Al parco pubblico dove vado a fare assistenza per l’attività motoria agli avventori del percorso della salute (il più frequentato della mia città) ho una bacheca dove presento il tipo di servizio che offro e scrivo gli orari di mia presenza. Non vi dico quanto ho dovuto lottare per avere questo spazio ma alla fine anche perché tornava utile pure alle comunicazioni della Circoscrizione, la bacheca è stata posizionata ed io mi occupo di tenerla aggiornata ed in ordine sulle mie comunicazioni. Qualche volta ho il sospetto che a deteriorarla sia qualche buontempone più che il mal tempo ma siccome il deterioramento è proporzionato all’insistenza del maltempo ne ho dedotto che… con il maltempo ci sono più buontemponi!
Mettendola in ordine oggi ho avuto un flash irresistibile e nello spazio dove stringatamente scrivo che i miei consigli essenzialmente sono per cammino, corsa e ginnastica (non posso prodigarmi in romanzi su quella bacheca., non è che ci sia molto spazio, non ho certamente la possibilità di scrivere perché la lettura di Tolstoj, a mio parere, può essere molto utile anche per un atleta…) ho aggiunto con il pennarello indelebile. “NO PESI E DIETE…”. E’ abbastanza comica quella precisazione e tornando a casa, anche se sono stato un po’ colto dal dubbio di essermi gettato sul ridicolo, mi sono risposto “No, no ho fatto bene a scriverlo, anzi dovevo pure aggiungere: – “e se volete vi spiego anche perché! – “.
Lo scrivo qui sopra il “perchè”, dove ho più spazio e posso permettermi il lusso anche di divagare.
Intanto una digressione: non sapevo che i “Personal Trainer” di tipo classico (non il sottoscritto che è “PTG” – Personal Trainer Gratuito, che è un’altra cosa…) possono anche non essere diplomati ISEF e/o dottori in scienze motorie, pensavo che fosse un requisito necessario e non solo “consigliato”. La cosa non mi sorprende più di tanto visto il tipo di legislazione che disciplina l’attività motoria in Italia che è praticamente inesistente, praticamente noi siamo quelli dei “salti” (penso di non aver mai fatto fare un salto a nessuno dei miei utenti e parliamo di migliaia di soggetti e milioni di movimenti proposti…) e per i salti non è necessario regolamentare un bel niente. Beh, allora visto che per essere Personal Trainer di tipo classico non occorre nemmeno uno straccio di diploma, con riferimento alla categoria dei “Personal Trainer Gratuiti” (mi sa che ci sono solo io in tutta Italia…) le regole le detto io e sancisco che per fare il “Personal Trainer Gratuito” non è necessario aver fatto le scuole elementari, anzi non è necessario nemmeno essersi iscritti a scuola… però bisogna avere almeno trent’anni di esperienza professionale nel settore.
Mi spiego: è solo sentendo la gente ma tanta, proprio tanta (e per quello come arricchimento professionale è utile essere anche gratuiti: se sei anche gratis ne senti decisamente di più…) che maturi l’esperienza e ti rendi conto di quello che è l’andazzo generale. Con l’esperienza di “Personal Trainer Gratuito” non mi sono assolutamente arricchito a livello finanziario, quella speranza non l’ho mai avuta, anche se francamente alle istituzioni pubbliche speravo di tirare fuori qualche euro di più, almeno da pagarmi le spese per l’espletamento del servizio, però a livello professionale questa esperienza è stata illuminante e mi ha fatto capire che quando come insegnanti lavoriamo in palestra abbiamo già a che fare con una clientela selezionata. La media della popolazione non è la media di chi ti arriva in palestra ma una media ben diversa. L’andazzo generale non va assolutamente misurato considerando solo chi ti arriva in palestra altrimenti ti costruisci un’ opinione parziale dell’intero problema.
Nel mio comico scrivere “No pesi e diete…” sono concentrati anni ed anni di osservazione sociologica del problema attività motoria in Italia, non solo nella città dove vivo, in tutta Italia perché poi con l’estensione del mio servizio a questo sito mi son reso conto che a livello nazionale la situazione è sovrapponibile e ciò che succede nella mia regione è ciò che succede in tutte le regioni d’Italia.
“No pesi e no diete” non è nemmeno una precisazione, è un motto.
Voi non avete idea di quante persone abbiano sbagliato negli ultimi anni, adottando una inopportuna preparazione fisica con i pesi o adottando un’altrettanto inopportuna dieta alimentare. Siamo il paese dei pesi e delle diete sbagliate, se invece fossimo il paese di quelli che si ricordano di lasciar riposare un po’ di più l’auto e/o il motorino potremmo risparmiare qualche miliardo di euro in termini di spesa sanitaria ogni anno.
Non è un’osservazione banale, è un’osservazione cardine di tutto il sistema dell’attività motoria, più o meno della portata di quella altrettanto importante che a scuola non si fa abbastanza attività fisica, più o meno come quella che un professionista dell’attività motoria in Italia non si che cosa sia e se dici che fai consulenza per l’attività motoria non ti capiscono perché credono che l’istruttore di attività motoria sia quello che si mette lì in palestra a fare “Uno, due… uno, due…”.
Per cui “No pesi, no diete” non è un divieto assoluto all’utilizzazione dei pesi in un certo tipo di preparazioni sportive o un divieto assoluto a mettersi a regime dietetico controllato (da un dietologo e non da uno stregone) quando proprio necessario (ed è il medico a stabilire se necessario, non lo specchio…) ma è un monito a pensare seriamente al proprio movimento e a pensare che è grazie al movimento che si conquista la salute, giorno per giorno, impegnandosi quasi più mentalmente che fisicamente, perché se fate solo fatica senza pensare a quello che fate non è assolutamente detto che sia utile. La salute va conquistata pensandoci su, se la ignoriamo non resiste molto.