Avete letto bene l’ultimo DPCM? Perché io non sono proprio sicuro che non siate fuori legge a leggere questo sito in questo momento. Siete all’aperto? Se non siete all’aperto mi sa che c’è già qualche problema.

A parte scherzi, ho sempre sostenuto che l’attività all’aperto è più salubre di quella al chiuso, anche per quello continuo a smenarla con la storia delle piste ciclabili che ritengo che sia la mancanza più grave per il cittadino italiano che vuole combattere la sedentarietà, però penso anche che chi abbia predisposto l’ultimo decreto non abbia visitato molte palestre e pertanto non ha capito che ci sono palestre e palestre.

Personalmente mi sentirei molto più a disagio a seguire un solo allievo in un buco di ambulatorio non sufficientemente ampio che non a seguirne 10 in un palazzetto dello sport di 5000 metri cubi. Tant’è quei dieci allievi disposti ad ascoltare le mie “urla” (in quelle situazioni io riesco a fare lezione perché urlo abbastanza forte…) per fare lezione in tutta sicurezza vengono ritenuti a rischio e pertanto, salvo interpretazioni che non riesco ad interpretare, bloccati nella loro salutare attività di prevenzione per combattere artrosi, malattie cardiovascolari e chi più ne ha più ne metta.

Evidentemente in altri ambiti ci sono strafalcioni ancora più clamorosi. Io rilevo quelli che riguardano la mia attività e sottolineo che anche se è vero che nessuno è nato imparato agli errori bisogna comunque tentare di porre rimedio e pertanto mi auguro che qualche commissione di lungimiranti tecnici possa segnalare che qualche incongruenza in questo decreto c’è.

Attendiamo fiduciosi e speriamo in una revisione di alcuni passaggi del decreto.

Con questo, invece che un palazzetto da 5000 metri cubi è meglio avere a disposizione cento ambulatori da 50 metri cubi. Con soli cento insegnanti puoi continuare a trattare ben 100 allievi.  Soluzione forse un po’ onerosa ma certamente efficace…