Guardo la serata finale dell’atletica alle Olimpiadi in televisione con mia figlia che per fortuna pratica sport più che guardarlo in televisione e non è che sia molto informata sulle vicende degli atleti italiani alle Olimpiadi.
Ovviamente sa che Tamberi ha avuto una colica renale ed è già tanto che sia in gara ma, per dire, non sa nemmeno che ci sia un altro italiano in gara che è Stefano Sottile, che è pure in buona forma.
Allora le spiego che in questa Olimpiade come italiani dell’atletica abbiamo avuto una buona dose di sfiga e se questa sfiga si gira improvvisamente potremmo anche vincere la gara dell’alto visto che Sottile è in grande forma e non è necessario un miracolo per vincere come probabilmente occorrerebbe per Tamberi che fino a poche ore prima era in ospedale.
Sottile va su alla grande, io comincio a sperarci e mia figlia vede che mi agito da buon italiano medio alla Fantozzi.
Invece la sfiga imperversa e nonostante una gara fantastica Sottile non piglia nemmeno il bronzo, pur a soli 2 centimetri dall’oro.
Allora dico che se tutto deve andare solo nella staffetta 4×400 vedrai che quelli davanti a noi cascano provocando una caduta a catena e noi, che saremo gli unici un po’ staccati, riusciremo a non essere coinvolti nella caduta e li superiamo tutti…
Parte la gara ed in effetti l’Italia fa fatica a stargli dietro. Mia figlia comincia a chiedere “Quand’è che cascano?…” ed io “Eh, non adesso, adesso è troppo presto, non serve, altrimenti fanno tempo a rialzarsi…” E così per la prima, seconda e terza frazione. Parte la quarta frazione ed io dico “Adesso vedrai che verso la fine cascano”. Va avanti la gara, non manca poi molto anche se non c’è quel gruppo compatto che speravo per provocare una caduta di massa. Il cronista all’improvviso: “Attenzione, cascano i francesi…” ed io “Ma vaffanculo, sono cascati proprio quelli che potevano fare anche a meno di cadere, davvero un’ Olimpiade sfigata…”.
Ecco, se vogliamo che lo sport faccia bene bisogna saperci scherzare su, come telespettatori ma soprattutto come praticanti perché se ci annoiamo come telespettatori poco male ma come praticanti é severamente vietato non divertirsi.