Un mio amico mi dice che anche secondo lui fondamentalmente su questo sito faccio politica ma non perché voglia interessarmi di quella ma semplicemente perché quando disquisisco di argomenti di organizzazione sociale (di politica praticamente) sono di una chiarezza cristallina e anche se non si capisce se sono di destra o di sinistra si capisce bene che sono per lo sport per tutti e per una società dove ci si muove abbastanza invece che continuare a servire il mondo dell’auto, quando invece tratto di argomenti tecnici sul movimeno faccio un casino che la metà è abbastanza e non si capisce che messaggi voglio lanciare in riferimento al “come” muoversi.
In sintesi mentre sono ben chiaro e convinto sul fatto che dobbiamo trovare tutti la possibilità di muoverci e reclamarla all’unisono come diritto inalienabile non si capisce altrettanto bene che idee abbia precisamente sull’accostamento all’attività motoria. Premesso che, come per incanto, in una bella favola ci troviamo tutti con il tempo e la possibilità di fare movimento dacci qualche stramaledetta indicazione abbastanza chiara su questo movimento che ritieni molto sano per la salute.
Allora io devo trovare le parole, poche e chiare, per semplificare il polpettone del mio convincimento in attività motoria.
Essenzialmente facciamo finta che abbia a disposizione poche parole come la sigaretta del condannato a morte e deva lanciare un preciso messaggio per “consigliare” (parolona) chi non ci capisce nulla di attività motoria ed è stordito da una società che essendo quella del telefonino (come ampiamento testimoniato in altri articoli) non ha alcun rispetto per le esigenze vere dei cittadini.
Io penso semplicemente che ogni persona voglia star bene grazie al movimento ed in questo star bene anche se non vuole migliorare i risultati sportivi come un atleta che punta ad andare alle Olimpiadi, vuole comunque migliorare la qualità del suo movimento o come minimo tenerla elevata compatibilmente con l’età per vivere nel modo migliore possibile.
Allora nella mia dichiarazione, secca, netta e più chiara possibile, non posso evitare di citare Edelman che mi direbbe che sto scrivendo una cosa potenzialmente sbagliata. Edelman infatti sostiene che ogni informazione (anche motoria dunque) va a provocare delle variazioni anche strutturali nel nostro cervello che è in grado di modificare sé stesso. Grazie alla rielaborazione delle informazioni il cervello ha questa straordinaria capacità di modificare sé stesso e tale osservazione, importantissima per capire come funzioniamo, potrebbe fare caos anche sulle poche parole semplici che voglio buttare giù per tentare di essere più chiaro possibile.
In questo disperato tentativo di chiarezza devo prendere ad esempio un’automobile, oggetto che tanto critico per le nostre possibilità di muoverci un po’ di più ma al tempo stesso oggetto nei confronti del quale abbiamo una conoscenza tale (ormai le conosciamo più del nostro corpo) per cui un esempio con riferimento a queste mi permette di essere capito meglio che non parlando del corpo umano.
In un’ automobile moderna, per farla andare più veloce basta cambiare la scheda della centralina elettronica, senza cambiare null’altro quell’automobile cambia potenza e va più veloce. Poi bisogna vedere se quella è una buona scelta ma non c’è dubbio che per il solo obiettivo di farla andare più veloce è più che sufficiente cambiare la scheda della centralina elettronica.
Nel corpo umano la centralina elettronica è l’informazione motoria e per migliorare un preciso gesto motorio basta mettere un’informazione motoria migliore e più efficace che senza cambiare nessun altro pezzo (cuore, polmoni, muscoli, tendini etc etc…) il rendimento aumenta. Anche qui si tratterà di vedere se la scelta è una scelta giusta ma mentre per la macchina ognuno avrà da dire qualcosa e qualcuno dirà che occorrono freni più potenti qualcun altro dirà che occorrono gomme più grosse, qualcun altro sospensioni diverse etc etc, per quanto riguarda il corpo umano vi posso garantire e qualsiasi fisiologo lo confermerà che le piccole (piccolissime) variazioni strutturali necessarie per fare supporto al nuovo rendimento il nostro organismo le sceglie in automatico con una precisione che ha del miracoloso e, cosa fantastica, queste piccole variazioni sono talmente piccole e precise che nemmeno ce ne accorgiamo.
Talvolta, soprattutto nella moda della nostra attività motoria contemporanea (quella “venduta” più che proposta razionalmente), noi facciamo esattamente il contrario. Cambiamo grandi parti della carrozzeria all’auto, mettiamo gomme gigantesche, alettoni molto visibili, spoiler per aumentare l’aderenza e… lasciamo la stessa informazione motoria in modo che la potenza dell’auto non migliora nemmeno di un po’ e tutte quelle variazioni molto visibili sono tutta apparenza ma niente sostanza.
Avviene così tutte le volte che andiamo in palestra a sollevare pesi sempre più pesanti, modifichiamo in modo netto anche la nostra struttura esterna che proprio si vede ma non abbiamo imparato nulla perché non abbiamo acquisito nessuna informazione motoria e non sappiamo fare proprio niente di più di ciò che sapevamo fare prima di gonfiare quei muscoli in modo assurdo, inutile e pure potenzialmente pericoloso.
Lasciamo perdere per un attimo il grande Edelman che ci complica le carte in tavola e dice che è giusto definire variazioni strutturali anche le semplici informazioni motorie. Io dico che bisogna smettere di muoversi per provocare variazioni visibili ma non utili e bisogna iniziare a muoversi per migliorare le proprie capacità anche se il miglioramento di queste capacità non cambia di una virgola il nostro fisico. Anzi, proprio per quello. Se abbiamo migliorato il nostro rendimento senza cambiare nessun pezzo del nostro fisico vuol dire che quella capacità era già nelle nostre potenzialità e si trattava semplicemente di premere il bottone giusto per innescarla.
Spero che il discorso sia semplice, non so se sia politica anche questa perché quando ci accorgiamo che possiamo muoverci molto bene senza cambiare noi stessi dopo siamo molto più diffidenti nei confronti di chi ci dice che dobbiamo cambiare per migliorare la società. Non dobbiamo per niente cambiare per migliorare la società dobbiamo essere noi stessi ed una società che capisce questo funziona bene altrimenti è proprio il caso di dire che dobbiamo restare noi stessi per cambiare la società.