COME SI PREPARANO I 1000 METRI

Ovviamente con riferimento agli articoli precedenti, sto trattando di preparazione per i 1000 metri di un test scolastico, o anche non scolastico, non dei 1000 metri in atletica (che poi sono una gara riservata alla categoria ragazzi, perché a livello assoluto ci sono gli 800 metri ed i 1500 metri). Per preparare il mezzofondo a livello agonistico non è assolutamente sufficiente leggere un libro e dunque è un po’ difficile risolvere la questione in poche righe. Per quanto riguarda il superamento di un test scolastico la faccenda è  molto semplice. Premesso, come ampiamente spiegato negli articoli precedenti, che non dovrebbe essere necessaria alcun tipo di preparazione ma semplicemente la normale salute di un giovane studente e dunque si va là, si fa il test senza tanto pensarci su e si ottiene normalmente un risultato accettabile perché questa è la normalità delle cose, se la realtà non è questa, senza voler nascondere situazioni impossibili da nascondere, si può avere la semplice ambizione di non preoccupare più di tanto l’insegnante che se scopre di avere una classe che nei 1000 metri non va neanche a calci nel sedere potrebbe avere anche dei dubbi strani.

Allora per svolgere al meglio il test non è poi difficile, cosi come per preparare il salto in alto si prova il salto in alto e per preparare il tiro del giavellotto si prova il tiro del giavellotto, per preparare i 1000 metri… si provano i 1000 metri e pertanto lasciate perdere quei siti dove vi raccontano che per preparare i 1000 metri bisogna fare il fondo lento (fino ad un’ora!) le prove ripetute (ho sentito dire anche sei volte i 1000, follia pura) e pure la velocità con svariate ripetizioni di prove sugli 80 metri come se servissero qualcosa nella messa a punto rapida dei 1000 metri. Per carità, si può passare anche da quella strada ma è come passare da Parigi per andare da Vienna a Berlino. Parigi è pur una bella città ma se passate da lì allungate il viaggio in modo improponibile. E così se il test è una prova da mettere a punto in poche settimane se non in pochi giorni non si vanno ad adottare mezzi di allenamento che danno un buon condizionamento dopo mesi e mesi (si dice che un buon condizionamento aerobico possa maturare anche dopo sei anni…).

La cosa urgente da fare è imparare a correre i 1000 metri in modo razionale e il modo più razionale per correrli è frazionare in modo da correre circa due metà uguali. Se uno vuole correre i 1000 metri in 4 muniti dovrà transitare ai 500 metri attorno ai 2′ minuti dove quell’attorno se è 1’55” 0 2’05” ci può anche stare ma se è 1’50” oppure 2’10” è giù piuttosto sbagliato. Se uno proprio non c’è con il ritmo deve armarsi di cronometro e santa pazienza e provare a fare dei tratti lanciati sui 100 metri (oppure da fermo avendo cura di aggiungere 7-8 decimi di secondo per il lancio al tempo finale e pertanto 24″8 da fermo e non 24″0 per chi deve correre a 4’00” sui 1000) vicini al ritmo gara per impararlo. Una volta imparato il ritmo del test la cosa dovrebbe già funzionare abbastanza. I giorni prima del test (ultimi 4-5 giorni) si tratta di non affaticarsi senza assolutamente provare la distanza del test che non ha senso (l’ultima volta la si può provare circa una settimana prima) e a quel punto se pur distribuendo bene lo sforzo il risultato accettabile non viene fuori vuol dire che mancano le basi. Se anche mancano le basi, invece di disperarsi ed iniziare una preparazione biblica, si può insistere sulla ripetizione del test anche nel numero di un paio di tentativi alla settimana. In quel modo oltre a preparare bene il ritmo dovrebbero essere messi a punto anche quei meccanismi che ci permettono di ottimizzare le doti di velocità e di resistenza per andarle a fonderle in quel mix che è il test sui 1000 metri. Chi è molto a corto di resistenza probabilmente svilupperà di più la resistenza, chi è più deficitario di velocità probabilmente darà in tal modo le stimolazioni giuste per migliorare quel tipo di velocità interessante per la prova dei 1000 (che è un tipo di velocità relativa se è vero che è sempre molto inferiore alla velocità  massima dell’atleta).

Chiaro che per fare queste cose è necessario un cronometro, una pista di atletica o in alternativa un percorso pianeggiante molto ben misurato con anche i rilievi intermedi e un paio di calzature non dico specialistiche ma che non siano scarponi da montagna perché lasciarci giù 15 secondi solo di calzature non ha senso. Con riferimento al peso delle stesse non c’è da chiedere chissà cosa, se sono leggere meglio ma non sono i 30 o 40 grammi a fare la differenza, semmai può essere la larghezza spropositata di una suola come se ne vedono alcune in giro che se è una scarpa di “tendenza” più che una scarpa per fare sport evidentemente non ci siamo.

Se anche dopo tutto ciò il risultato sui 1000 continua ad essere disastroso allora è inutile insistere tanto nella preparazione dei 1000 metri come se fosse quello il sistema per migliorare la qualità della vita. A quel punto ci sarà solo da prendere atto di un deficit di doti organiche e quello va colmato facendo camminate, andando in bicicletta anche nuotando o praticando in modo sistematico sport dove c’è un minimo di impegno aerobico.

Insomma quello sui 1000 metri è un test e se riusciamo a farlo bene siamo tutti più contenti. Se lo facciamo male invece l’importante è la salute e la salute ci sono centomila modi diversi per migliorarla con l’attività fisica anche senza necessariamente migliorare il proprio record personale sui 1000 metri.