L’Italia è un bel paese, multietnico, multicolore, allegro e, e oserei dire con un discreto tasso di entropia generalizzata. Per dirla in termini meno tecnici, diciamo pure che regna un discreto casino. E’ un po’ come quando nella camera delle mie figlie esclamo che c’ è un alto livello di entropia, più che altro è un gran casino.
Dove l’entropia è curiosamente bassa e quindi c’è un certo ordine, una certa ripetitività ossessionante della stessa cosa in modo pedissequo e oserei dire quasi perfetto, è nello zaino degli scolari. A dire il vero c’è un minimo di entropia anche lì perché volte è zaino ed a volte è trolley ma dove l’entropia è assolutamente inesistente è sul peso degli stessi. E non conta che lo scolaro che porta a scuola questo zaino o trolley sia alto o basso, magro o robusto, biondo o moro, a prescindere da queste cose, con una ripetitività stordente (anche nel corso dei giorni e… degli anni), ‘sto stramaledetto zaino o trolley è sempre di un peso fra gli 8 ed i 10 chilogrammi se non di più (si, forse l’unica eccezione a questa bassa entropia è data dal fatto che qualche volta è anche di più).
Uno scolaro straniero che visita il nostro paese multicolore può vedere subito che il nostro paese è un paese divertente ma potrebbe pensare che, se ci sono leggi, l’unica che viene fatta rispettare con rigore è quella che impone agli scolari di portarsi a scuola uno zaino o un trolley che pesino almeno 8 chilogrammi. Evidentemente sul non rispetto di quella disposizione devono esserci pene molto severe perché tutti la rispettano e nessuno si sogna di andare a scuola con uno zaino, che so, follemente quasi vuoto del peso di soli 4 chilogrammi.
La cosa strana è che questa legge non esiste ed anzi ne esiste un’ altra che segna più o meno l’inizio di questa moda, che è del 1999 e che dice proprio il contrario perché dice che uno scolaro deve portare a scuola uno zaino che non superi il 10 o al massimo il 15% del proprio peso corporeo. Questa legge è sempre stata disattesa ed anzi sembra proprio che l’abbiano creata per lanciare la moda dello zaino pesante (e poi si sono inventati perfino il trolley, ancora più pesante dello zaino pesante e ancora più pericoloso in quanto asimmetrico) tanto è vero che dieci anni più tardi il ministero della pubblica istruzione (dovremmo dire della pubblica “distruzione” con riferimento ai fisici degli scolari) si è sognato di mandare in giro (dove? L’ha ricevuta qualcuno?) una circolare dove si dichiarava a chiare lettere che le disposizioni sul peso degli zaini non sono uno scherzo di carnevale o un pesce d’aprile e vanno rispettate davvero.
Siamo 9 anni dopo quei dieci anni e l’anno prossimo saranno vent’anni dalla famosa legge disattesa. Allora, se proprio ce ne fosse bisogno, io ne rifarei un’ altra dove si precisa senza mezzi termini che la legge del 1999 non è stata fatta per vendere alcuni milioni di trolley ed e’ assolutamente sottinteso per chi fa il finto tonto che anche i trolley devono rispettare questa legge (anche perché sono ancora più pericolosi in quanto asimmetrici). Si invitano altresì le case editrici, i dirigenti scolastici, maestri e professori a non prendere in giro nessuno perché se il nostro è un paese ad alta entropia è inutile che riveli un’ entropia decisamente bassa solo nel peso degli zaini. Per cui, se proprio volete che tutti abbiano lo zaino dello stesso peso, facciamo che questo peso è 4 kg e non 8 o 10 come avviene adesso. Questo ulteriore chiarimento solleverebbe i genitori analfabeti dal grosso onere di dover calcolare quanto è il 10% del peso corporeo del loro figlio per poter determinare il peso dello zaino.
Sono stato volutamente cattivo con i genitori perché li ritengo i veri responsabili di questa cosa indegna e se dirigenti scolastici ed insegnanti possono trovarsi un po’ a disagio nel risolvere questo grosso problema inventato dalle case editrici, che ignorano assolutamente tutta la problematica per interessi di mercato, altrettanto non posso dire dei genitori che, senza lavarsene le mani (perché il problema è di tutti e non solo del bambino che deve portarsi a scuola 8 chilogrammi di trolley), potrebbero semplicemente segnalare il problema con insistenza richiamandosi alla legge, già esistente bella e chiara, offrendosi anche per collaborare non certamente portando il ragazzino a scuola in macchina perché se giungiamo a questo (e purtroppo ci siamo già arrivati) vuol dire che siamo veramente allo sbando, altro che entropia.