ROSSI O NERI ALLA FINE CI PRENDONO SEMPRE IN GIRO

Scrivo di politica quando mi occupo di piste ciclabili, e quella in effetti è proprio politica perché un’ efficiente rete di piste ciclabili sul suolo nazionale avrebbe un forte impatto economico e quindi politico visto che politica ed economia sono interconnesse.

Poi mi illudo di scrivere di politica commentando le questioni legate all’attuale governo ormai definito moribondo ma penso che più che politica sia materiale per palinsesti televisivi che non sanno più dove cercare contenitori per la pubblicità che deve essere assolutamente essere vista da qualcuno.

Mi illudo di scrivere di politica ma più che politica è uno squallido teatrino. Ormai la politica non esiste più, non si fa a scuola perché i ragazzi possono bombardarsi di scemate ma non devono occuparsi di politica a scuola, non si fa nemmeno dove credono di costruire la politica perché è già tutto costruito in sedi che con la politica non hanno nulla a che fare dai grandi sponsor della politica.

Adesso la bufala è che il governo casca per colpa della TAV. Sulla TAV si sapeva fin dall’inizio che è un’opera che ha molti sostenitori che vi sono forti interessi economici dietro e si sa benissimo che alla fine le ragioni della finanza prevalgono su quelle dell’ambiente (non per niente Greta è insultata ed etichettata per deficiente da mezzo mondo). Pertanto sapevamo tutti, fin dall’inizio, che la questione TAV come minimo sarebbe andata avanti per le lunghe e la cosa più prevedibile è pure che prima o poi si faccia. Nessuna sorpresa. La sorpresa invece è che il governo caschi proprio quando stava andando in porto la legge sul numero dei parlamentari. E qualcuno timidamente ha ipotizzato che il vero motivo per cui casca il governo sia proprio quello ma non si può dirlo troppo ad alta voce, altrimenti si capisce che questi, rossi o neri che siano, alla fine giocano sempre a prenderci in giro. Sono andati d’accordo anche su questioni che li vedevano di pareri opposti (e questo sempre parlando di teatrino, per conto mio è stato quasi un bel teatrino, quasi una lezione per quelle famiglie dove si litiga su fesserie furibonde, questi stavano uniti anche su cose che li dividevano in modo netto) adesso che deve passare una legge che limita il numero di parlamentari scoprono che non sono più compatibili, deve finire tutto. Per me non  è questione di destra o sinistra, di rossi o neri. Io sono stato uno dei tanti a criticare la Democrazia Cristiana più di trent’anni fa ma alla faccia di una corruzione dilagante che esisteva già allora (ma adesso è anche peggio…) era almeno un partito che aveva degli ideali. Dopo la maggior parte dei cittadini la voleva più democratica e soprattutto più “cristiana” ma bisogna ammettere che almeno con alcune categorie (penso agli agricoltori che in tempi difficili proteggeva in modo più che dignitoso e assolutamente non nascosto) è stata onesta.

Viviamo un tempo dove l’informazione non è mai stata criptata in modo così deciso e deviante, della realtà delle questioni politiche non si sa praticamente nulla anche se per televisione continuano ad andare in onda dibattiti perché si è visto che come contenitori pubblicitari funzionano abbastanza bene. Mai come ora la politica è stata decisa dall’alto ed il cittadino non ha nessun potere per modificarla nemmeno se lo fanno andare a votare ad ogni piè sospinto. Invece che farci andare a votare dieci volte per finta fateci andare a votare una volta sola ma con la possibilità di girare davvero la politica che ci ridicolizza. I veri ridicoli siamo noi che abbocchiamo al teatrino, loro fanno solo i loro interessi, il numero dei parlamentari non verrà ridotto e se così fosse quella sarebbe la svolta epocale di un governo che davvero era riuscito ad illuderci di fare qualcosa. perché l’idea che essere rossi o neri non cambia ma bisogna essere in primo luogo onesti non era una cattiva idea. Se siete davvero onesti tagliate il numero dei parlamentari e potrete dare almeno l’illusione di voler instaurare davvero un rapporto con i cittadini. Altrimenti la presa in giro è troppo evidente e anche se i giornali non la enfatizzano perché ci facciamo brutta figura in tutto il mondo è comunque la dimostrazione che la vera politica non esiste più. C’è una elite di burattini che fa gli interessi di un numero ancora più ristretto di burattinai e tutto si decide in certi ambiti. Alle urne si decide solo il taglio da dare al talk televisivo.