Sono terminati i Giochi Olimpici, belli per certi versi (gli ottimi risultati degli atleti italiani) e tristi per altri (l’assenza di pubblico che caratterizza un’ edizione surreale dei giochi che passerà alla storia anche per questo).
Ovviamente ci si prodiga in fiumi di considerazioni ed io mi limito a farne semplicemente un paio. La prima è un’osservazione banale che penso che più di un tecnico poteva evidenziare ma non mi pare che sia stato così e allora forse è necessario che la scemata la tiri fuori Personal Trainer Gratuito, la seconda più che un’osservazione è un’ esortazione e non è per niente nuova su queste note e forse è la volta buona per spiegare il concetto.
Con ordine, partendo da ciò che dovrebbe sembrare ovvio. Come squadra nazionale siamo andati molto bene negli sport individuali (è uno sport individuale pure la staffetta 4 x 100 perché il cambio non è che l’ultima messa a punto di un gran lavoro sui singoli) e meno bene negli sport di squadra. Ora va bene che il Covid c’è stato per tutti ma se è vero che da noi ci sono state limitazioni notevolissime anche per gli sportivi di vertice è chiaro che queste limitazioni hanno gravato maggiormente sugli sport di squadra dove la problematica del distanziamento sociale ha influito pesantemente sulla preparazione delle dinamiche di gruppo. Un conto è proseguire in qualche modo la preparazione individuale ed un conto è proseguire nel modo migliore la preparazione del collettivo. Da noi questa cosa non si è potuta fare per periodi di tempo assolutamente non trascurabili e se altre nazioni con le stesse limitazioni sono riuscite a non inficiare più di tanto la preparazione complimenti a loro, sono stati loro a fare il miracolo e non noi ad offrire un rendimento “stranamente” inferiore.
Da una cosa ovvia ad una che lo sembra altrettanto ma non lo è per niente. L’Italia vince l’oro nella 20 chilometri di marcia sia a livello maschile che a livello femminile (ed il sottoscritto aggiunge che se lasciavano giustamente marciare anche Alex Schwazer probabilmente arrivava pure dell’altro…) dimostrando di proseguire alla grande la tradizione della marcia. Eppure sul nostro territorio la maggior parte delle persone non sa ancora distinguere fra cammino veloce e marcia. E’ un po’ come se pur essendo campioni d’Europa nel calcio non sapessimo che a calcio si gioca undici contro undici e si tratta di buttare in rete un pallone. La nostra cultura di base sulla marcia è praticamente a zero e basta che guardate un po’ per le strade e nei parchi italiani per capirlo. A fronte di circa un migliaio o poco più di marciatori agonisti appartenenti soprattutto alle categorie giovanili (perché dopo i vent’anni o sei un numero uno o ti ritiri, questa è la prassi…) c’è più di un milione di persone che continua a scimmiottare la marcia senza sapere nemmeno dove sta di casa perdendo l’occasione per fare dell’ottimo e salutare cammino veloce che non ha certamente bisogno di imitare la marcia in modo maldestro per essere salutare e divertente.
Parto dalla cosa più grottesca perché forse passare dal cammino veloce ad una pseudo marcia scoordinata non è nemmeno eretico. Forse può anche succedere le prime volte che uno ci prova (salvo che in un territorio con un minimo di cultura trovi quasi subito un cane che ti dice “Guarda che non stai marciando hai bisogno almeno di un paio di indicazioni semplici semplici…”). Quello che io ritengo da multa e occorrerebbero proprio dei vigili che ti danno la multa se fai una cosa del genere perché è contro il decoro, sono praticamente atti osceni in luogo pubblico, è quando uno cammina a 4 chilometri all’ora e alza le braccia chiudendo l’angolo a livello del gomito come se stesse marciando. Guardate che non ho nulla contro chi cammina piano. Ho speso fiumi di articoli qui sopra per far capire quanto sia importante e quanto faccia bene alla salute camminare piano. Addirittura ho anche sottolineato come chi cammina sempre forte perché ha un’ottima forma fisica ogni tanto farebbe bene anche a camminare piano perché offre delle opportunità che il cammino veloce non può dare. Pertanto io sono un accanito sostenitore anche del cammino lento ed è per quello che inorridisco quando vedo uno che cammina piano e con le braccia decisamente alte e non rilassate emulando il movimento di braccia della marcia.
Sottolineo all’esasperazione che non escludo nemmeno la marcia per nessuno. Uno può aver voglia di marciare anche se non ha più capacità prestative accettabili, si può marciare anche a 90 anni e anche se la coordinazione non è molto buona si può marciare decisamente meglio della maggior parte delle persone di tutte le età che fanno finta di marciare nel nostro paese. Il fatto è che se mi alzi le braccia chiudendo l’angolo a livello del gomito per camminare a 4 chilometri all’ora è come se ti abbassassi sul manubrio della bici per fendere il vento quando pedali a 12 chilometri all’ora. Non ti vieto di pedalare a dodici chilometri all’ora, è il più bel modo di andare in bici ed anzi è quello che seve di più per educare gli automobilisti che credono che quando siamo in bici dobbiamo essere noi ad adeguare la nostra velocità alla loro (praticamente per non rompere le scatole dove non c’è la pista ciclabile dobbiamo fare i 50 chilometri all’ora…) invece che essere loro ad adeguare la velocità della vettura a quella dei ciclisti.
Ma se uno va in bici ai dodici all’ora con la posizione aerodinamica (quanto scomoda) del pistard che sta superando i 60 chilometri all’ora (li avete visti tutti alle Olimpiadi) dico che è completamente svitato.
E così nella marcia anche se può esistere il marciatore molto lento (mica tutti fanno i 15 chilometri all’ora come Schwazer o Stano o la Palmisano) in ogni caso chiudere l’angolo a livello del gomito a 4 chilometri all’ora è semplicemente ridicolo perché a quell’andatura è decisamente più funzionale ed economico camminare normalmente.
Alcuni dicono che anche se camminare lento con le braccia alte è decisamente scomodo e poco funzionale serve a limitare il gonfiore alle mani quando c’è caldo. Questo può anche essere vero ma se quella è l’unica motivazione per alzare le braccia allora tanto vale alzare le braccia in modo netto (fin sopra la testa) a tratti per consentire il deflusso sanguigno ma poi camminare normalmente per non provocare contrazioni inutili dell’arto superiore che a quei ritmi deve stare più rilassato possibile. Qualcuno dice: “Ma io sto marciando!…” E quello è il grande equivoco dal quale una nazione che continua a rimediare ori nella marcia alle Olimpiadi si merita di liberarsi una volta per tutte: non è sufficiente alzare le braccia e chiudere l’angolo a livello del gomito per pensare di fare la marcia e non è necessario marciare come quelli delle Olimpiadi per essere considerati dei marciatori ma almeno due nozioni che sono due sulla marcia bisogna apprenderle altrimenti accontentatevi di fare il cammino veloce perché, altra cosa che molti non sanno, è che si può fare il cammino veloce senza marciare anche a 8 chilometri all’ora. 8 chilometri all’ora è una velocità perfino superiore a quella di alcuni runners che corrono molto piano e che si sforzano di correre anche se magari avrebbero bisogno di un po’ di sano Jogging che è l’alternanza di corsa e cammino molto indicata a chi non riesce a sostenere un’ andatura minima nella corsa. Altro dettaglio: la corsa sotto gli otto chilometri all’ora tende a diventare un po’ pesantina (non dipende dal peso dell’atleta è proprio un fatto di meccanica di corsa che a ritmi molto blandi per esempio sovraccarica molto l’articolazione del ginocchio) e più che fare lunghi chilometraggi a quel ritmo sarebbe opportuno alternare con tratti a quel ritmo, tratti camminando e anche tratti almeno un poco più veloci di quei critici 8 chilometri all’ora.
Dunque mentre la tendenza è ad imitare la marcia anche ai 4 chilometri all’ora io vi dico che si può camminare normalmente anche a 8 chilometri all’ora e non si può dire che sia un cammino proprio normale ma se uno è in forma riesce a camminare a quel ritmo in modo rilassato senza alterare la consueta meccanica del cammino normale.
A questo punto la questione diventa un po’ caotica. Ma allora a che ritmi e quando si fa la marcia? La marcia che è un gesto molto armonico e non difficilissimo da fare come qualcuno può sospettare si può fare a tutte le andature. E’ chiaro che chi fa fatica a camminare a 4 chilometri all’ora farà un po’ fatica a marciare perché il gesto della marcia è certamente più costoso in termini energetici di quello del cammino normale ma un camminatore normale che cammina senza problemi a 5 chilometri all’ora non dovrebbe aver problemi a mettersi a marciare a 6 – 7 chilometri all’ora. “Come” marciare non è facile descriverlo ma non ci vuole un manuale di marcia per dire che oltre che l’angolo chiuso a livello dell’arto superiore occorre il bloccaggio del ginocchio per marciare il che vuole semplicemente dire che quando l’arto inferiore prende contatto con il terreno questo deve essere teso senza creare nessun angolo a livello del ginocchio. Evidente che se questa è la condizione necessaria l’impatto iniziale del piede con il terreno avverrà con il tallone, seguirà poi una rullata che farà ruotare tutto il piede sul terreno prima di terminare la spinta con l’avampiede. Fase di volo non ce n’è anche se i marciatori di alto livello “volano” tutti e questa cosa a occhio nudo non si vede ma il rallenty è impietoso ed accerta che volano tutti, anche quelli che marciano bene. Per convenzione, pertanto viene squalificato solo il marciatore che ha una fase di volo evidente, che si vede anche senza bisogno del rallenty, a quel punto il marciatore può essere squalificato anche se marcia bene perché la presa di contatto del piede avanti prima che quello dietro si sia staccato dal terreno è una delle regole… anche se non perfettamente osservata ad altissimi livelli. Chiaro che se uno marcia male, lento e sta pure in sospensione (il fallo che fa diventare la marcia una corsa) va proprio squalificato. Nel vostro caso , se non siete atleti agonisti non c’è proprio nessuna squalifica ma, porca miseria, provenite dal paese con i marciatori più forti del mondo, con un po’ di buona volontà si può marciare bene senza essere degli agonisti e senza fare queste gran fatiche, almeno provateci, non fate finta di marciare e basta sollevando le braccia in modo ridicolo.
So benissimo che ci sarà chi dice: “Ma io no sono mica Stano o la Palmisano!”. D’accordo ma quando giochi a calcio anche se non fai gol sai che se provi a farlo devi farlo in una porta ben precisa e non nella prima che ti capita a tiro…