I VERI QUESITI SULL’ATTIVITA’ MOTORIA

Dicono che saper trattare bene una materia sia riuscire a porre buoni quesiti. Una volta posto il quesito, a meno che non sia una cosa di una difficoltà trascendentale, alla risposta in qualche modo ci si arriva.

Ecco, nell’attività motoria manca un po’ a tutti, forse soprattutto agli insegnanti di educazione fisica ed agli esperti di attività motoria, la capacità di porsi dei buoni quesiti. O meglio siamo “deviati” da quesiti che non ci dovrebbero riguardare e che spostano il nostro punto di osservazione.

Un quesito fin troppo invadente, che io troppo ho spesso reclamato per fuorviante su queste note, finendo per fargli ulteriore pubblicità oltre quella sterminata che già ha, è “Come si fa per dimagrire”. Questo quesito non dovrebbe riguardare chi pratica attività fisica ma chi ha problemi a tavola e non dovrebbe essere posto agli insegnanti di educazione fisica ma ai dietologi.

Su questo quesito io tendo a glissare consigliando di pensare prima all’attività fisica e poi a quello che succede a tavola. Molti mi rispondono che se fanno tanta attività fisica poi mangiano ancora di più dimostrando che dell’attività fisica non gliene frega niente e gli interessa solo di quello che accade a tavola.

Ed il problema è proprio quello: se uno è troppo interessato a ciò che succede a tavola finisce per non avere più nemmeno il tempo per praticare attività fisica. La differenza fra chi ha l’entusiasmo per l’attività fisica e chi ha l’entusiasmo per la tavola è che chi è appassionato di attività fisica mangia per nutrirsi, e dunque per essere in grado di muoversi nel migliore dei modi, mentre chi è appassionato di tavola mangia per il gusto di mangiare e dunque di muoversi meglio possibile non gli interessa perché non ne ha passione.

Quando io suggerisco di sostituire la passione della tavola con la passione per l’attività fisica suggerisco un qualcosa di potenzialmente pericoloso perché alle passioni è difficile rinunciarci e può essere anche traumatico tentate di sostituirle con altre passioni.

Pertanto, tornando ai veri quesiti sull’attività fisica, un vero quesito potrebbe essere il seguente: “Ma, ammesso e concesso che ci riesca, io ci sto a sostituire la mia passione per la tavola con un’ipotetica passione per uno sport che magari non ho mai praticato?” E la risposta a tale quesito, a volte a livello cosciente, a volte a livello di sub conscio senza rendersene conto, è semplicemente “No”.

E’ per questo che ci si chiede falsamente se una certa attività fisica fa dimagrire o no, perché in realtà non interessa l’entusiasmo che possa scatenare quell’attività fisica ma solo il fatto che facendo dimagrire ci possa aiutare a comportarci a tavola come prima o anche peggio di prima.

L’ipotesi che la passione per la tavola possa svanire e uno non provi più l’entusiasmo maniacale che provava per certe portate è in realtà per l’appassionato della tavola un vero e proprio incubo. E’ come dire ad un atleta agonista che vai a fare una gara ed improvvisamente della gara non te ne frega più niente e che arrivi primo o ultimo non cambia proprio nulla.

Dunque ci sono dei quesiti autentici che stanno alla base delle tematiche di attività motoria che sono a monte di quelli un po’ falsi che si pongono solitamente anche agli esperti di attività motoria.

Un vero quesito sull’attività motoria e sullo sport in genere è: “Ma io quanto entusiasmo ho per questa attività che svolgo?” perché se la risposta è “Poco” vuol dire che vi state sforzando di mangiare un piatto che non fa per voi.

Quante volte a tavola vi capita di mangiare cose che non gradite? Forse vi è capitato da bambini perché la mamma insisteva e diceva che il tal cibo era importante e andava mangiato, ma poi quando avete potuto scegliere voi, non avete insistito a mangiare cose che non volete.

Un vero quesito sull’attività motoria è proprio questo: dovete sforzarvi di cercare attività che vi piacciano davvero altrimenti un vero entusiasmo per l’attività fisica non lo coltiverete proprio mai.

Nel subconscio un vero entusiasmo per l’attività fisica, una vera “passione” nel senso letterale del termine, può essere vista come troppo ingombrante, non si ha tempo per farcela stare nella nostra vita stressata.

E allora un altro quesito insidioso è “Perché non ho tempo nemmeno di farci stare nella mia vita un’autentica passione per lo sport praticato più che per quello visto in televisione?” Ed è uno dei quesiti drammatici del nostro tempo perché, per centomila motivi diversi, abbiamo sempre meno tempo libero e rifiutiamo pure di coltivare una sana passione quale può essere quella per l’attività fisica.