“Se ho ben capito tu sostieni che per la maggior parte delle persone non esiste una concreta urgenza di mettersi a dieta, che se proprio uno ha l’idea di mettersi a dieta è importante che consulti un dietologo e non faccia di testa sua e, per contro, sostieni invece che c’è l’assoluta urgenza che tanti sedentari comincino a muoversi ed è pure il caso che si muovano anche prima di aver consultato un esperto del movimento…”
Lo sapevo che mi sarei cacciato in un mare di guai accennando alle diete, non a caso l’articolo in questione si intitolava “PTG è impazzito”.
Sottolineo la cosa più importante scritta su quell’articolo che è il fatto che le diete vanno trattate dai dietologi. Dopo questa importante informazione avrei fatto bene a chiudere l’articolo e non andavo in cerca di guai.
Rispondo tentando di spiegare il senso di quell’articolo, sperando di non fare ulteriore caos e comunque ribadendo il concetto che io mi assumo le responsabilità di ciò che scrivo quando tratto di attività motoria e non quella malaugurata volta che mi permetto di fare ipotesi in tema di diete, perché evidentemente come dietologo proprio “non esisto” nel senso che proprio non sono un dietologo.
Il succo del discorso è che per l’impianto elettrico si va dall’elettricista e per quello idraulico si va dall’idraulico, ad ognuno il suo mestiere. Le mie considerazioni, stando a questo esempio, possono essere quelle di un elettricista che, che girando per le case, vede tanti impianti elettrici guasti ma non vede altrettanti rubinetti rotti. E’ chiaro che quando vedo gli impianti elettrici pericolosi lo posso dire con cognizione di causa mentre quando non vedo altrettanti rubinetti rotti ciò può dipendere semplicemente dal fatto che di rubinetti rotti non ci capisco niente. Continuando con la metafora vado più in là ed esorto chi ha il rubinetto rotto a rivolgersi ad un tecnico mentre affermo (ma prendete la metafora come va presa… è una metafora!) che chi ha l’impianto elettrico guasto cominci a sistemarselo da sé subito.
La metafora in realtà calza un po’ male perché se è vero che chi si aggiusta il rubinetto da solo rischia di allagare la casa (così come chi si fa la dieta da solo rischia di rovinarsi il rapporto con il cibo e dopo due anni è dieci chili di più…) non è vero che chi ha l’impianto elettrico rotto, per quanto urgente, possa tranquillamente iniziare a ripararselo da solo (e allora verrebbe da pensare che ho detto una grossa stronzata quando ho affermato che i sedentari devono urgentemente mettersi in moto anche senza consultare un esperto dell’attività motoria).
Allora la mia difesa su queste note può essere solo parziale e riguarda solo il mio campo di competenza.
Riguardo alle diete “presunte non urgenti” devo solo ribadire che è l’impressione di un ignorante in materia. E’ una sensazione, sbagliata fin che volete, ma ripeto la sensazione di un comune cittadino, che si metta a dieta anche gente che non ha assoluto bisogno di mettersi a dieta. E’ più di una sensazione, perché questo è un dato inconfutabile anche se non posso riportare dati certi a sostegno di ciò, che la maggior parte delle persone che si mettono a dieta facendo di testa loro, senza consultare dietologi, si creano dei grossi problemi nel rapporto con il cibo e poi finiscono per doversi rivolgere davvero al dietologo ma non in virtù di quanto stava succedendo prima di essersi messi a dieta bensì per colpa di ciò che è accaduto dopo, per colpa della dieta sbagliata, in sintesi “peso el tacon del buso” (in dialetto veneto: peggio la toppa del buco).
Sono eccentrico quando dico che il problema della sedentarietà è urgente (e fin qui tutto bene perché ripeto ciò che affermano anche tutti i miei colleghi) ma soprattutto che è talmente urgente che non c’è nemmeno il tempo per consultare l’esperto. Qui sono i miei colleghi ad incriminarmi, a dire che sono un pazzo irresponsabile ad affermare ciò e che andrei internato in manicomio perché istigo la gente a farsi del male con l’attività motoria. Qui mi difendo in modo strano ma sono pronto a replicare a qualsiasi accusa in tal senso. Molto semplicemente nel nostro settore il verbo non ce l’ha nessuno. Forse è proprio per questo che la nostra professione è tutelata zero e praticamente esistiamo a livello istituzionale solo come insegnanti di scuola così come se i medici esistessero solo come insegnanti universitari. C’è un lavoro sul campo da fare, anche sulla popolazione non studentesca, urgente. Forse questo lavoro potrebbe essere agevolato proprio se avessimo l’umiltà di ammettere che il verbo non ce l’ha nessuno e qualsiasi tipo di approccio all’attività fisica può essere giustificato pur di unirsi a combattere la piaga della sedentarietà.
Quando affermo che molte persone che iniziano a muoversi di testa loro lo fanno con grandi risultati e riescono a mettere a punto piani di accostamento al movimento molto efficaci lo faccio anche sulla base di una esperienza pluriennale nell’assistenza all’attività motoria su un percorso della salute. In tale esperienza (Personal Trainer Gratuito è nato così) ho avuto modo di verificare che tanta gente che si accosta all’attività fisica partendo da idee personali riesce a rielaborare con molta precisione ciò di cui ha bisogno e per tentativi ed errori mettono a punto piani di preparazione fisica molto calibrati ed efficaci, ben più precisi di quelli che vengono proposti molte volte da alcune palestre in modo un po’ grossolano.
Non voglio qui soffermarmi sulla polemica delle palestre troppo grandi, con troppe macchine e con troppo poco personale, le palestre che fanno bene agli imprenditori e male all’utenza. Ho già scritto che io incentiverei solo il mantenimento delle palestre dove il personale è qualificato, dove non viene delegato alla macchina ciò che deve fare l’istruttore e dove il titolare della palestra è quasi sempre presente ed ha costantemente il polso della situazione. Queste sono ovviamente le piccole palestre presenti sul territorio e non le cattedrali del fitness costruite a chilometri dai centri abitati (che devono essere raggiunte… in auto!). La mia osservazione odierna va fuori da questa problematica e coinvolge nientepopodimenoche Internet dove, tutto sommato, io non dovrei nemmeno essere autorizzato a scrivere perché sparo a zero sullo stesso mezzo del quale mi servo per divulgare le mie fantasie.
Ebbene l’ho già scritto e lo riscrivo (così forse questa volta chiudo davvero…) questo sito è nato perché al percorso della salute io mi sono reso conto che era fin troppo facile distinguere fra gli avventori del percorso che facevano di testa loro da quelli traviati da Internet. Prima ancora che si fermasse a chiedermi consigli io sapevo sempre se il soggetto in questione era uno che stava facendo di testa sua o se stava ascoltando i consigli di… Internet. Così ho creato un sito “antiInternet” che è questo e dove riassumendo, in circa 800 articoli, scrivo: “Non ascoltate ciò che vi propone Internet, fate di testa vostra che fate molto meglio, ascoltate il vostro fisico e non Internet.”.
La cosa fastidiosa di tale osservazione è che a volte, convinti che chi da i consigli sia molto competente, si iniziano e si proseguono dei piani folli che non stanno né in cielo né in terra. La buona novella è che molte volte, facendo di testa propria si riescono a scoprire delle cose inerenti l’attività motoria tarata sul proprio fisico che anche il più accorto dei tecnici fa fatica a mettere a punto in tempi brevi.
E’ per questo che io, rilevata una inequivocabile urgenza nell’affrontare la sedentarietà, invito la gente a cominciare a muoversi anche senza pensarci su molto, seguendo l’istinto personale, i correttivi azzeccati non tarderanno ad arrivare ed in breve tempo si sarà capito molto di ciò che si può fare e ciò che non è utile fare.
Pertanto la mia osservazione sull’urgenza dell’attività motoria permane e l’invito a muovervi anche se non potete disporre della consulenza di un tecnico resiste (anche se ovviamente, con questa collaborazione potete arrivare più in fretta a soluzioni ottimali). Per quanto riguarda le diete… sono rinsavito, nel senso che non è da me che dovete accettare consigli, in tal senso ritengo che le diete siano un problema essenzialmente medico e pertanto hanno sempre bisogno del controllo di personale medico. A chi mi dice che anche nell’affrontare l’attività fisica c’è bisogno di un consulto medico rispondo che per la normale attività fisica non è richiesto nessun certificato e se qualcuno ha qualche dubbio particolare fa bene a consultare il proprio medico di base, ma attenzione che le cose gravi sono pericolose sia a muoversi che a stare fermi. Le cose gravi non possono attendere nemmeno che si risolva l’emergenza corona virus perché l’infarto non aspetta nessuno. Pertanto se avete dubbi strani dovete rivolgervi al medico in ogni caso non perché vi siete messi in testa di fare un po’ di sana attività fisica per la salute. A chi aggiunge che in questo periodo accostarsi all’attività fisica è molto difficile per colpa del corona virus rispondo che ha proprio ragione però non prendiamoci in giro ed iniziamo a fare a casa qualcosa che con molto più gusto un giorno non molto lontano si potrà fare anche al percorso della salute. Muovetevi e sulle diete ascoltate il dietologo, non PTG…