Rischio di passare per “quello della polemica sulla scuola primaria”. In effetti non era mio intento fare nessuna polemica ma i miei articoli più letti, al momento, sono proprio quelli che riguardano il problema dei bambini che si muovono troppo poco a scuola, a casa, dappertutto.
Io avrei preferito passare come quello che convince i sedentari a cominciare a muoversi ma, evidentemente, è una presunzione troppo grande.
Un mio amico mi consiglia di “vendermi” personalmente per acquistare credibilità. Non si capisce cosa c’è questo sotto questo sito…
Scherzando gli ho detto che sotto c’è l’URSS e la DDR.
Cosa gliene frega alla gente sapere che è da 25 anni che mi occupo di attività motoria per la terza età o che è da una vita che corro e, un tempo che fu sono riuscito a correre gli 800 metri in 1’50” che è tristissimamente ancora il record sociale della squadra di atletica dove militavo 30 anni fa, o che ho preso il patentino di allenatore di serie A di calcio a 5 quando pareva che a questo sport venisse lasciata la dignità che meritava (e che meriterebbe ancor oggi).
Queste cose appartengono al gossip, la realtà è che davvero sotto questo sito ci sono la DDR e l’URSS.
Dico così per citare cose fuori dal nostro tempo.
Le idee non contano più. Contano solo i prodotti da vendere. Tu presentati e dì che hai le credenziali per vendere un buon prodotto, poi vendi.
Parto decisamente con il piede sbagliato. Non mi presento, non ho un prodotto da vendere, ho solo un’idea che forse è più arcaica della DDR e dell’URSS e viene presentata con lo spirito del “welfare state” ormai morto e sepolto.
Su Internet, rispetto a quello che combino sul campo (sul percorso della salute) ho un vantaggio ed uno svantaggio. Il vantaggio è che i veri sedentari li incontri più facilmente su Internet che sul percorso della salute. Quando incontri una persona al percorso della salute questa è già sulla buona strada per non far più parte dei sedentari. Non a caso molte volte mi limito a constatare che i miei interlocutori stanno già svolgendo un programma più che accettabile di attività motoria. Lo svantaggio di Internet è che davvero devi proporti come se fossi un prodotto da vendere. Pare quasi che alla gente interessino di più le tue referenze dei consigli che sei in grado di dare.
Allora, per essere chiaro, sono il peggiore ed il più antiquato degli insegnanti di educazione fisica in circolazione ma ho un consiglio da dare a tutti (tipo DDR ed URSS appunto, roba per la “collettività”, per lo “Stato sociale”…) che è una cosa ovvia quanto importante: NON RINUNCIATE ASSOLUTAMENTE ALLA VOSTRA QUOTA DI MOVIMENTO, ANCHE SE SIETE SQUATTRINATI E PIENI DI IMPEGNI.
Non sta scritto da nessuna parte che per i consigli dovete rivolgervi al sottoscritto, non ho alcuna referenza particolare da presentarvi se non che ho trattato di attività motoria a tutti i livelli con circa 2000 persone nella mia vita, ma in ogni caso vi esorto dall’accampare scuse al riguardo. NON C’E’ NESSUNA SCUSA VALIDA PER SOTTRARSI ALLA GIUSTA QUANTITA’ DI ATTIVITA’ MOTORIA. Nemmeno quella di aver trovato come unico consulente gratuito il sottoscritto che non presenta nemmeno il suo curriculum su Internet.
I veri sedentari sono quelli che affermano “Non siamo noi che siamo sedentari, siete voi che vi muovete troppo!”
E così, oltre a fare i sedentari cronici si impegnano anche a modellare la società secondo i loro canoni di sedentarietà. Sono quelli che quando il Comune vuole mettere una strada o un quartiere ai 30 chilometri all’ora insorgono perché non si può rallentare così drammaticamente il traffico automobilistico. Sono quelli che sono più preoccupati del fatto che i loro figli abbiano il massimo dei voti nella scuola primaria piuttosto che giochino il numero di ore necessario a farli crescere in salute.
E’ con quelli che mi sto scontrando.
E forse è proprio per quelli che su Internet sto diventando quello della banale polemica sul gioco dei bambini.
Il Personal Trainer Gratuito che sul campo è un personaggio folkloristico, non certamente invidiato ma “tollerato” e compiaciuto da tutti, sul web rischia di risultare fastidioso. Il fatto è che sul web mi scontro nettamente con le idee di chi è sedentario davvero e se vede un percorso della salute ci gira alla larga per non rischiare di essere contaminato.
Mi spiace, io spero che il mio messaggio sia positivo e venga visto come un’opportunità non come un ammonimento fastidioso. Io mi propongo per dare consigli a chi vuole accostarsi all’attività motoria non per imporre fatiche insopportabili a chi ha sempre odiato l’attività fisica fin da piccolo.
Forse la mia insicurezza sul web può portarmi anche ad essere frainteso. Sul campo ho certamente una maggior facilità di trasmissione del mio supporto e per sdrammatizzare e mettermi giustamente un po’ in ridicolo (se ce ne fosse bisogno), mi piace citare un aneddoto di una mattina un po’ difficile di espletamento del mio compito al percorso della salute. Era una mattina d’inverno e c’era un freddo terribile, vento e minacciava pure neve. Al percorso della salute c’era solo una signora che correva. Mi sono messo nel mio solito spazio e ho atteso che arrivasse altra gente. Potevo benissimo andare via, il tempo era sempre peggio. La signora continuava a fare i suoi giri e sono stato lì più che altro per vedere se lei aveva qualcosa da chiedermi (avrei fatto prima a dire “Signora se lei non ha nulla da chiedere io me ne vado…”).
La signora finisce i suoi giri e poi effettivamente aveva dei consigli da chiedere. Sulla bacheca che presenta il mio servizio c’era, a caratteri cubitali la sigla “PTG” (che è la mia sigla di Personal Trainer Gratuito”). La signora indica il tabellone e chiede: “Ma PTG è Personal Trainer Ghiacciato?!?”.
Su un percorso della salute non hai bisogno di presentare il tuo curriculum. Semmai la gente è incuriosita da qual’è la motivazione che ti spinge a stare lì anche se c’è freddo e anche se c’è una persona sola che sta correndo e non ce ne sono altre all’orizzonte.
La motivazione l’ho già scritta sul sito e la ripeto sempre “dal vivo” anche a chi me la chiede sul campo. Si imparano delle cose, ascoltando i quesiti della gente comune che si arrangia al percorso della salute, che non si imparano in palestra. La clientela della palestra è già una clientela selezionata che almeno il problema di un impegno sistematico l’ha già affrontato con la frequentazione della palestra. Sul percorso della salute percepisci come il comune cittadino vive il problema dell’attività motoria. Sul percorso della salute “senti” la tua città.
Visto che “devo” referenziarmi vi scrivo che la mia città è Verona e che un’altro “Personal Trainer Gratuito”, anche se non si chiama così, dovrebbe esistere a Torino, sperando che sia sopravvissuto… al gelo.