“L’idea di sostituire gli inceneritori con degli autodromi è semplicemente folle. A parte che qualche inceneritore è decisamente necessario perché alcuni rifiuti non si riescono a riciclare in ogni caso l’autodromo inquina troppo ed è il simbolo del superfluo: quelli che ci sono già bastano ed avanzano.
Quanto alla norma dei 30 chilometri all’ora in tutti i centri urbani il terrore è che porti ad un rallentamento del traffico ed in una società superstressata se fai un referendum ti votano tutti contro. Prima ancora delle norme bisogna cambiare la testa della gente e la norma sul divieto di telefonare in auto te lo dimostra: quella esiste già ma tutti se ne fregano perché lo stress comanda sovrano e si rischia la vita pur di continuare a vivere stressati. Pare che l’obiettivo sia essere più stressati possibile. Il più stressato vince, chi va piano e propone anche agli altri di rallentare è un disadattato e deve essere emarginato…”
In effetti la nostra lotta è contro lo stress e più volte ho detto che lo sport non ci serve solo per essere più efficienti ma soprattutto per riuscire a rallentare, se uno pratica lo sport solo per essere più efficiente e per aumentare ulteriormente i ritmi di vita per conto mio dello sport ha capito ben poco.
Quanto al discorso degli autodromi la mia chiaramente era una provocazione. So quanto inquinano gli autodromi ma paradossalmente scrivevo che inquinano meno di un inceneritore e questa purtroppo pare una cosa vera.
Molti inceneritori sono costruiti perché “comodi” ma non necessari. Anche lì comanda lo stress: è chiaramente più facile bruciare i rifiuti che riciclarli ma a bruciarli si produce quasi sempre diossina e per l’ambiente è un disastro. La scelta più “tranquilla”, il riciclaggio, comporta tempi di smaltimento più lunghi, è più onerosa e alla fine ti obbliga a produrre in modo diverso perché certi rifiuti è quasi impossibile riciclarli tanto è vero che alcuni inceneritori vengono definiti davvero necessari.
Da qui a mettere inceneritori ovunque, anche vicino ai centri abitati, ce ne passa. In effetti lì non ci vanno nemmeno autodromi ma semplicemente cose che possono stare vicino ad un centro abitato.
Questo discorso dimostra che quando si tratta di attività fisica non si tratta solo di piegamenti sulle gambe o piegamenti sulle braccia ma di una filosofia di vita che dalla velocità arriva agli inceneritori. Non potendo risolvere qui sopra l’ infinita polemica sugli inceneritori, grosso polpettone del nostro tempo, mi limito a segnalare come su certe cose la velocità sia cattiva consigliera. I rifiuti vanno smaltiti con calma e senza fretta perché con la fretta si fanno disastri. Non è l’unico ambito nel quale la fretta produce danni incalcolabili.