Mi fanno notare che sono proprio vecchio ed insisto a chiamare “Educazione fisica” quella materia che in Italia, almeno a livello scolastico, ormai è denominata. “Scienze motorie e sportive”.
A livello scolastico appunto, perché in tutto il mondo l’educazione fisica esiste ancora e se noi a livello scolastico abbiamo deciso di chiamarla così è perché a mio parere non abbiamo le idee del tutto chiare.
Vengo fuori dal vecchio ISEF (non si era capito?!?) e ne sono un po’ troppo orgoglioso.
Non voglio innescare inutili polemiche ma a noi hanno sempre insegnato che le scienze motorie non esistono per il semplice motivo che non sono scienze ed il metodo scientifico per studiare l’attività motoria è una gabbia che non produce nulla. Non abbiamo necessità di adottare il metodo scientifico e pertanto le nostre non sono scienze.
Detto questo sapete che per educazione fisica con riferimento alla materia scolastica io intendo l’insegnamento di quelle che adesso vogliono chiamare “Scienze motorie e sportive” ma io che sono vecchio ed un po’ ribelle recalcitro a questa idea.
Chiamatele scienze, chiamatele come volete, sappiate che dogmi in questa materia non ne esistono e chi si è sognato di sputare sentenze a vanvera in tema di attività motoria è sempre stato duramente smentito dai fatti.
In ogni caso quando propongo un insegnante di educazione fisica a disposizione di tutta la cittadinanza non intendo screditare nessuno, può essere benissimo anche un dottore in scienze motorie, basta che abbia un minimo d’esperienza perché sul campo contano le capacità più che i titoli di studio e la cacofonia della denominazione degli stessi.