Vorrei adoperarmi affinché fosse ratificata la proposta di inserimento del lancio del telefonino nelle discipline olimpiche.
Mi spiego, a me non da particolarmente fastidio essere controllato in tutte le mosse della mia esistenza, possono controllarmi anche quando vado al cesso, non è piacevole ma non lo ritengo drammatico come non aver a disposizione cibo da mangiare o un tetto sotto al quale dormire, mi da fastidio se controllandomi al cesso decidono su quale carta igienica puntare per fare in modo che i miei consumi vadano a gonfiare un mercato che è già troppo ipertonico.
L’essere controllato in tutte le mie mosse mi fa quasi sentire importante, ciò che non mi va giù è che tale controllo ossessionante non sia per la mia salute o per la salute della comunità ma solo per la salute del mercato.
Ci hanno fatto credere che la nostra salute è strettamente correlata con la salute del mercato, che l’unico tipo di economia è l’economia di mercato e pertanto ci controllano in ogni cagata per renderci sempre più funzionali a questo tipo di economia. In una parola viviamo per sostenere il mercato. Nel momento in cui la nostra esistenza non serve più a sostenere il mercato diventa un’esistenza inutile, non serviamo più a nulla.
E così ci vendono la carta igienica che fa bene alle loro tasche e non quella che fa bene al nostro sedere e ci vendono anche l’attività fisica che fa bene al mercato, non quella che serve a noi. Ed è sempre da lì che parto, il mio chiodo fisso. Se la carta igienica che fa bene alle loro tasche fosse anche quella che fa bene al mio sedere, poco male, non c’è conflitto di interessi. Ma se la carta igienica che fa bene alle loro tasche irrita il mio sedere questo mi da molto fastidio perché poi questa cosa anche se si risolve con una cremina che alimenta ulteriormente il mercato non è una cosa razionale, è un’autentica presa in giro ed alimenta senza fine l’assurdità del mercato che comanda tutto e tutti. Così mi da molto fastidio se l’attività fisica che fa comodo ai loro interessi non è quella che fa comodo a me perché l’attività fisica è importante e anche se l’ipertono senza miglioramento delle capacità organiche poi si riesce a rimediare pure quello con il fantastico “cardio fitness” nelle palestre con i lustrini, io preferisco non incappare in nessun inutile e pericoloso ipertono e svolgere un’attività fisica equilibrata, completa, salutare e razionale che poi non mi costringa a nessuna pedalata in palestra.
Il lancio del telefonino alle Olimpiadi, anche se non sembra, è la diretta conseguenza di questo discorso nemmeno molto complicato. Grazie al telefonino sanno vita morte e miracoli di ognuno di noi e fin qui poco male, il problema è che poi, per i loro interessi vanno a condizionare in modo inopportuno tutto ma proprio tutto (anche i miracoli oltre che la vita e la morte: ti dicono che i tuoi miracoli sono quelli che hanno dato ossigeno al mercato, tutto il resto è trascurabile).
Il lancio del telefonino sarebbe una grandiosa disciplina olimpica perché, anche se non ce ne rendiamo conto, almeno a livello di rapporti sociali stavamo meglio prima. Forse il telefonino servirà per lavorare di più e anche in tal senso fa bene al mercato, ma non serve per migliorare la qualità dei rapporti sociali e nemmeno della vita in genere. Grazie al telefonino abbiamo meno tempo libero e ci muoviamo pure di meno. E’ riuscito ad accentuare i danni che già avevano portato automobile, televisione e computer. Se anche in un momento solo ci liberassimo di automobili, televisione e computer grazie al telefonino avremmo comunque la vita condizionata in modo devastante. E per questo che io sostengo che una sana marcia indietro deve iniziare proprio dal lancio del telefonino. Sono convinto che con questo nuovo sport poi riusciremmo ad utilizzare meglio anche le automobili, la televisione ed i computer che sono quelle cose che hanno devastato la nostra esistenza prima del decisivo avvento del telefonino. Il futuro è nel lancio del telefonino, e non conta lanciarlo a 80 metri come può fare un vero campione, basta molto meno ma con una buona tecnica per non farsi male e soprattutto per togliere ogni alibi a chi per incapacità di cambiare potrebbe dire: “Il lancio del telefonino? Mi spiace non lo so fare…”. Non è vero, tutti sanno fare il lancio del telefonino è una cosa ben stampata nel nostro codice genetico, poi se ci prendi passione puoi ottenere anche dei risultati strabilianti ma i primi risultati apprezzabili lì ottieni fin da subito, al primo lancio…