Domanda della domanda…

“Ma cosa ti costa, quando uno ti chiede una scheda per mettere su 5 chilogrammi di massa muscolare fargli una scheda per quello senza andare a sindacare cosa sia più o meno conveniente? E’ evidente che la motivazione di carattere estetico al giorno d’oggi supera di gran lunga quella del gusto per il gesto sportivo e per il benessere fine a sé stesso. Non ti pare di fare Don Chisciotte contro i mulini a vento a sostenere un modello di attività fisica di tipo salutistico che non è al passo con i tempi?”

 

Magari fossi un Don Chisciotte, avrei un gran posto nella letteratura ed una fama invidiabile, invece sono un pirla qualsiasi che predica cose che forse Don Chisciotte stesso avrebbe detto: “Ma che stronzate vai predicando?!?”. E’ molto più concreto e reale Don Chisciotte dell’impalpabilità del mio modello ideale di attività fisica. Ma il bello è che nessuno mi vieta di sostenerlo come utile, razionale perseguibile e pure fantasticamente ipotizzabile come modello del futuro. Io dico che il modello attuale è superato, non regge. Adesso si va in palestra in auto per mettersi a camminare o a pedalare al chiuso o al più per mettersi ad armeggiare con altre macchine se non a sollevare pesi. Io vedo una palestra del futuro dove si va per riequilibrare la muscolatura senza prendere pastigliette inutili e diminuendo in modo drastico l’uso di analgesici che nel nostro paese è smisurato e assolutamente irrazionale, poi si va a pedale e a camminare fuori in perfetta salute e facendo all’aperto ciò che merita di essere fatto all’aperto. Si sente più gratificato il professionista che finalmente fa il mestiere per il quale ha studiato e anche l’allievo che funziona meglio e non ha tare psicologiche di peso in più o in meno perché quando uno  sta bene con sé stesso fai più fatica a raccontargli quella dell’orso. E’ chiaro che un cittadino simile è meno preda dei consumi perché comincia ad avere meno bisogni impellenti. E allora per un certo tipo di economia è più utile il cittadino che continua ad usare l’auto ancora rigorosamente a petrolio, che trangugia un sacco di pastigliette come si faceva una volta perché la terapia dei problemi articolari con il movimento non è ancora evoluta come dovrebbe essere ed è troppo noiosa da portare avanti.

Del resto in televisione c’è ancora la pubblicità delle medicine, la pubblicità degli integratori alimentari, la pubblicità delle auto che vanno ancora a petrolio come il secolo scorso. Quello è il modello. Se si vuole cambiare non c’è bisogno di ascoltare Greta per capire che un nuovo modello di sviluppo non si può sostenere sui miti del secolo scorso ma qualcosa va cambiato. Dopo l’era della velocità, della pastiglietta che ti fa passare tutto in un secondo e dell’auto che ti porta a destinazione in un batter d’occhio, può pur tornare di moda l’epoca della lentezza, della cura lenta e autentica e non rapida e fasulla, del viaggio vissuto e gustato magari senza scaricare cherosene a destra e a manca.

E un modello fantastico, per qualcuno non al passo con i tempi. per conto mio non è al passo con i tempi il modello del secolo scorso ancora adottato adesso, quello della velocità che ha inquinato tutto e tutti e ci ha pure reso sedentari.

Non sono come Don Chisciotte, magari lo fossi, avrei una fama spropositata e le mie idiozie sarebbero oggetto di derisione da parte di tanta gente. Il mio modello di attività fisica è ancora una scemata per pochi intimi e se non ci credete guardate la rete di piste ciclabili della maggior parte delle città italiane per capirlo. Però non si sa mai che gli scemi comincino a diventare un  po’ di più. Alcuni sono stati chiamati addirittura “gretini” per tentare di redimerli a presunzioni più consone.

Potete fare tutte le schede di palestra che volete, io vi consiglio di andare in palestra per mettervi a posto ed in grado di camminare e andare in bicicletta fuori dalla palestra. Se volete stare a camminare e a pedalare dentro siete liberi di farlo ma non aspettate che sia il mio consiglio. Ho altre idee.