LA PIRAMIDE ALIMENTARE, ANZI NO, DEL MOVIMENTO

Gli argomenti di dietologia devastano le nostre menti e purtroppo, con quello che mangiamo, si è anche un po’ costretti a pensare a cosa si mangia. Peccato che il martellamento mediatico in fatto di alimentazione ci abbia portato a non mangiare più in modo normale altrimenti saremmo forse esentati da guardare le menate sulla piramide alimentare e tutte quelle indicazioni per tornare ad una alimentazione più umana. Forse, invece che fare tante prediche, sarebbe sufficiente regolamentare la pubblicità anche secondo dei criteri di utilità sociale. Ma c’è poco da sperare, se non viene nemmeno regolamentata la pubblicità dei farmaci che in Italia sono un vero e proprio flagello per quanto se ne abusa in situazioni nelle quali non vanno assolutamente usati, figuriamoci se arrivano a regolamentare la pubblicizzazione dei prodotti alimentari.

Bene, così è diventata famosa la “piramide alimentare” con la quale ci dicono che dobbiamo mangiare come delle persone umane e non come dei leoni. Anche perché noi se mangiamo come i leoni dopo ci comportiamo da pirla e non da leoni, perché un’alimentazione scorretta crea indubbiamente problemi di salute.

Visto che il martellamento mediatico è pure sulle automobili, che noi italiani continuiamo a comprare troppo anche per colpa della pubblicità, accade che siccome le auto acquistate vanno giustamente usate altrimenti se non le usi non si distruggono e non hai più la scusa per comprarne un’ altra alla fine ci si muove pure di meno e cioè troppo poco. Dunque oltre alla piramide alimentare occorre anche quella del movimento perché non sappiamo più muoverci in modo normale come gli esseri umani. Ci muoviamo come gli automobilisti che, per certi versi, non sono degli esseri umani. Muoversi come gli automobilisti ci può portare a diventare dei veri piloti ma non sappiamo più usare le gambe.

La piramide del movimento ci viene in soccorso e speriamo che non riesca a snaturare l’istinto per il movimento ma insomma, se ce ne fosse bisogno, ricorda che alla base del movimento deve esserci il cammino e l’andare in bicicletta, praticamente la capacità di spostare il proprio corpo da un luogo all’altro senza servirsi di mezzi motorizzati. In questo discorso vengono incriminati anche ascensori e scale mobili, sempre più presenti ovunque.

Al secondo livello della piramide del movimento si posizionano tutti quei movimenti che richiedono un certo impegno coordinativo e siccome i lavori manuali stanno sparendo sempre più è opportuno precisare che le doti coordinative possono essere sviluppate benissimo nella pratica della maggior parte degli sport.  Al terzo posto della piramide vanno collocate le esercitazioni che sviluppano l’elasticità muscolare e siccome anche queste tendono a venir meno nella giornata tipo nella nostra società, bisogna ammettere che un po’ di sana ginnastica di allungamento, magari fatta anche a casa, non guasta e serve a prevenire quei dolori articolari troppo spesso causati da lunghe ore al computer o comunque in posti di lavoro con posizioni fisse. All’ultimo posto della piramide del movimento c’è la forza ma questo non l’hanno mica capito in molti se è vero che tantissimi lavoratori sedentari non vedono l’ora di finire il loro lavoro perfettamente sedentario per prendere la loro splendida auto ed andare a fiondarsi immediatamente in una palestra privata dove propongono solo esercitazioni di forza, solo squisita forza. Come mangiare carne tutti i giorni. Ma allora la piramide alimentare va a quel paese, e quella del movimento altrettanto. E’ curioso, e non so se ci sia un nesso, ma il modo di sbagliare su alimentazione e movimento è simile. Sia nell’alimentazione che nel movimento sbagliamo esagerando con le cose che costano più stress alla Natura.  Nell’alimentazione con la carne e nel movimento con la forza. La carne è il cibo che costa di più anche in termini ecologici. Produrre un chilogrammo di carne in termini ecologici costa una fortuna a partire dal costo spropositato in acqua. Anche la forza costa molto all’organismo umano e costa talmente tanto che ci costringe a variare le proporzioni corporee se la alleniamo tanto perché il nostro organismo deve modificare sé stesso per sopportare meglio le esercitazioni di forza successive. E’ l’unica dote fisica che richiede una variazione delle masse corporee. Al contrario la resistenza ti porta addirittura a ridurle. E’ per quello che chi fa tanta attività di resistenza ogni tanto dovrebbe fare anche un po’ di forza, per mantenere una massa muscolare normale. Altrimenti l’organismo è come se ti dicesse: “Guarda se mi fai fare sempre queste cose così poco impegnative muscolarmente io i muscoli me li brucio perché non mi servono più di tanto. L’elasticità è molto utile nell’economia del movimento e aiuta  a prevenire i dolori articolari ma è poco pubblicizzata perché sono più pubblicizzati gli antinfiammatori per i dolori articolari che sono più facili da prendere e rendono di più da un punto di vista commerciale. La coordinazione fa paura perchè non si sa mai che un cittadino che sa coordinare bene il proprio fisico non riesca a coordinare bene anche il proprio cervello ed allora un cittadino che pensa è la cosa peggiore che ci possa essere in una società basata sui consumi inutili. No, bisogna consumare tanta carne e quindi proporre tanta forza perchè la carne serve proprio per ingrossare i muscoli che si ingrossano se stimoli molto la forza. Carne e forza. Così puoi essere un ottimo automobilista perché sei bello forte, non stai mica molto bene ma tanto non devi camminare, camminare non è di moda, cos’hanno inventato l’automobile a fare?

La piramide del movimento è assolutamente sballata perché si cammina troppo poco. Ci siamo illusi che andare in palestra a sviluppare la forza possa servire a contrastare la nostra sedentarietà patologica ma non è così, è come se mangiassimo troppa poca pasta, frutta e verdura e tentassimo di compensare con una quantità esagerata di carne. Il cammino è insostituibile, forse lo puoi sostituire forse con la bicicletta, con il nuoto, con lo sci di fondo ma non certamente con le sedute di pesi in palestra.

C’è un industria che ci guadagna su questa ignoranza: è quella farmaceutica che ti propina i farmaci per porre rimedio ai disastri alimentari e pure quelli per porre rimedio all’ignoranza in tema di movimento. Chi si  muove ragionando riduce il consumo di farmaci, chi si muove secondo i dettati della moda invece si trova in farmacia ad acquistare integratori, perché il muscolo costa e se non lo curi bene minaccia di trasformarsi in ciccia. Passi per le arterie ostruite dalla mancanza di attività fisica di base ma la ciccia… non sia mai!