da accidenti particolari poco male ma quando o per spostare noi stessi o per spostare chissà quali altre cose provochiamo anche spostamenti che in ultima analisi ci accorgiamo di quanto siano poco utili per gli equilibri del pianeta allora dobbiamo fermarci un po’ a pensare se per caso no stiamo spostando un po’ troppe cose, che, per carità, è una delle nostre caratteristiche ma deve anche essere ponderata attentamente.