PTG E’ DI PARTE

Tutti siamo da parte, fin da quando nasciamo e non è nemmeno un concetto legato a caratteristiche psicologiche comportamentali ma semplicemente di fisica. Finché siamo vivi siamo necessariamente di parte, è impossibile non esserlo, poi dall’Altra Parte, per chi ci crede, forse diventiamo meno parziali in quanto ipoteticamente ubiquitari ed in quel senso forse potremo aver la fortuna di non esser più di parte, di non esser più costretti a scegliere e selezionare evitando dunque il rischio di fare dei torti.

Quando affermo che politicamente non so nemmeno io da che parte sto e che per dire di che colore sono dovrei prima tentare di capirlo io stesso non faccio altro che ammettere umilmente che di politica ne capisco molto poco, che non ho i mezzi per prendere con convinzione una certa posizione politica, che non posso schierarmi da una parte o dall’altra non per un vezzo radical chic ma per semplici limiti oggettivi.

Ciò non corrisponde a non fare politica perché su questo sito ne faccio fin troppa anche se non si capisce di che colore sia e le mie posizioni su certi argomenti sono fin troppo nette, quasi arroganti e ripetute in molti articoli partendo da diversi punti di vista. Si capisce subito che sono per un’attività motoria per tutti non coercitiva ma davvero a disposizione per tutti e non solo a parole. Si capisce che questa attività la intendo soprattutto all’aperto e garantita dalle strutture pubbliche più che da quelle private. Si capisce, andando nei dettagli, che sono un cultore dell’attività fisica a corpo libero più che di quella super inflazionata che si serve di macchine e pesi. Si capisce anche che sostengo molto l’attività fisica che non si fa in tuta, quella che si fa normalmente nella routine quotidiana di tutti i giorni, che manca terribilmente ad una fetta troppo importante di popolazione e che di fatto fa riempire le palestre private per compensare questo problema.

Insomma sono un eccentrico dell’attività motoria ed il fatto che mi chiami con un nome che non si sa assolutamente dove voglia andare a parare (Personal Trainer Gratuito? Ma se il personal trainer è il top del lusso, quello che quasi tutti non si possono permettere, come fa ad essere gratuito?!?…) non è casuale.

Ed in questo sono terribilmente di parte quasi in modo dissacrante. Io sono per l’attività fisica ruspante che prende decisamente le distanze da ogni aberrazione del mercato. Un personal trainer gratuito è una contraddizione in termini, perché se sei gratuito vuol dire che non puoi offrire un’assistenza continua ed efficace come si confà ad un vero personal trainer e pertanto non sarai un personal trainer ma semplicemente un dispensatore di consigli generici.

Invece no, e lì sono terribilmente presuntuoso, io mi arrogo il diritto di incoraggiare alla pratica motoria anche chi non può permettersi di contattare alcun personal trainer e mi invento pure di dare consigli specifici legati alla situazione di ognuno perché, in un contesto culturale al ribasso di preparazioni fatte con lo stampino uguali per tutti, ritengo che sia sacrosanto indirizzare i vari consigli in modo specifico partendo soprattutto dal soggetto che ce li chiede più che da fantomatiche leggi delle Scienze Motorie che in realtà sono ancora da scrivere in modo almeno parzialmente accettabile.

La contraddizione dei giorni nostri è che si vendono a caro prezzo modelli di attività fisica che non possono funzionare nel lungo periodo, che quasi mai sono ben calibrati per chi li adotta, e che rispondono pienamente solo alle esigenze della moda ma non a quelle della salute della popolazione. Quando invoco un’attività fisica veramente per tutti e demercificata nel senso di “sottratta agli obiettivi del mercato” porto in campo un modello politico di Welfare State morto e sepolto ma che in tema di prevenzione sanitaria è l’unico che può darci qualche possibilità di affrontare davvero il problema della salute aumentando la quota di attività fisica media della popolazione.

In questo senso sono decisamente di parte perché mi auguro che invece della folle anarchia in balia del mercato possa nascere in tempi brevi un piano nazionale per l’attività motoria che preveda un minimo di programmazione e che consideri le esigenze anche di chi non può permettersi il lusso di contattare un vero personal trainer vero ma va a caccia del “Personal Trainer Gratuito”. In breve, mi adoperò affinché un sito come il mio possa essere assolutamente del tutto inutile e solo un’idea bislacca in un paese che deve poter fornire assistenza per l’attività motoria a chiunque, a prescindere dall’età, dalla condizione sociale e dal conto in banca.