Leggo uno dei soliti articoli sulla corsa su Internet e so che non dovrei farlo perché dopo mi arrabbio ma cedo alla tentazione e faccio quello che fanno decine di migliaia di sprovveduti come il sottoscritto in questo caso. Io reagisco e mi domando se anche gli altri ce la faranno perché è questo che mi fa arrabbiare: l’idea che qualcuno possa abboccare all’ignoranza gigantesca di certi articoli.
Allora questo elenca i “5 errori da non fare nella corsa” e dunque piglia quei titoli che chi corre subito va a vedere perché dice “Che non sia mai che qualcuno di quei 5 errori lo faccio anch’io…”.
Parte con “il riscaldamento” e dice che bisogna sempre scaldarsi bene prima di correre. Se riuscisse anche a definirmi cosa intende per riscaldamento perché se io ho 40 minuti di tempo e questi credono che abbia tempo da impiegare per scemate assolutamente inutili si sbagliano di grosso. Ho 40 minuti di tempo per correre e parto per correre come so partire io. La mia temperatura corporea è di circa 36° e mezzo e non ho bisogno di portarla a 58° per correre anche perchè penso che a 58° starei male, dunque definire bene quello che voi chiamate “riscaldamento” per non incappare in equivoci, grazie.
Poi parla delle scarpe giuste. E ci credo, c’è lo sponsor sotto che preme, quello che vuole che cambiate le “scarpe giuste” ogni tre mesi, cosa volete che dia la colpa al fatto che avete sbagliato qualcosa? Ma certamente no, la colpa è delle scarpe che non sono giuste. Infatti il mondo pullula di produttori di scarpe “non giuste” e voi siete sempre lì a selezionarle con attenzione. Le “scarpe giuste” sono una bufala per farvi spendere di più. Al contrario io vi esorto a cercare il negoziante onesto che vi fa risparmiare soldi e non vi da prodotti costosissimi quanto inutili solo per avere un margine superiore di guadagno.
Poi dice di non vestirsi troppo, soprattutto d’inverno. Non mi risulta di vedere podisti in giro che corrono con il cappotto o con il piumino. E’ chiaro che se uno si veste troppo se ne accorge perché suda troppo ed anche questo mi pare un consiglio piuttosto idiota. Semmai è piuttosto importante coprirsi abbastanza ed in fretta subito dopo la corsa, soprattutto in inverno perché e lì che uno non si accorge del freddo e si prende la fregatura, ma in ogni caso se accade dopo uno se lo ricorda e non commette più quell’errore.
Dice anche di non andare oltre i propri limiti e questa cosa è più che scontata ed è forse l’unica che, debitamente tradotta, potrebbe essere interessante. E allora bisogna spiegare che con l’entusiasmo e l’inesperienza delle prime uscite è facile anche incappare in sedute di allenamento un po’ troppo stressanti che potevano essere di impegno minore per risultare ugualmente produttive se non addirittura più efficaci.
Dopo l’ammonimento “quasi” azzeccato, dulcis in fundo, arriva la bufala insostenibile, quella che mi fa dare il titolo a questo articolo: “Non respirate male…” (!!!). E questa è veramente furibonda. Ma cosa vuol dire “Non respirate male?!?”. Ma chi se l’è inventata? Ma credete che uno quando corre abbia pure il tempo di mettersi lì a respirare male? Dopo che s’è portato la temperatura corporea a 58°, s’è comprato le scarpe giuste da 150 euro, si è vestito senza cappotto, sciarpa e pantaloni da sci, non ha esagerato perché, giustamente, glielo avete detto voi pensate che sia anche in grado di pensare a come respira quando corre? Ma non ve l’ha detto nessuno che la respirazione è un fatto automatico nella razza umana? Vi rendete conto che dire a un corridore “Respira bene…” è come dirgli “Fatti battere il cuore in modo migliore…”.
Il cuore batte in un certo modo che è il migliore che conosca per il nostro organismo, la respirazione va decisamente per i fatti suoi in un modo che è certamente il migliore per quelle che sono le esigenze del nostro organismo, cosa vuol dire “Respira bene…”? E vi rendete conto che questa cosa la state dicendo a decine di migliaia di podisti che se non hanno gli anticorpi per ascoltare le vostre panzane staranno pure lì a chiedersi come devono respirare quando corrono? Ma chi siete? Quelli ai quali hanno insegnato a respirare con il naso “altrimenti dopo ti viene il mal di gola…”?!? Ma avete mai corso in vita vostra?
Siccome c’è tanta gente che corre (per fortuna) occorre tanta gente che spara simili fesserie per farsi leggere. E si che qui non c’è qualche scarpa di lusso in più da piazzare, questa è proprio ignoranza gratuita. Se voi vi mettete in testa il tarlo che c’è addirittura un modo giusto di respirare non ci guadagna mica nessuno, non è che vendano degli aggeggi per respirare meglio, qui il mercato non c’entra proprio nulla. No, questa è proprio ignoranza gratuita.
Allora è per questo che io mi sento scandalizzato. A questo punto potrebbe essere che pure io che non ho nulla da vendervi mi metto a raccontare qualche balla spaziale a titolo gratuito, così solo per il gusto di raccontare un po’ di balle sapendo che i potenziali podisti che possono leggere sono tanti.
Ecco, allora solo per entrare in competizione con questi sapientoni ma solo con quello scopo e non con l’intento di aiutarvi nella vostra pratica sportiva vi ammonisco a stare attenti a come sudate. Attenzione a come sudate, che il sudore esca nel modo giusto e non nel modo sbagliato perché se il sudore esce nel modo sbagliato la vostra corsa ne risente negativamente. Dunque voi finché correte con le scarpe giuste, con il corpo a 58° dopo il riscaldamento ben fatto, con l’abbigliamento senza cappotto e senza esagerare dovete pensare anche a come state respirando a correggere il vostro tracciato elettrocardiografico che non abbia strani andamenti e pure a pensare che il sudore defluisca nel giusto modo che non trovi strade sbagliate mentre voi siete assorbiti in altri pensieri.
Un ultima cosa: lasciate perdere la marea di balle che vi raccontano sulla corsa, pure le mie, e non rinunciate a sentire la “vostra” corsa e non quella che vi raccontano gli altri.