LA MODA DI CHIEDERE TROPPO A SE’ STESSI

Chiedere molto a sé stessi fa figo, fa molto eroico ed è parecchio di moda, peccato che faccia male alla salute.

La letteratura pullula di saggi che dicono che noi possiamo dare molto di più di ciò che riusciamo a tirare fuori e pertanto possiamo trovare i sistemi per rendere di più spremendoci come limoni e sfruttando al meglio le nostre capacità. Famosa anche una canzone italiana che ripeteva all’ossesso “Si può dare di più” e ripetendolo molto ha fatto pure successo.

Certamente si può dare di più ma bisogna vedere se ne vale la pena.

Dobbiamo schiarirci le idee sul fatto se l’importante sia vivere una vita dignitosa e gradevole o una vita essenzialmente produttiva che poi sia sopportabile o meno quello poco conta.

Mi viene il sospetto che questa mania di “dare di più” sia pubblicizzata essenzialmente da chi su questo dare di più ci guazza e ci guadagna.

Allora si potrebbe pensare che si può dare anche di meno e porre a verifica questa ipotesi valutando se magari la qualità della vita non migliori in modo più significativo dando di meno piuttosto che nello slancio eroico di dare di più.

Io temo che ci sia bisogno di persone che ragionano e abbiano molto rispetto per la propria salute più che di eroi che si immolano alla causa del “si può dare di più” anche perché, detto fra noi, quando un eroe si ammala (e sono tanti nel nostro tempo) ed ha bisogno di cure molto costose il sistema sanitario nazionale chi lo paga?

Pertanto, ripeto, è vero che si può dare di più ma è importante ragionare e capire quando è affettivamente il caso di dare di più e quando, invece è il caso di tirare i remi in barca per stare meglio, per vivere meglio e riuscire anche indirettamente ad aiutare chi ci circonda senza creare problemi a nessuno per i nostri stress che oltre che gravosi per la comunità sono pure contagiosi.

Sono terribilmente convinto che dare “il giusto” sia il sistema migliore per vivere meglio e, indirettamente, aiutiamo anche la comunità perché anche se non siamo dei pilastri del sistema produttivo e di questo tipo di economia, siamo comunque di esempio per chi ci circonda dimostrando che si può essere persone gradevoli, serene e piacevolmente contagiose sul gusto della vita anche senza produrre come ossessi. E’ chiaro che chi sull’iperproduzione ci specula, con tutti gli annessi e connessi di questo pianeta cloaca che ha urgente bisogno di rallentare i ritmi produttivi, dirà che si può dare di più. si può spremersi come limoni, si può anche lavorare 14 ore al giorno senza schiattare nel giro di un paio d’anni perché abbiamo capacità di adattamento insondate. A quel punto lo sport non ha motivo di esistere perché è un’inutile perdita di tempo, non favorisce la razionalizzazione del processo produttivo e pertanto questo sito è assolutamente inutile perché insegna ad apprezzare lo sport che non ha alcun significato se uno vuol dare veramente di più. Oppure no, sport inteso solo come strumento per dare ancora di più ed allora con il solo scopo di fare il record del mondo perché quello produce effettivamente qualcosa.

Questo sito resta comunque “sbagliato” perché continuo a predicare che è bello fare sport anche se non si ottengono risultati terribilmente significativi. Lo sport non è un mezzo per ottenere risultati ma per stare meglio, esagero, pure per controllare lo stress, che molto spesso deriva dal fatto che ci sforziamo troppo di “dare di più”. Non sta scritto da nessuna parte che nello sport si dia “di più” necessariamente. Nello sport si impara a utilizzare al meglio il nostro corpo e non è che questo funzioni meglio se si ha sempre il piede premuto al massimo sull’acceleratore a tavoletta, altrimenti le formula uno le farebbero con quel pedale incollato a fondo corsa. Ma quelle Formula uno sarebbero costantemente fuori pista.