Sono spesso stato accusato di essere pressapochista, anche e soprattutto sulla mia materia, quella che dovrei trattare con competenza, prudenza e circospezione. Ebbene non restituisco l’accusa al mittente, incasso addirittura con un certo orgoglio. Certo, sono un grande pressapochista e, nella foga di avanzare ipotesi di lavoro con entusiasmo ed umiltà al tempo stesso, probabilmente commetto anche una infinità di errori. Non ho mai detto “La scienza dice così…” anche perché lavoro in un campo dove la scienza fa fatica a farsi strada e anzi più volte confligge con la realtà di campo.
Pur non essendo manco lontanamente uno scienziato e nemmeno la brutta copia di questo mi arrabbio con gli scienziati che dicono “La scienza dice così…” perchè non li ritengo nemmeno dei pressapochisti ma semplicemente degli imbroglioni. Mentono sapendo di mentire. Il vero scienziato non ha bisogno di coprirsi dietro a nessun dogma scientifico, espone umilmente punto e basta, poi se la sua tesi è interessante e credibile crea un buon seguito altrimenti passa inosservato. Può passare inosservato anche se produce un grande e valido lavoro se non sa divulgarlo con la necessaria capacità, trovo che sia molto triste quando fa passare per oro colato un lavoro scadente, magari inquinato da interessi che con la scienza non c’entrano proprio nulla e che non favoriscono certamente uno schietto e sincero dibattito scientifico.
Ci sono scienziati che si definiscono tali per il semplice motivo che hanno studiato in otto diverse università sparse in giro per il mondo quando semplicemente non sono capaci di studiare. A questi scienziati io preferisco un autodidatta che se ne sta chiuso in un laboratorio-scantinato di casa sua se sa davvero studiare e mettere costantemente in discussione ciò che studia.
La scienza non è un dogma, non lo è perché mette costantemente in discussione sé stessa e pertanto il primo requisito di un grande ricercatore è una grande umiltà.
Purtroppo viviamo in un’ epoca di contraddizioni, di caos ed allora il grande scienziato non è più quello che produce lavori effettivamente utili, interessanti e validi bensì quello che ha la capacità di diffondere lavori funzionali al sostentamento di un certo tipo di economia.
Ci tocca ammettere che in questo periodo l’economia ha preso il sopravvento sulle altre scienze ed informa quasi tutti gli studi scientifici. Sono studi che riguardano tutto lo scibile umano ma prendono il via da motivazioni economiche, partono da quella grande ed invadente scienza che è la scienza economica. Forse lo scienziato moderno, qualunque sia il suo campo di specializzazione, dovrebbe prima studiare a fondo la scienza economica per avere qualche possibilità di proseguire con successo gli studi nel suo campo specifico, altrimenti tutto viene fagocitato ed alterato da quelle che sono le esigenze della scienza economica che tutela in primo luogo sé stessa.
E’ un mondo di poche certezze e molto caos. Una di queste certezze è che quando uno scienziato difende la sua tesi dicendo: “Cosi dice la scienza!…” vuol dire che ci sta prendendo in giro ed è semplicemente uno sprovveduto o un corrotto.