GRAZIANO RUGIADI, LA VOCE DELL’ATLETICA VERONESE

E’ mancato la notte scorsa Graziano Rugiadi, indimenticabile ed infaticabile assessore allo sport del Comune di Verona negli anni ’80 affettuosamente soprannominato “Palaseto” dai veronesi per il piglio e la determinazione con la quale ha voluto la costruzione del Palazzetto dello Sport di Verona.

Io voglio ricordarlo come entusiasmante speaker della gare di atletica disputate a Verona negli anni ’70 ed in questo mi rendo conto di quante parole vado a spendere su teorie ed analisi di fatti tecnici quando invece dovrei citare di più le persone che hanno costruito la storia dei vari sport, in questo caso dell’atletica.

La teoria è vuota se non fa i conti con le situazioni specifiche, con i fatti con le persone e su nessun manuale ci potrà mai essere scritto come si fa a fare lo speaker come l’ha fatto Graziano Rugiadi. Nessun testo di sport si sofferma a soppesare quanto può incidere la narrazione di un gesto sportivo anche direttamente sul gesto stesso e, anche se può sembrare strano, è proprio di quello che voglio scrivere in queste poche righe senza perdermi su altre teorie ma solo citando un fatto con un forte valore simbolico e, almeno per me con una valenza storica. Eravamo a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona a metà anni ’70, io ero un ragazzino che aveva da poco iniziato a praticare l’atletica. Correvo i 2000 metri, l’unica specialità nella quale riuscivo ogni tanto, per sbaglio, a non sfigurare (ma anche lì riuscivo a prendere le mie sonore bastonate, anche se era la specialità a me più congeniale). In una gara riservata alla categoria assoluti vidi in gara Alberto Fontana che più tardi, per un certo periodo diventerà anche mio rivale diretto in gare più brevi del mezzofondo. Fontana in quella gara andava dichiaratamente all’attacco del record provinciale sui 2000 metri, aveva i numeri per farlo e ci provava in modo convinto. Io mi gustai tutta la gara dal primo metro all’ultimo. Già restavo estasiato quando vedevo correre i miei colleghi della batteria più forte (io ero sempre nella più debole…) in tempi attorno ai 6 minuti, figuriamoci adesso che si prospettava l’ipotesi di vedere un 2000 metri corso in meno di 5 minuti e mezzo con tanto di record provinciale da riscrivere. Lo speaker era appunto Graziano Rugiadi che ben preparato sull’argomento illustrò con puntualità il momento storico per l’atletica veronese. Ebbene ricordo in particolar modo l’ultimo giro di quella gara dove sono praticamente sicuro che Rugiadi abbia giocato un ruolo nella determinazione di quel record che molto probabilmente andava giù anche senza commento in diretta ma con quell’incitamento sono convinto che sia riuscito in termini ancora più eclatanti. Il record precedente è stato sbriciolato, migliorato di 10″ con un ultimo giro corso in un minuto secco ed in effetti sembrava che in quell’ultimo giro Alberto Fontana stesse proprio volando come ripeteva insistentemente con voce sempre più accalorata il grande Rugiadi. Per rendere l’idea mi tocca fare degli esempi televisivi perché questi sono quelli noti al grande pubblico e allora gli Abbagnale e il telecronista Galeazzi oppure Alberto Cova nei 10.000 mondiali di Helsinky 1983 e l’epica telecronaca di Paolo Rosi. Ecco, questi momenti di televisione sono passati alla storia ma non possiamo dire che abbiano condizionato la gara. Graziano Rugiadi è andato più in là perché in una gara a carattere provinciale dove il cronista teoricamente poteva anche non esserci oppure poteva anche essere un po’ disattento e poco informato, è andato a “fare” il record provinciale dei 2000 metri assieme a Fontana in un lavoro con una sinergia fantastica dove non si capiva se era Rugiadi che saliva sempre più di voce perché Fontana stava correndo sempre più veloce o se era Fontana che con le gambe che giravano a meraviglia rispondeva sempre meglio all’impresa declamata da Rugiadi.

E’ una cosa curiosa Rugiadi, ha fatto cento mila altre cose per lo sport veronese e se ad un certo punto l’hanno un po’ messo da parte è stato proprio perché volevano un assessore meno attivo, che desse meno importanza allo sport. Rugiadi ha fatto spendere per lo sport e siamo tutti convinti che ha fatto spendere per una buona causa e consci del fatto che ha mosso il danaro in modo giusto in tempi nei quali era fin troppo facile sperperarlo per altre cose, io voglio ricordarlo in questo momento di storia dell’atletica veronese testimone del suo entusiasmo per lo sport e di come questo suo entusiasmo sia stato contagioso.

Lo sport è fatto di persone, una persona leggendaria quanto concreta e utile per lo sport veronese è stato Graziano Rugiadi, chi lo ha conosciuto ha certamente imparato qualcosa.