E SE PTG NON FOSSE PIU’ GRATUITO?

A volte ci penso ad un Personal Trainer Gratuito che non è più gratuito e non riesco ad immaginarmelo. Obiettivamente penso che non possa esistere.

E’ vero che siamo un po’ tutti alla canna del gas e così come lo sono quelli che si rivolgono a me per avere consigli giustamente gratuiti lo è anche il sottoscritto grazie alle splendide gesta del Covid che ci sta bloccando tutti, ma non ritengo che possa diventare a pagamento (a parte che anche a livello burocratico non saprei nemmeno da che parte cominciare)  un servizio che per conto mio può funzionare solo gratis.

E’ proprio l’aggettivo “Gratuito” a distinguermi dagli altri, a far capire che non sono rintanato in palestra e che invece consiglio molto l’attività all’aperto che fa bene alla salute a prescindere dalle disposizioni legate al Covid, e quindi è consigliata anche per evitare i contagi più facilmente trasmissibili al chiuso. Poi è grazie all’aggettivo “gratuito” che posso insistere sul concetto di “consulente non baby sitter” al quale tengo molto.

Se fosse per me il nome ideale del sito sarebbe un italianissimo “Consulente gratuito per l’attività motoria” che mi calzerebbe ancora meglio se non che per la gente comune il consulente è un commercialista o comunque un professionista che con l’attività motoria non c’entra proprio nulla.

A me piace il concetto di “consulente” perché svincola la nostra figura dall’immagine di baby sitter che segue l’allievo minuto per minuto come un incubo come se fosse sempre lì ad eseguire una sessione di ginnastica riabilitativa anche se invece sta eseguendo un normalissimo allenamento in altrettanto normali condizioni di salute. L’aggettivo “gratuito” mi serve anche per far capire che, essendo gratis, evidentemente non starò lì a seguirti minuto per minuto ma  mi limiterò a dare dei consigli per fare in modo che tu possa avere delle idee per organizzarti la tua attività. Io ti do delle idee e tu le applichi. L’impegno mentale per mettere in pratica queste idee è tutto tuo e ti do la chiave per operare al meglio in tal senso ma non lo strumento operativo diretto. Questa per conto mio è la vera consulenza e so che in tema di attività motoria è un concetto ancora poco diffuso.

La mia idea di un’attività fisica che sia ben studiata anche se non pagata salatamente può stare in piedi solo se passa questo concetto di impegno mentale da parte dell’allievo che non è più un mero esecutore ma diventa uno studioso del movimento. La mia lieta novella è che tutti possiamo diventare degli studiosi del movimento anche se non sono studi che abbiamo avviato in un percorso di studi scolastici. Così come può mettersi a dipingere anche chi non ha frequentato il liceo artistico può mettersi a studiare il movimento anche chi parte da zero, o quasi zero perché ci tocca ammettere che lo studio del movimento nella scuola dell’obbligo è quasi zero.

Chi ne ha i mezzi può farsi seguire da un esperto del movimento e chi non li ha può tentare di diventarlo perché nel momento in cui è importante praticare attività fisica è importante anche capirci qualcosa di movimento per poter autogestire la propria attività fisica. A quel punto anche chi può permettersi di spendere qualche soldino per confrontarsi con un preparatore può continuare a metterci del suo senza essere costretto a prendere per oro colato i consigli del professionista che indubbiamente ha un’esperienza ed una preparazione superiori ma non è detto che per questo abbia sempre la ricetta magica infallibile.

Sul mio sito scappo dall’idea di proporre soluzioni applicative preconfezionate ma ho l’ambizione, forse fin troppo presuntuosa, di dare dei consigli affinché l’allievo possa capire quali sono le risposte da interpretare per valutare al meglio l’attività fisica. Tento di rimuovere quei blocchi psicologici secondo i quali se uno non è costantemente seguito da un istruttore finisce inevitabilmente per fare disastri e provo ad instillare la curiosità per soluzioni applicative originali che possono discostarsi anche in modo significativo da quelle proposte normalmente nei vari protocolli, purché sperimentate con prudenza ed in modo graduale sul proprio fisico. Parto dal presupposto che più che una serie di dogmi e di leggi di carattere generale esistono delle condizioni specifiche relative alla nostra situazione che ascoltandoci bene possiamo avere la possibilità di decodificare per formulare al meglio un tipo di preparazione fisica che possa essere indicata per il nostro organismo.

Tutto ciò deve superare delle resistenze e delle diffidenze iniziali legate alla pigrizia ed anche all’assimilazione di un bombardamento mediatico che punta in senso opposto.

E’ certamente un discorso complesso e non pubblicizzato praticamente da nessuno. Penso che proporlo a pagamento potrebbe essere il miglior modo per ostacolarlo nella sua diffusione. E chiaro che non sono Babbo Natale e finché trovo il tempo e l’entusiasmo per portarlo avanti in modo gratuito proseguo, nel momento in cui dovessi trovarmi alla canna del gas perché il Covid mi blocca le entrate e avessi l’esigenza di monetizzare quest’opera di divulgazione temo che non ci siano molti sbocchi in tal senso. A quel punto è possibile che questo servizio rallenti o si fermi, ma francamente non penso che possa essere stravolto nel suo stile diventando un servizio a pagamento.