Se avessi la bacchetta magica istituirei “l’insegnante di attività motoria di quartiere”.
“Basta un semplice finanziamento…” mi direte voi. Magari, occorrerebbe proprio la bacchetta magica.
Intanto anche che ci fossero i soldi non si sa proprio chi è che deva sborsarli per un presunto “consulente dell’attività motoria a disposizione dei cittadini del quartiere”. Da chi deve essere finanziato? Dal Comune? Dall’Unità Sanitaria Locale? Da degli sponsor?
Anche avendo i soldi e armato di buona volontà qualsiasi finanziatore si troverebbe in crisi. Come va “inquadrato” un personaggio del genere? Con che criteri deve essere assunto? Eppoi deve essere assunto o è un libero professionista? Insomma non è questione di soldi, è proprio un fatto culturale, nessuno saprebbe dove sbattere la testa per mettere in piedi una figura professionale del genere.
Ma ammettiamo, fantascienza, che un Comune decida di assumerlo come dipendente comunale, oppure l’Unità Sanitaria si inventi un qualsiasi contratto per farlo funzionare o ancora che uno sponsor facoltoso si impunti e, costi quel che costi, voglia trovare le vie per metterlo a disposizione della comunità, dove lo vado a trovare uno che mi svolge un servizio del genere?
Dovrei prevedere dei corsi di formazione di una figura simile presso la facoltà di Scienze Motorie. Il dottore in Scienze Motorie parte certamente da una serie di competenze che dovrebbero metterlo in grado di rispondere alle domande sull’attività motoria provenienti da tutte le fasce di popolazione.
Purtroppo per svolgere un incarico simile occorre anche una certa esperienza e allora dovrei convincere insegnanti di buona esperienza ad accettare un incarico simile. Molto difficile, certamente gli insegnanti già ben avviati alla professione non si mostrerebbero molto propensi a reinventarsi in un ruolo simile, pure con il rischio di farci brutta figura perchè un incarico nuovo presenta sempre delle incognite.
E’ sempre semplicemente questione di soldi mi ripeterete voi, basta incentivare bene economicamente chi deve svolgere questo servizio.
Non penso, se incentivassimo il servizio con un ottimo trattamento economico non faremmo altro che invogliare una certa quantità di insegnanti interessati alla buona prospettiva economica ma magari assolutamente privi della spinta motivazionale e delle competenze per offrire un buon servizio ai cittadini.
E allora cosa bisogna fare? Non lo so, ci vorrebbe la bacchetta magica appunto…
Ma con la bacchetta magica cosa faresti? Creerei una task force di insegnanti molto più competenti del sottoscritto motivati a lavorare con il pubblico, capaci di autofinanziarsi e di organizzare un servizio che fino ad ora nessuno ha mai avuto l’idea di far partire.
E l’auto che va ad acqua e l’astronave che porta i rifiuti su Marte no?!? In effetti queste idee non sono molto distanti dalla mia di mettere un insegnante di attività motoria a disposizione della cittadinanza per combattere la sedentarietà.
Forse però questa idea ha un vantaggio sulle altre due. L’auto che va ad acqua mette in crisi i petrolieri, i rifiuti su Marte danno terribilmente fastidio ai marziani e a tutti gli altri extraterrestri che comincerebbero a pensare che noi terrestri siamo un po’ troppo invadenti, l’insegnante di attività motoria di quartiere, in fin dei conti, non da fastidio a nessuno.
Ho deciso, da grande farò l’insegnante di attività motoria di quartiere. Quando sarò grande io sarò un pensionato e pertanto potrò benissimo venire inquadrato come quei volontari che fanno attraversare la strada ai bambini davanti alle scuole.
Adesso sono ancora giovane e, nel tempo libero, faccio il “Personal Trainer Gratuito”. Senza quartiere…