Non amo lo sport televisivo, ritengo che sia troppo soggetto a sofisticazione per poter essere considerato molto attendibile, eppure se devo scegliere un’ immagine televisiva per tentare di non escluderlo come ipotesi di approccio allo “spirito sportivo” scelgo l’esultanza dei giocatori del Chievo calcio dopo aver segnato il goal che gli ha permesso di ottenere la prima vittoria in campionato dopo ben 19 partite. Beati gli ultimi perché saranno i primi, e beato chi non vince mai perché quella volta che vince è una gran festa. Chi vince sempre da questo punto di vista ha motivi per esser un po’ triste: la prossima vittoria non sarà un gran che, a meno che non serva a raggiungere un nuovo record.
Chi vince sempre deve inventarsi nuovi record da battere, non ha alternative per dare un senso alla sua vittoria. Chi non vince mai non ha da inventarsi un bel nulla, deve semplicemente continuare a covare la speranza di vincere per poter alimentare quell’entusiasmo senza il quale la vittoria diventa impossibile.
Se lo sport televisivo riesce a dare spazio anche agli ultimi e soprattutto riesce a raccontare anche l’entusiasmo e le speranze degli ultimi ha senso di esistere, altrimenti diventa una noia mortale. Non c’è niente di più noioso della reiterazione della vittoria di un campione che è decisamente più forte degli altri, quello non è spettacolo ma l’assassinio dello spettacolo, quello non è neppure sport ma un gioco dove vanno ricreate le regole altrimenti non si diverte più nessuno.
Per chi fa quattro goal a partita ormai segnare è routine, l’applicazione di una regola matematica. Per chi non segna mai il goal è mistero, entusiasmo. fascino, liberazione e chi più ne ha più ne metta. La poesia del goal si scatena nel momento in cui viene messo a segno dalla squadra incapace di farlo, dalla squadra assolutamente non considerata dagli scommettitori. Quelli sono i veri goal, i goal pesanti, anche se da un punto di vista economico muovono cifre di poco conto e magari, al contrario, possono fare danni.
C’è un conflitto nello sport spettacolo: che da un punto di vista sportivo i goal veramente pesanti sono quelli segnati dalle squadre che segnano poco, da un punto di vista economico, invece, è più facile che pesi l’ennesimo goal di un squadra che continua a segnare a raffica perché tutto è disegnato su quel goal e non su quello imprevedibile della squadra materasso. Per quel poco che possiamo condizionare lo sport come spettatori possiamo imparare ad apprezzare i goal per quello che valgono a livello sportivo oppure per quello che valgono a livello economico. Probabilmente non cambierà nulla però può cambiare il nostro modo di vedere lo sport.