Scegliere uno sport è un po’ come scegliere una donna. A parte che molto spesso è lei che sceglie te (e così è lo sport che sceglie te) se la scegli solo per come cucina sei messo un po’ male. E così non si può scegliere uno sport solo perché fa dimagrire, va scelto innanzitutto perché piace.
Molti vanno in palestra senza sapere nemmeno il perché, vanno in palestra ma non praticano nessuno sport, più che obiettivi funzionali hanno obiettivi estetici e così quando l’istruttore chiede “Che doti vuoi migliorare?” non sanno cosa rispondere e rispondono parlando di linea più che di capacità fisiche. Chiedere ad un istruttore che ti prepari secondo obiettivi estetici è un po’ umiliarlo, è svilire la sua professionalità. Purtroppo molti, che hanno bisogno assoluto di lavorare, invece di dichiarare a chiare lettere che quella è una palestra e non un centro estetico si prestano al gioco e finiscono per formulare piani di preparazione senza senso che non sviluppano alcuna capacità organica o fisica in particolare ma danno solo stimolazioni che possono avere una qualche possibilità di dare variazioni morfologiche strutturali, cose anche abbastanza stressanti e non sempre salutari, alle quali non sempre si sa come reagisce l’organismo.
Molti corrono solo perché pensano che faccia dimagrire. E’ proprio come scegliere la moglie per le lasagnette che sa fare o il tirami su. E’ vero ci sono tante mogli che hanno la passione della cucina e cucinano molto bene, è anche vero che la corsa fatta con certe modalità in molti casi fa pure dimagrire. Ma quello è solo un aspetto e certamente non il più importante della pratica sportiva. Si può pure cominciare da quello come si può iniziare a frequentare una ragazza perché ha i tuoi stessi gusti cinematografici ma se dopo ci si ferma solo a questi non è che ci si possa fare grandi illusioni e così la per la corsa se è vista solo come quella attività che ti fa dimagrire non è il caso di farsela piacere a tutti i costi.
La componente emotiva nello sport è fondamentale e lo sport lo puoi affrontare con il giusto approccio solo se ne sei appassionato. Molti podisti sono più lenti dopo un paio di anni che hanno iniziato a correre rispetto a quando non praticavano la corsa. E’ perché usano la corsa solo come strumento per dimagrire, macinano chilometri e basta e non si sono mai sognati di fare qualche corsa a velocità un po’ sostenuta per migliorare la tecnica di corsa. In effetti la tecnica di corsa serve per migliorare le prestazioni non per dimagrire, anzi per dimagrire è quasi meglio correre male così spendi più energie, hai una corsa poco funzionale, antieconomica che ti fa spendere un sacco di energie e pertanto consumi di più, che bello!
C’è gente che usa i bastoncini da Nordic Walking solo perché ha sentito dire che l’uso di quelli incrementa il costo calorico del cammino. Ma il Nordic Walking è stato inventato per coprire agevolmente percorsi un po’ problematici grazie anche all’ausilio dei bastoncini e non certamente per andare ad incrementare il costo calorico del cammino. Laddove il percorso è perfettamente pianeggiante e pure con superficie regolare per i soggetti normodotati non ha senso servirsi dei bastoncini da Nordic Walking perché finisce solo per aumentare le difficoltà del normale cammino. Oltrettutto la coordinazione del Nordic Walking può essere sviluppata naturalmente solo su certi percorsi altrimenti si è costretti ad assumere tanto di istruttori patentati perché imparare il Nordic Walking in piano su percorsi non accidentati è veramente difficile ed una delle cose meno spontanee che esistano. A quel punto sono davvero d’accordo con gli istruttori che suggeriscono di prendere delle lezioni: vedere gente che si porta a spasso i bastoncini in piano senza usarli con un minimo di coordinazione è desolante. Se non usi il bastoncino mettitelo nello zaino e per questo io sono un accanito sostenitore del bastoncino telescopico che fa inorridire i puristi del Nordic Walking. Il bastoncino telescopico lo usi solo quando ti serve davvero quando cioè ti aiuta a diminuire il costo energetico della camminata (in salita e discesa accidentata ti facilita molto l’incedere) poi quando non ti serve più perché hai le gambe sane e non quelle di un novantenne (il novantenne fa bene ad usare il bastoncino su tutti i percorsi perché riesce anche a prevenire pericolosissime cadute che per lui possono avvenire in qualsiasi punto del percorso) allora lo puoi richiudere ed infilare nello zaino. I puristi ti dicono che quello non è più Nordic Walking ma Trekking e va bene, accettiamo pure questo ma insomma facciamo le cose per la passione ed il piacere che ci danno più che per il numero di calorie che ci fanno consumare.
Perché si insiste tanto sul fatto che il bastoncino da Nordic Walking in piano va usato con una certa tecnica e non si insiste sul fatto che un qualsiasi podista in piano e su un tratto di 100 metri deve saper correre con una tecnica che con quella della corsa lenta non c’entra proprio nulla? E’ più importante saper usare il bastoncino da Nordic Walking in piano che non saper correre decentemente una corsa su distanze brevi?
C’è gente di oltre quarant’anni che sa correre la maratona (42.195 metri) in meno di tre ore e mezza senza problemi ma non sa fare i 100 metri in meno di 14″ o gli 800 in meno di 2’40” che sono un’ autentica fesseria. E’ questa la cultura della corsa?
La corsa usata bene aiuta a mantenere la resistenza, la velocità, la forza, l’elasticità e pure la coordinazione. Usata per dimagrire è già tanto se ti aiuta a tenere una buona resistenza perché non ti aiuta a tenere le doti di forza (e per questo hanno ragione a spedirti in palestra…) peggiora l’elasticità (e pure quella mentale aggiungo io) la velocità te la scordi del tutto perché è assodato che il corridore di lunghe distanze ha peggioramenti cospicui della capacità di produrre buone accelerazioni e non aiuta nemmeno le doti coordinative perché non propone una stimolazione sufficientemente varia.
A quel punto preferisco un giocatore di scacchi perché per continuare a giocare a scacchi vorrà anche un fisico efficiente e alla faccia della panzetta quando fa attività fisica proverà a stimolare un po’ tutte le doti motorie.
Non conta lo sport che scegli conta lo spirito con il quale lo scegli e se lo scegli con lo spirito giusto farai di tutto per avere un fisico efficiente e preparato a dovere.
La scelta dello sport giusto è soprattutto un fatto emotivo. Lasciamo perdere i paragoni perchè poi la discussione si ingigantisce troppo ma è comunque principalmente un fatto emotivo.