Una mia allieva meno di giovane di me mi chiede se fa bene andare in bici ed io in modo subdolo le rivolto la domanda contro: “Mah, non so signora, secondo lei le fa bene?…” risposta: “Sì mi fa certamente bene anche se a volte ho la sensazione che sia un po’ pericoloso in questo traffico…” – “Ecco, signora, si è data la risposta da sola perché da un punto di vista tecnico io sono convinto che la bici fa benissimo, poi, però, conoscendo la mia città, non vorrei averla sulla coscienza se succede qualcosa, purtroppo è una città dove si muore molto in bici ma non è che vengano fatti questi grandi investimenti per prevenire queste morti mettendo in sicurezza i ciclisti, al contrario non vengono presi nemmeno i provvedimenti minimi quale il sacrosanto limite dei 30 all’ora che sarebbe l’unica soluzione temporanea per arginare il problema fin tanto che non viene messa a punto una rete ciclabile degna di essere chiamata tale”.
La signora sta bene, è in buone condizioni di salute ma ha qualche annetto più di me e pure io ho paura a girare in bici per la mia città ma non perché sia vecchio e rincoglionito ma semplicemente perché sono perfettamente consapevole dei rischi ai quali vado incontro. Mi trovo, quando sono in bici, ad evitare percorsi che da piccolo facevo tranquillamente, ma non è che abbia perso l’equilibrio, forse ce l’ho pure migliore di allora anche se le doti di resistenza non sono più quelle di un giovincello. Il problema è che quando ero piccolo c’era un traffico automobilistico che, pur fastidioso, rispetto a quello di oggi si può proprio dire che era tollerabile e poi, forse anche in conseguenza di questo, ero meno consapevole dei rischi ai quali andavo incontro. Diciamo che da quando ero piccolo ho fatto tempo a leggere sul giornale della mia città di decine e decine di morti ammazzati in bici, una specie di guerra. Era meglio se non leggevo il giornale.
Sempre, quando mi fanno questa domanda, ripeto che il problema non è se la bici faccia bene o no, ma il fatto che purtroppo per tutti, anche per i più giovani, andare in bici è pericoloso e pertanto non puoi nemmeno rispondere: “Signora, se è perfettamente stabile ed ha un ottimo equilibrio, vada pure in bici” perché la realtà non è nemmeno quella, ti stendono anche se sei perfettamente stabile perché la buca sull’asfalto la trovi anche se sei giovane e sbandi anche se sei giovane perché i miracoli non li fa nessuno e gli automobilisti non ti danno nemmeno mezzo metro di spazio, pensando che tu buche non ne troverai mai, ma questo gli automobilisti non lo sanno perché non andando in bicicletta non sanno dove sei costretto a pedalare.
Tanta gente usa la cyclette ma non è gente che ha passione per la cyclette, perché diciamolo francamente, la cyclette non è per nulla entusiasmante ed è un po’ una palla. E’ gente che vorrebbe andare in bici ma si rassegna ad usare la cyclette, nessun problema di buche, nessun problema di equilibrio, nessun automobilista che ti stende. Purtroppo la bici sarebbe molto più salubre, perché stimola anche l’equilibrio, cosa che la cyclette non fa, e ti fa respirare un’ aria che per quanto ammorbata è sempre meno sporca dell’aria che respiriamo in qualsiasi ambiente al chiuso.
Per tirarci via dalle strade vogliono farci credere che per strada c’è troppo smog, ma se c’è troppo smog non è colpa dei ciclisti ed in ogni caso quel troppo smog negli ambienti al chiuso arriva e si arricchisce di altre polveri. Non c’è dubbio, bisogna fare in modo che la risposta alla domanda “Andare in bici fa bene?” sia una risposta seccamente affermativa punto e basta. Purtroppo è una risposta politica e al momento ci tocca rispondere: “Dipende, devono verificarsi certe circostanze”. Allora diamo una mano ai politici affinché queste circostanze possano verificasi davvero.