LA RIVOLUZIONE DEL “POCO COSTOSO”

In una società dove si produce troppo, l’economia comanda sovrana, gli squilibri sociali sono esasperati e patologici una vera rivoluzione potrebbe partire da una sana passione per il “poco costoso”.

Il “poco costoso” non sarà mai pubblicizzato perché economicamente sconveniente e, a tal proposito, guardate quanti siti che pubblicizzano l’attività motoria gratuita ci sono in giro: praticamente zero. In questo senso si potrebbe dire che sono proprio una mosca bianca ed ho il monopolio della situazione. Tutti, bene o male, vi vendono un qualcosa. Io vi vendo un concetto che è gratis ed è che dovete spendere poco per la vostra attività motoria ed anzi farne parecchia per spendere proprio poco, investire in attività motoria per occupare il tempo e conseguentemente consumare e produrre di meno. Se fate molta attività motoria difficilmente avrete tempo per uno dei grandi mali del nostro tempo che è lo shopping compulsivo e non avrete nemmeno tempo per produrre perché l’attività motoria a tutto tondo porta via veramente molto tempo e vi toglie la capacità di produrre molto.

Per certi versi qualcuno dirà che la vostra attività motoria è costosissima perché vi brucia tempo per produrre e da quel punto di vista è proprio vero: è decisamente costosissima. Ma guardando bene la situazione vi fa anche risparmiare, vi istiga a vivere secondo criteri non ispirati da questo sistema economico ed in tal senso vi suggerisce un atteggiamento a dir poco rivoluzionario. Chi fa attività motoria come si deve sfugge al sistema della pubblicità perché ha esigenze che sono diverse da quella della maggior parte dei comuni mortali.

Si potrebbe anche dire che dare molta importanza all’attività motoria porta ad emarginarsi perché chi non è inserito nel sistema della pubblicità non è alla moda, è controcorrente e pertanto è potenzialmente emarginato.

In effetti per praticare attività motoria senza emarginarsi bisogna comunque consumare qualcosa, bisogna almeno aderire al concetto di attività motoria mercificata e allora in qualche modo bisogna spendere per questa.

Io pubblicizzo l’attività motoria poco costosa perché è quella più coinvolgente ed è quella che vi da i numeri per uscire dal sistema della pubblicità. Uscire dal sistema della pubblicità, se si sono ben compresi anche gli effetti benefici dal punto di vista sociale e psicologico dell’attività motoria autentica, è un obiettivo e non un effetto collaterale di chi dedica tanto tempo all’attività fisica.

“Non ho nemmeno tempo di stare dietro allo smartphone ed ai social” non è una nota di demerito se si sono ben compresi gli effetti benefici dell’attività motoria, al contrario è il sigillo su un qualcosa che può realmente migliorare la qualità della vostra vita.

E’ chiaro che chi ha paura di essere emarginato ha anche paura a calarsi in una realtà che non è compresa da molti e allora la vera rivoluzione sarebbe che tante persone si accorgessero di come si possa migliorare la società anche uscendo dal tran tran dell’ipocrisia e dei consumi esasperati.

La cosa più bella dell’attività fisica senza freni non è che ci fa stare bene fisicamente e migliora il nostro livello di salute generale ma che ci da il coraggio di rifiutare un tipo di società che misura la felicità secondo la quantità di beni posseduti.

Non troverete molti che predicano l’attività fisica a basso costo perché è decisamente fastidiosa per questo sistema. Non produttiva, dissacrante e praticamente rivoluzionaria. In un mondo dove la rivoluzione è stata repressa in ogni dove, qualsiasi atteggiamento potenzialmente rivoluzionario viene osteggiato con grande attenzione.

In fin dei conti, se praticate attività motoria davvero convinti e consumate meno beni degli altri cittadini siete anche al centro dell’attenzione, perché siete dei veri rompiscatole ed in molti vorranno farvi cambiare idea e indurvi ad atteggiamenti più consoni al quieto vivere. La vera guerra non è lavorare per finanziare gli armamenti di un certo stato, ma lavorare per uscire dal sistema della guerra, anche se questa uscita è economicamente disastrosa.