Mi arriva un quesito un po’ particolare di un certo signore che lamenta il fatto che non ha trovato risposta al tale quesito nemmeno su Internet. Non riporto il quesito molto particolare al quale ho già provato a rispondere in via personale ed ho pure scritto che non pubblicherò perché non è di interesse generale.
Ma è di interesse generale un’altra cosa che ho scritto al mio lettore. Lui si lamenta del fatto che non trovava nulla su Internet di questa cosa, io mi lamento del fatto che su Internet si trovano un sacco di fesserie e molte cose importanti non si trovano. In sintesi, tanto per cambiare Internet è comandato dal mercato e se un qualsiasi argomento ha una certa rilevanza per il mercato allora è molto facile che sia messo in evidenza e ripreso in più ambiti, se invece è una cosa che non ha grande interesse per il mercato o peggio ancora lo ostacola in qualche modo allora quella cosa è come se non esistesse.
E così non ho potuto non fare menzione del “M.A.E.”, Metodo di Amplificazione dell’Errore nella messa a punto del gesto sportivo, che, sviscerato nelle sue problematiche in modo più che degno con una serie di lavori molto interessanti all’ISEF di Verona negli anni ’80, è successivamente caduto nell’oblio e portato avanti solo da una ristretta cerchia di eletti che hanno lavorato in quell’ISEF in quel periodo. Su Internet non ve n’è traccia e quindi a quel signore che mi ha fatto il quesito un po’ particolare ho risposto: “Grazie per la domanda molto particolare, mi permette di porre in luce come a volte Internet abbia delle falle colossali praticamente intollerabili in uno strumento che ormai viene utilizzato da mezza popolazione (forse più…) per documentarsi su tutti gli argomenti”.