RACCONTA PTG

Se mi dicono: “Racconta in breve la tua esperienza di Personal Trainer Gratuito” lo fanno apposta per mettermi in crisi perché, fra i miei mille difetti, non ho il dono della sintesi, però proprio perché viviamo in tempi di comunicazione immediata (oltre che “mediata”…) ci provo.

Personal Trainer Gratuito è nato una mattina di agosto del 2011. Ce l’avevo in testa già da un po’ ma l’idea è venuta fuori ad una inaugurazione di un capitello vicino a casa mia. C’erano i politici ed in particolare ce n’era uno che conoscevo già un pochino e che ancora adesso mi chiama “Personal Trainer Gratuito” quando mi vede per strada.

Lo avvicino e gli spiego che in quell’area, non molto distante da lì dove eravamo, ci sono tanti podisti e avventori del parco sistemato da poco dall’amministrazione comunale. Visto che funziona bene come luogo di aggregazione e ritrovo degli sportivi sarebbe bello offrire anche un servizio di consulenza gratuita per l’attività motoria. Consigli gratis per chi corre, cammina e fa ginnastica in quel luogo. Mi risponde subito con un sorriso a 32 denti: “Fantastico! E chi lo fa?…” Io rispondo senza esitazione: “Potrei farlo io, una certa esperienza ce l’ho..” e lui: “Ancora più fantastico, c’è un piccolo problema, che siamo senza soldi…” mia replica un po’ mesta: “Pertanto dici che come è gratuito per l’utenza dovrebbe essere gratuito anche per l’amministrazione comunale?” ulteriore replica chiarissima: “Praticamente sì, veramente gratuito a tutti gli effetti, gratuito che più gratuito non si può…”. A quel punto mi sono preso un po’ di tempo, mentre andavano avanti le “prediche” e poi sono tornato. “Ok, io ci metto tutta la gratuità del caso, basta che l’amministrazione comunale mi supporti e mi aiuti nella parte burocratica senza crearmi vincoli come se andassi lì a sfruttare il parco…” – “Affare fatto!”. Aggiungo per completezza di informazione (l’avevo scritto che non riesco ad essere sintetico) che quel politico dovette pure fare le battaglie a livello burocratico per far passare questa curiosa idea perché qualche politico aveva obiettato: “Perché chi effettua quel servizio deve essere lui?…” come se in giro per il mondo ci fossero orde di insegnanti di educazione fisica desiderosi di offrire assistenza gratis per l’attività motoria in tutti i parchi del mondo e, ovviamente, quello era uno dei parchi più ambiti.

La cosa, passò, si sviluppò non senza difficoltà e tre anni più tardi nacque questo sito perché al giorno d’oggi se non esisti in rete è come se proprio non esistessi nella realtà, conta quasi più il virtuale del reale.

Ho scoperto due realtà parallele in questi anni. Quella dell’assistenza diretta sul campo e quella dell’assistenza indiretta tramite il sito. Sono due realtà molto diverse e, anche se il nome con il quale mi propongo è lo stesso, oserei dire che sono proprio due servizi decisamente diversi, il secondo dei quali, questo, non necessita di nessun supporto esterno perché me lo gestisco autonomamente, senza problemi, ma che trova resistenze culturali decisamente diverse dal primo.

Praticamente al campo io devo solo ascoltare le persone e rassicurarle sul fatto che ciò che stanno facendo va proprio benone e che il solo fatto che hanno trovato la strada del parco vuol dire che si stanno muovendo nella giusta direzione. La maggior parte di essi sono soggetti che si autogestiscono la preparazione fisica e per tentativi per prova ed errore mettono a punto dei piani di preparazione decisamente efficaci e soprattutto tagliati su misura per le proprie esigenze. Quando qualcuno si fa traviare da internet lo vedo lontano un miglio e capisco questa cosa prima ancora che si fermi a chiedermi consigli dicendo che fino ad ora ha provato a prendere consigli da ciò che c’è scritto su internet. E’ questa cosa a spiegare perché quando rispondo alle domande su questo sito mi trovo molto più a disagio che sul campo (ovviamente anche non avendo a che fare direttamente con l’interlocutore) perché mi scontro con una cultura del “consiglio da internet” che è parecchio distante dal mio modo di intendere l’attività motoria.

Praticamente mi ritrovo a dare dal sito gli stessi consigli che dispenso sul campo, solo che al parco vanno facilmente a bersaglio perché indirizzati a persone che sono già “allenate” ad autoregolarsi mentre attraverso la rete devo lanciare un’opera di dissuasione a non fidarsi di quanto proposto dai vari santoni della comunicazione ma a pensare a ciò che si fa per capire cosa è più opportuno per la propria specifica situazione. Insomma, pare che chi naviga su internet abbia poca voglia di pensare e cerchi una risposta stereotipata che vada bene per tutti e possa risolvere il problema dell’attività motoria senza pensarci su tanto. Non è così, se vuoi fare una buona attività devi pensarci su, eccome, ed i consigli che ti arrivano da fuori potranno pure essere utili ma sono nulla se non filtrati dalla tua paziente rielaborazione e pertanto nessun santone ha la ricetta magica che possa prevedere cosa ti accadrà di lì ad un mese.

Ecco l’esperienza di questi undici anni si risolve in un ammonimento, sia sul campo (facilmente) sia in rete (meno facilmente) a pensare a ciò che si fa perché come è vero che ci si può benissimo gestire senza l’aiuto di nessun tecnico è anche vero che chi non ha nessun aiuto esterno rischia di cadere più facilmente nella rete della comunicazione deviata, di quelli che ti danno certi consigli solo perchè sono dentro al carrozzone dell’attività motoria business, quella che se non cacci fuori un po’ di danaro non cominci nemmeno a muoverti.

Personal Trainer Gratuito da undici anni ti racconta proprio l’opposto: intanto inizia a muoverti anche se sei super squattrinato, poi, se sei furbo, puoi continuare a spendere praticamente zero per l’attività motoria anche in tempi successivi ma questo fa i conti anche con una cosa che pure io ho scoperto solo in questi undici anni: la maggior parte della comunicazione a tutti i livelli non ha l’obiettivo di informarci bensì di farci comprare qualcosa. Sia esso un prodotto, un modo di vivere o pure un sistema politico, perché si arriva pure a questo.