“Sei troppo ottimista, pensare che il prossimo decennio possa essere quello dell’economia verde è una botta di ottimismo insostenibile. Non ti rendi conto che la politica è schiava dell’economia e finché un parlamentare continua a prendere 12.000 euro al mese continuerà sempre a fare la politica dei ricchi perché “è” un ricco e fa fatica a fare l’eroe che rischia di perdere il posto per tutelare gli interessi di chi non è ricco.
L’economia verde non ha sponsor, né politici (i verdi in Italia sono quasi inesistenti) né economici ed è in netto contrasto con il sistema dell’iperproduzione che, anche se moribondo, ha comunque dei buoni anticorpi per continuare a sopravvivere. Difficile ed utopistico pensare ad un’ economia verde che si faccia strada nel prossimo decennio a meno che le catastrofi ambientali che già si vedono non subiscano un’accelerazione tale per cui la gente prende davvero paura e comincia a votare in modo diverso, fregandosene della salute di questo sistema economico.
Forse il tuo ottimismo ha più possibilità quando parli di sport e potrebbe essere davvero il decennio dello sport per tutti più che dello sport televisivo ma anche lì bisogna fare i conti con un sistema economico che finanzia di più lo sport televisivo di quello per tutti e poi, come ben hai evidenziato tu, di una scuola che anche se non prepara i giovani al futuro gode di ottima salute dal punto di vista della credibilità al punto tale che ha convinto i giovani che è più importante studiare che fare sport come si deve. E’ proprio la scuola delle sette ore al giorno (cinque di banco e due di studio) a togliere la possibilità ai giovani di fare sport in modo autentico e così lo sport dei due allenamenti alla settimana (massimo tre quando va bene) è l’unica possibilità se non si rivede in modo critico il sistema scolastico, anche perché la scuola non organizza lo sport come fa in altri stati e pertanto i tempi tecnici per la realizzazione del programma sportivo aumentano a dismisura, perché se fai un’ora di attività sportiva a scuola ti va via un’ora ma se la fai da un’altra parte te ne vanno via tre.
Forse la speranza di uno sport per tutti è lecita perché ne va di mezzo la salute dei ragazzi e quando questo lo capiranno i ragazzi stessi forse saranno meno propensi ad investire tante energie su uno studio che non offre garanzie per il futuro.
Insomma lo sport per tutti è un’idea ancora un po’ distante ma di non impossibile realizzazione se solo si ha il coraggio di rivedere il sistema scolastico mentre l’economia verde deve fare i conti con ben altre resistenze ben più forti di quelle della scuola dei secchioni…”.
La salute è sempre importante, io sarò anche ottimista ma l’ecologia non è un capriccio così come l’attività fisica non è un capriccio. Ho capito che le resistenze del sistema dei consumi e della scuola ancorata ai vecchi stili saranno certamente molto forti ma io sono convinto che il buon senso potrà informare le scelte dei ragazzi e degli adulti . Preferisco essere ottimista e non deprimermi che pensare ad una società arcaica che perpetua sé stessa all’infinito anche quando non funziona più.