MENO OGGETTI, PIU’ MOVIMENTO

Il Natale, nella società occidentale, è la festa del consumismo, la festa degli oggetti inutili e di questo sistema economico che si basa sull’iperproduzione e la creazione di nuove esigenze di consumo.

Nonostante i tempi cambino e nuove emergenze siano alle porte (una fra tutte l’emergenza climatica) il clima di festa natalizia assume ancora cronicamente i contorni di una corsa allo shopping.

Diciamo pure che è una delle poche cose che resistono imperturbabili e che si fa di tutto per mantenere inalterate.

Sarebbe bello che in onore alla solidarietà e all’esigenza di sentirci tutti più buoni la smettessimo di inquinare in modo folle, di continuare a produrre anche cose del tutto inutili e che pensassimo di più alle esigenze di chi davvero necessita di cose essenziali di cui non può disporre non solo a Natale ma anche per tutto il resto dell’anno.

Forse per raggiungere questo obiettivo dovremmo semplicemente acquistare di meno e muoverci di più.

Si parla tanto di riciclaggio ma qui si ricicla ben poco. L’unica cosa che si ricicla davvero è questo sistema economico che obiettivamente è forse l’unica cosa che non si può più riciclare. Ed invece tutti gli anni la solita solfa e “Bisogna far ripartire l’economia” quando sappiamo benissimo che è un’economia che non può più ripartire perché è già saltata per aria ben prima del Covid.

Muoversi per restare in salute e pensare per come fare per lanciare un nuovo sistema economico non più basato sui consumi inutili di chi può spendere ma sulle esigenze autentiche di chi non può spendere.

A Natale si fanno i regali. Un vero regalo non è una cosa finta che dura ben poco e non da nessun beneficio ma una cosa autentica che dura tanto, se non per sempre. Se pensiamo che deva necessariamente essere un oggetto allora vuol dire che non siamo capaci di muoverci dalla logica del Natale consumista.

Muoversi, muoversi per pensare e per riuscire a capire meglio il senso del Natale. Per fare acquisti c’è tempo tutto il resto dell’anno, non è certamente necessario il Natale. Per muoversi e per pensare invece non c’è praticamente mai tempo ed è questo il vero regalo da fare a noi stessi ed agli altri.