MENO PESI, PIU’ SPORT

Quello che è uno dei miei motti “meno pesi – più sport”, più volte ripetuto per diffondere un concetto di attività motoria veramente rivolta a tutti e che possa avere effetti duraturi, nasce da considerazioni anche non del tutto banali oltre che dalla necessità di semplificare l’offerta pubblica di attività motoria.

Intanto è giusto precisare che se l’attività motoria deve essere un qualcosa di molto importante gestito dal pubblico più che dai privati è più facile che questa gestione possa essere ottimizzata espandendo le offerte di attività sportiva presso la collettività più che inflazionando ulteriormente la già consistente offerta di sale attrezzate per i pesi che sono plurigettonate  dai privati, poi è giusto precisare altre cose per dare l’attenzione che merita allo sport che troppo spesso viene visto solo come un ambito per chi ha velleità agonistiche.

Chiaramente io sono di parte e scrivo cose che verranno seccamente contestate da chi si occupa essenzialmente di preparazione fisica con i pesi ma, portando acqua al mio mulino, visto che io mi occupo più di attività fisica a corpo libero più che di preparazione con i pesi, voglio evidenziare questi pro e contro. I contro sono con riferimento alla preparazione con i pesi ed i pro sulla preparazione sportiva in genere in onore a questa dichiarata faziosità.

La preparazione con i pesi in genere e l’infiltrazione di tutte le preparazioni sportive con una grande quantità di esercitazioni operate con i pesi ha, a mio parere, questi svantaggi:

1°) La stimolazione di un significativo incremento di massa muscolare che si rivelerà, in terza età (e anche prima…) quando i carichi di allenamento sostenibili non potranno certamente essere più quelli sostenibili in gioventù, un inutile fardello da portarsi appresso per tutta l’esistenza. La massa muscolare va mantenuta e mentre mantenere una massa muscolare abbastanza ridotta è un compito relativamente facile altrettanto non si può dire in presenza di una massa muscolare molto sviluppata che richiede carichi di allenamento molto consistenti per essere tenuta efficiente.

2°) La preparazione con i pesi è generalmente molto ripetitiva, stimola poco la fantasia e può risultare a lungo piuttosto noiosa creando nel soggetto che la esegue delle difficoltà di ordine psicologico nell’affrontare la preparazione con una certa continuità e anche più in là con gli anni quando l’entusiasmo verso l’attività motoria in genere può anche venire meno.

3°) La preparazione con i pesi richiede la presenza di strutture di un certo tipo per essere svolta, strutture che non sempre sono disponibili e facili da trovare, che molte volte sono a pagamento perché gestite esclusivamente dai privati e che la maggior parte delle volte sono al chiuso costringendo chi pratica attività motoria a praticarla al chiuso anche in momenti dell’anno nei quali andrebbe evidentemente condotta all’aperto con evidenti benefici organici a carattere generale, non da ultimo al possibilità di evitare il gran numero di agenti inquinanti che ristagnano in maggior presenza nei locali chiusi ancorché debitamente filtrati piuttosto che in ambienti all’aria aperta.

 

Per contro l’attività sportiva a mio parere presenta questi vantaggi:

1°) La stimolazione di doti coordinative complesse che possono favorire l’addestramento ed il miglioramento di gesti atletici anche di una certa complessità senza stimolare grosse modificazioni corporee né un aumento esagerato della massa muscolare. Nel soggetto molto allenato a livello sportivo c’è un’ottimizzazione delle doti condizionali per cui un determinato gesto viene eseguito con un’ottima economia di movimento. Questo vuol dire che lo sportivo, per esempio, a parità di impegno di un  certo gesto atletico lo riesce ad eseguire con una minor utilizzazione di forza in quanto riesce a sopperire con un ottima messa a punto delle doti coordinative.

2°) La preparazione sportiva è molto varia, stimola la fantasia, e una volta sviluppato l’alfabeto motorio e le doti coordinative si può tranquillamente spostarsi da uno sport all’altro riuscendo ad ottenere buoni risultati in tutte le discipline perché le doti condizionali non sono più il fattore limitante della prestazione che viene ottenuta grazie ad una veloce messa a punto dell’addestramento sportivo. Chi ha sempre praticato molto sport non fa fatica a trasferirsi da uno sport all’altro, chi non ne ha mai fatto ha impedimenti decisamente superiori nell’affrontare ogni nuova disciplina sportiva.

3°) Generalmente lo sport viene praticato all’aperto in strutture pubbliche e anche quando è praticato al chiuso può essere sostenuto da una preparazione fisica a carattere generale da fare all’aperto che è certamente meno monotona di quella da svolgere al chiuso servendosi di preparazioni con i pesi. C’è da dire che su queste cose a volte l’atleta, soprattutto negli sport di squadra si trova costretto a dover subire le decisioni dettate dal preparatore atletico del club che troppe volte ormai orienta la preparazione verso quelle esercitazioni da fare al chiuso. Evidentemente questo è un andazzo dei tempi e c’è solo da augurarsi che aumenti il numero dei preparatori che si rende conto dell’utilità delle esercitazioni da fare all’aperto così come c’è da augurarsi che aumenti il numero dei tecnici che decidono di avvalersi della collaborazione di preparatori atletici che prediligono la preparazione all’aperto invece di quella al chiuso.

Ovviamente la disputa non ha punti fermi e avete ben capito che il mio è il punto di vista di un  soggetto che ha sempre praticato una gran quantità di attività fisica all’aperto. Inutile negare che anche con riferimento alla preparazione al chiuso ho sempre preferito l’adozione di esercitazioni a corpo libero in luogo di quelle con i pesi. De gustibus non disputandum.