Vedo la televisione (pensavate che io ne fossi indenne?) e vedo uno spot, fra l’altro sulla tv di stato, che recita “Lo sport fa bene a tutti ad ogni età!”. E vuoi vedere che se ne sono accorti? Bravi. Peccato che per questo spot della durata di pochi secondi vadano in onda altre 23 ore 59 minuti e rotti di programmazione durante le quali passa il messaggio che è molto più importante guardare la televisione che non muoversi e fare sport. Purtroppo le due cose sono in conflitto e non può la televisione insistere su questa cosa sacrosanta che lo sport fa bene alla salute perché finisce per fare un danno a sé stessa. Se la gente comincia davvero a fare sport e attività fisica in modo sistematico è chiaro che guarderà meno televisione mettendo questa in crisi, le due cose sono concorrenziali ed antitetiche non è che si possa dormire di meno per fare sport e continuare a guardare disperatamente ore ed ore di televisione.
E’ la stessa concorrenzialità drammatica che c’è in altre questioni molto importanti. E’ ovvio che se la gente ricomincia ad andare a piedi e ad usare molto la bicicletta il mercato dell’auto che ha appena vissuto una grande crisi e pare che si stia timidamente riprendendo adesso potrà patire una nuova ulteriore grave crisi più grave dell’ultima.
Sono conflitti inevitabili e vedere uno spot sull’attività fisica per tutti sulla televisione mi fa quasi tenerezza. Voglio far finta di crederci e dico semplicemente che si può fare di meglio.
Quando almeno il 50% della programmazione avrà contenuti che ci possono portare a pensare che muoversi sia molto importante allora sarò pronto ad affermare che la televisione fa eroico autolesionismo e tenta davvero di diffondere la cultura del movimento.
Al momento non è così, anche se è passato uno spot che inequivocabilmente diceva che muoversi è importante, Non terrò la tv accesa per vedere quando ritorna. Aspetto la gente per le strade che cammina di più e va di più in bici per capire che questo spot è stato replicato molto.