IL MONOPATTINO ELETTRICO E’ MOLTO MENO SEDENTARIO DELL’AUTOMOBILE

E inquina anche meno. Io resto del parere che il mezzo del futuro sia la bici elettrica comunque ben venga anche il monopattino elettrico se può aiutarci nell’obiettivo di sgombrare le città dalle auto e favorire la richiesta e la realizzazione di nuove piste ciclabili. Ormai il grado di civilizzazione di un paese si misura dalla capacità di liberarsi dall’automobile. Una volta era il contrario, più auto c’erano e più ricchezza c’era, adesso le auto brulicano nelle città allo sbando, prive di mezzi economici per liberarsene.

Il monopattino elettrico ad un primo esame può apparire un mezzo tendenzialmente sedentario ma in realtà non lo è. Chi usa il monopattino elettrico è comunque obbligato anche a camminare per motivi logistici legati all’uso di questo mezzo sia nel caso di mezzo privato sia nel caso di mezzo  in gestione ad un ente di noleggio.

Ovviamente sono nate le prime reazioni contro a questa pericolosissima moda che in realtà è pericolosa solo per il mercato dell’auto. Il monopattino in mezzo al marciapiede da fastidio. Quelli che rilevano questa interessante cosa non si sono mai accorti che anche le automobili in mezzo al marciapiede danno fastidio e soprattutto sopra alle piste ciclabili. Il monopattino in mezzo al traffico automobilistico è pericoloso. E quelli che fanno quest’altra splendida osservazione non si sono mai accorti che anche le biciclette e le bici elettriche in mezzo a questo tipo di traffico, che sembra previsto per il solo utilizzo dell’auto, sono decisamente pericolose. Se i monopattini in mezzo al traffico sono pericolosi si tratta di costruire nuove piste ciclabili, non di togliere i monopattini, così come se i monopattini in mezzo al marciapiede danno fastidio si tratta di cominciare a togliere le auto dai marciapiedi e dalle piste ciclabili e poi, come per incanto, spariranno anche le bici parcheggiate male ed i monopattini parcheggiati male. Avete mai contato quanti stalli per le auto esistono nella vostra città e quanti posti per il parcheggio della bici? Se abitate in Italia (e se state leggendo qui sopra siete quasi di sicuro italiani…) noterete che il rapporto fra parcheggi per auto e parcheggi per bici è stordente in favore delle auto.  Altra cosa che per conto mio favorirà la rapida espansione dei monopattini elettrici (soprattutto a noleggio) è il numero di furti di bici rispetto al numero di furti rispetto a quello delle auto. Spariscono una infinità di biciclette mentre i furti di auto nella maggior parte delle città sono ridotti a cifre sopportabili. Sul numero di furti di auto si può dire che viviamo in un paese abbastanza civile, non molto peggio di altri, sul numero di furti di bici pare che viviamo in un paese allo sbando totale dove la fame regna sovrana. Viene da pensare che per i furti di auto ci sia l’ergastolo e che per i furti di bici ci sia un premio. Non dico che rubare una bici sia come rubare un’ auto ma se la maggior parte dei furti riguarda questo mezzo che si fa fatica ad usare anche per altri motivi tentiamo di stroncare la piaga dei furti di bici in qualche modo, altrimenti la gente avrà la scusa per continuare ad usare l’auto ad oltranza.

Ecco, forse il monopattino a noleggio potrà diffondersi bene perché risolve questo problema dei furti che per chi è arrivato alla terza o alla quarta bicicletta rubata non è una cosa molto divertente.

Io spero che grazie all’avvento del monopattino elettrico ci si renda conto che c’è una grande esigenza di liberarsi dall’uso dell’auto, che si consideri con più attenzione che sulla strada non ci sono solo automobili, che ci si renda conto che il limite dei 50 all’ora nelle città congestionate ormai è una cosa pericolosissima e che, anche se può sembrare strano, l’unico modo per decongestionare il traffico e sveltirlo è proprio ampliare la diffusione delle zone “30” dove anche se si possono fare al massimo i 30 chilometri all’ora il traffico è più scorrevole perché molte meno persone usano l’auto e si fidano di più ad usare mezzi alternativi, monopattini compresi.

Possiamo scegliere se muoverci nelle nostre città alla media dei 15 chilometri all’ora in mezzo a code di auto perfettamente inquinanti e con il rischio di essere travolti da un soggetto che in un tratto libero decide legalmente di lanciarsi ai 55 oppure possiamo muoverci ad una media dei 20 all’ora in città con molte meno auto, con l’aria più pulita e senza personaggi che non vedono l’ora di trovare un tratto libero per lanciarsi a velocità pericolose per tutti gli altri. Questa è la scelta per il futuro delle nostre città e se il monopattino elettrico ci aiuta ad anticiparla ben venga anche il monopattino elettrico.