Quando scrivo di sport nella ex DDR probabilmente mi capisco solo io.
I commenti all’articolo “Biochimica e pensiero” nel quale accenno al sistema sportivo della ex DDR come a quello probabilmente più efficiente e capillare di quelli fino ad ora esistiti sono più o meno tutti dello stesso tipo: “Come fai a dare un giudizio su quel sistema sportivo al netto del doping, come fai a determinare quanti dei meriti dei risultati ottenuti dagli atleti della ex DDR fossero da attribuire ad un sistema sportivo efficiente e quanti invece all’adozione di un doping sistematico che forse è nato proprio lì…”.
Non ritengo che sia un’astrazione particolarmente complessa valutare quel sistema sportivo al netto del doping per il semplice fatto che il sistema sportivo era semplicemente colossale, riguardava tutta la popolazione, mentre il doping di Stato riguardava solo gli atleti di alto livello e non certamente i ragazzini che facevano attività sportiva nelle scuole.
Più o meno è quello che succede praticamente in tutto il mondo ancora adesso anzi no perché la maggior parte dei paesi del mondo un sistema sportivo per lo sport di base come quello che esisteva nella ex DDR se lo possono proprio sognare. Pare che il mondo da quel sistema sportivo abbia appreso solo le aberrazioni. Loro potrebbero quasi essere fieri (se anche loro non avessero capito nulla di ciò che hanno fatto…) quasi più di aver esportato un modo di intendere la farmacologia applicata allo sport di alto livello che non di aver sviluppato un sistema sportivo capillare e che ha coinvolto l’intera popolazione. Questa seconda cosa rispetto alla tematica doping è quasi un dettaglio di poco conto.
Sul doping sappiamo ben poco se non che adesso è molto più diffuso di allora, molto più difficile da rintracciare ed utilizzato praticamente in tutti i paesi del mondo. Non penso che sia stata la DDR ad applicarlo in modo sistematico per prima anche se obiettivamente è pressoché sicuro che ci è andata giù pesante. Probabilmente i sovietici ci erano già arrivati da tempo e forse è per quello che adesso stanno pagando il prezzo di un peccato commesso più di cinquant’anni fa. Indubbiamente la giustizia sportiva è molto rapida. Che la DDR avesse una marcia in più è dimostrato proprio dal fatto che paesi che avevano cominciato ad adottare il doping sistematico ancor prima non sono riusciti ad ottenere gli stessi risultati della DDR, c’era certamente un qualcosa al di là del doping che funzionava meglio.
C’è un’osservazione piuttosto spinosa che fa il paio con una un po’ più ridicola sulla ex DDR. Molto semplicemente mi dicono: “Va bene il sistema sportivo ma con un sistema politico così, per carità, mi tengo il mio sistema sportivo inefficiente…” E allora mi viene in mente il ragazzo di 17-18 anni al quale, a margine di una lezione scolastica con la sua classe al campo sportivo, come perfetto intruso (solo perché quel giorno ero anch’io al campo…) chiesi: “Ma non ti fa invidia il fatto che negli Stati Uniti fanno sport con la scuola praticamente tutti i giorni e tu con la scuola al campo sportivo ci vieni sì e no una volta ogni 15 giorni?” e lui rispose: “Eh, ma gli americani sono ignoranti…” Come a dire “Mi tengo la mia scuola che sullo sport è inesistente ma penso che mi prepari meglio a livello culturale…”.
Allora, stando nel nostro Bel Paese, mi viene in mente un tempo nel quale si praticava atletica leggera assolutamente gratis, si giocava a calcio gratis, a pallavolo ci si iscriveva con una quota quasi simbolica e se proprio proprio non volevi giocare in una squadra vera avevi sempre la squadra degli amici vicini di casa che giocavano per strada senza nessun problema o al massimo all’oratorio distante pochi isolati. Siamo peggiorati, altro che sport nella scuola, anche fuori da scuola lo sport è diventato un lusso e in tema di propaganda elettorale ho sentito promesse assurde, non voglio essere volgare ma c’è chi gratis ti promette chissà che cosa ma nessuno che si è sognato di dire che promuoverà l’attività fisica gratis per tutti i ragazzini. No, quella continuerà ad essere a pagamento e pure salata chiunque vinca le elezioni. Ed io vengo accusato di “apologia di reato” perché osservo che cinquant’anni fa nella DDR avevano già capito come si fa ad allestire un sistema sportivo per tutta la popolazione.