I lettori di Personal Trainer Gratuito non sono tanti, sono meno di quello che potete pensare. Nel periodo di quarantena forzata erano aumentati. Avevo pure un po’ paura a scrivere castronerie insostenibili, sentivo il fiato sul collo di questa platea allargata, ma avevo la chiara percezione che era una circostanza particolare legata al fatto che la gente era lì a casa a non fare nulla e dunque era anche più probabile che finisse casualmente su “Personal Trainer Gratuito”. Adesso, per fortuna, la situazione è almeno parzialmente rientrata e posso tornare a scrivere le mie cose strane senza la paura di traviare “folle oceaniche” (ma non erano per niente oceaniche nemmeno in piena pandemia, credetemi).
Ieri sera ero a mangiare la pizza con dei miei amici che non vedo molto spesso. Diciamo pure che durante la pandemia, per cause di forza maggiore, ci siamo visti praticamente zero e, grazie alla mia dimestichezza con i telefonini ci siamo anche “sentiti” praticamente zero. Se io non vedo una persona bisogna che pigli il telefono (ci manca solo che sia quello dell’ispettore Derrick, con la cornetta e che fa “drinn… drinn…) e telefoni, punto e basta, non messaggio, non faccio altre menate legate ai “social”. Quando mi dicono perché non “messaggio”, parafrasando con una cosa legata alla mia attività, dico che non sono “massaggiatore” ma insegnante di educazione fisica ma è chiaro che faccio finta di non capire.
Durante questa pizza siamo finiti su discorsi che si potrebbero anche definire da “bar” se non che sono discorsi importanti, per quanto comuni e casualmente ci siamo finiti con una cronologia che ha ripercorso in modo curioso i tempi del mio articolo di ieri.
Dico subito che loro non hanno letto il mio articolo di ieri altrimenti si tratterebbe solo di osservazioni fondate a quell’articolo molto criticabile come la totalità dei miei articoli.
Si è iniziato dalla problematica delle piste ciclabili connessa con il discorso bonus biciclette e si è finiti sul discorso “vaccini obbligatori” con inevitabili riferimenti alla legge tanto discussa in vigore attualmente sul nostro territorio.
Da sfondo a tutto ciò faceva un po’ la questione della diffusione di un certo tipo di informazione e dell’interesse a diffondere alcune informazioni piuttosto che altre ed è lì che forse ho perso l’occasione di stare zitto perché io sono sempre convinto che quando si tratta di importanti canali di informazione (televisioni, quotidiani ad alta tiratura) si sia sempre in presenza di situazioni dove molti interessi entrano in gioco e non rendono l’informazione libera e cristallina.
Nella prima fase della discussione dicevano praticamente quello che io scrivo sempre sul mio sito e quindi che sarebbe importante costruire in Italia un’ efficiente rete di piste ciclabili perché di questo traffico automobilistico privato non se ne può più ed insomma a oltre mezzo secolo dalla fine del boom economico siamo ancora schiavi dell’auto come se fossimo in pieno boom economico.
E io li stavo zitto e non dicevo nemmeno che queste sono cose che continuo a predicare sul sito perché non è che voglia mettermi a fare la pubblicità al sito pure quando vado a mangiare la pizza.
Poi, dopo avermi dato lo zuccherino, sono piombati come falchi sulla questione vaccini e io lì non mi sono nemmeno accorto come hanno fatto ad arrivarci, non ho cambiato certamente argomento io e ascoltavo volentieri i discorsi sulle piste ciclabili anche se mi ero già accorto che non sapevano praticamente nulla delle mitiche “casette avanzate per le bici” che il governo aveva timidamente osato proporci (e qui abbiamo la dimostrazione di come viaggia un certo tipo di informazione, quello era un discorso importantissimo, decisivo per la questione piste ciclabili). Sui vaccini, forse, ci siamo arrivati perché pare che ci sia un progetto (qui l’ignorante sono io) di rendere addirittura obbligatorio il vaccino contro l’influenza. E lì ho osato farmi scappare che io sono contro anche all’attuale legge sui vaccini e pertanto non sarei nemmeno a favore di un’ ulteriore estensione dello stesso obbligo pure al vaccino contro l’influenza. Mi hanno subito bollato come “No vax” (si chiamano così?) e additato come potenziale distruttore della razza umana. Ho detto ripetutamente e lo scrivo qui in stampatello a beneficio dei miei lettori che io – NON SONO UN “NO VAX” – o come cavolo si scrive quella roba lì e sono semplicemente contro la legge italiana sui vaccini che ritengo una legge idiota che penso che abbia fatto disastri appiattendo il dibattito culturale sulla questione “no vax contro tutori di questa legge del cavolo” e non l’avessi mai detto perché secondo loro è la legge migliore del mondo.
Il dibattito è proseguito sul fatto che in Veneto c’era stata una sperimentazione che mi pareva che fosse andata a buon fine ma questo lo sapevo solo io perché loro sanno che è stata un disastro (e allora anche questa è una dimostrazione di distorsione dell’informazione ed è pure possibile che sia informato male ma mi hanno sempre fatto credere che la sperimentazione in Veneto era andata a buon fine ed era proprio per questo che il governatore Zaia in modo circostanziato aveva chiesto una proroga sui tempi di attuazione della legge almeno con riferimento alla regione Veneto) e sul fatto che Internet riporta informazioni poco attendibili. Su questo eravamo solo parzialmente d’accordo perché loro ritenevano che Internet riporti informazioni scorrette mentre io sostengo che l’informazione su Internet su questo tema proprio non esista ed è quello che mi fa venire dei dubbi. Secondo internet io sono un “no vax”. Non esiste, su Internet, una posizione di soggetti che hanno contestato la legge in quanto tale, esistono solo i no vax. La mia posizione su Internet non esiste, esiste solo sul mio sito e vi dirò pure che non ho molto interesse a portarla avanti perché preferisco disquisire di piste ciclabili.
Insomma questa è una buona legge ed è talmente buona che praticamente di vaccini non se ne sa un cavolo, esistono i no vax che sarebbero quelli che odiano i vaccini, esistono i sostenitori della legge che dicono che è giusto che tutti si devano vaccinare ed esista un obbligo in tal senso. Quelli che sostengono che sia giusto vaccinarsi ma l’obiettivo di una copertura più che sufficiente della popolazione si ottiene anche senza nessun obbligo (io continuo a sapere che il Veneto aveva dimostrato tale grande prova di civiltà e funzionamento della democrazia) non esistono ed è una fantasia di pochi scemi come me che è quasi un complimento chiamare “no vax” perché almeno così hanno un’ etichetta.
Informatevi su cosa sia la “casetta avanzata per le biciclette” anche se non lo sa quasi nessuno è una cosa molto facile da capire, più di questa cavolo di legge sui vaccini che ha prodotto solo disinformazione.