Greta ha una capacità di sintesi straordinaria, invidiabile. Magari avessi io quella capacità di sintesi. Il suo ormai famoso “bla, bla, bla” sintetizza in un istante ciò che i nostri governanti, italiani in prima fila ma gli altri non da meno, hanno fatto in materia di provvedimenti per l’urgentissima questione ecologica.
Stiamo vivendo un’ emergenza, quella del Covid dove si è dimostrato (e lì l’Italia è davvero in prima fila, nel bene e nel male) con quanta energia si può affrontare un problema, arrivando ad esercitare una pressione al limite dell’insopportabile sulla cittadinanza, arrivando al rischio dello scontro di piazza. Per un’ altra emergenza di pari importanza e di urgenza forse addirittura superiore (la questione ecologica è strettamente collegata con il problema Covid e l’alimenta, non si può intervenire efficacemente sulla seconda senza toccare la prima) non si fa proprio nulla e si offre il fianco per lo storico “Bla, bla, bla” di Greta che è una critica secca quanto obiettiva a quanto hanno fatto i nostri governanti fino ad ora.
Pare che “transizione ecologica” voglia dire “per adesso non se ne parla” ed una questione intimamente legata alla prevenzione dei contagi Covid, quale quella del trasporto pubblico, non è stata minimamente affrontata.
Su questo sito mi prodigo a sventolare ai quattro venti i benefici dell’attività fisica all’aperto ma poi mi trovo a scrivere di politica, perché di politica si tratta, quando mi accorgo che le scelte politiche nel loro quadro generale non vanno in direzione di una società più sana ed allora ha poco senso propagandare l’attività fisica all’aperto come bandiera della società sana quando il contesto è orientato in ben altra direzione, volto esclusivamente a tutelare il mercato, a tutelare un certo tipo di economia, ormai moribonda e non più sostenibile non solo da un punto di vista ecologico.
E’ di ieri la notizia del raddoppio del prezzo del gas metano per autotrazione. Potrebbe sembrare una buona notizia, E’ la volta che ci fanno andare davvero a piedi ed in bici. Certo, peccato che il gas metano sia l’unico carburante almeno un po’ ecologico nel panorama di quelli adottati fino ad ora e che il più inquinante per definizione, il gasolio (ci manca solo che ci propongano il cherosene…), abbia subito un aumento di prezzo ridicolo rispetto a quello del più ecologico metano. L’indirizzo politico è evidente: “Dell’ecologia non ce ne frega proprio niente, andate pure a gasolio che è lì che bisogna smuovere il mercato è li che ci sono delle quote di invenduto da far paura, è lì che bisogna dare ossigeno, addirittura sull’usato, perché il mercato langue”.
E allora si capisce perché per il trasporto pubblico non si fa nulla. Perché un trasporto pubblico come Dio comanda favorisce gli spostamenti a piedi e da spazio addirittura alle bistrattate biciclette perché toglie automobili dalle strade e le rende vivibili e meno pericolose.
Parto dall’attività fisica all’aperto e mi trovo a disquisire di politica perché non puoi promuovere l’attività fisica all’aperto se non potenzi il trasporto pubblico.
Faccio fatica a comprendere il punto di vista dei complottisti in materia di Covid perché io qui vedo poco di nuovo, non vedo quel “colpo di stato” che i complottisti vedono. Le politiche per l’ambiente sono sempre quelle, le strade delle nostre città sono sempre quelle, superincasinate, inquinate, invivibili e molto pericolose da vivere in bicicletta e a piedi. Io da un colpo di stato mi attendo qualcosa che fa cambiare la situazione, anche in peggio forse, ma che la fa cambiare, non che la porta alla deriva pian piano come stava facendo prima chissà da quanti anni.
Non metto in dubbio che ci sia un bisiness del Covid: mascherine, tamponi, vaccini. Posso arrivare pure a pensare, come sostengono alcuni apocalittici, che il Covid sia stato inventato in laboratorio per piazzare un gigantesco business, arrivo anche a quello sforzo di fantasia, ma qui, in tema di scelte di macroeconomia, ci stiamo ammazzando con lo stesso stile di alcuni anni fa, non è cambiato nulla ed io sono più apocalittico dei catastrofisti più convinti perché dico che il Covid non ce la farà a sterminarci, ci sterminerà ben prima un ambiente malato dove per esempio il cancro sta viaggiando alla velocità della luce e dove i progressi della medicina stentano a far fronte all’ingigantirsi del problema perché non si può combattere il cancro (come il Covid) senza combattere l’inquinamento.
Insomma il Covid poteva essere una buona scusa per cambiare decisamente alcune regole (e allora si era lecito gridare al colpo di stato perché se toglie le auto dalle strade è peggio che fermare il campionato di calcio di serie A, quello è veramente un colpo di stato che può scuotere la popolazione in modo pericoloso) ed invece funziona per bastonare i cittadini su alcune cose dove litigano fra loro in modo assurdo (devo ancora capire come un soggetto che non può vaccinarsi sia un pericolo per l’umanità quando tutti gli altri sono liberi di vaccinarsi e non è certo per i problemi di salute di quel soggetto che vengono bloccate le vaccinazioni…) ma non vengono minimamente disturbati e nemmeno interpellati su questioni di importanza fondamentale che implicano un vero cambiamento dello stile di vita.
Mi sia consentito un flash che non ha certamente l’efficacia di quelli di Greta ma stiamo facendo le stesse coglionate di prima solo che siamo tutti più poveri, è aumentata la disoccupazione, abbiamo la mascherina e siamo quasi tutti vaccinati. E’ questo il cambiamento epocale al quale ci ha portato il Covid? Nemmeno qualche autobus, in più. Ne deduco che se, come dicono i complottisti, è stata tutta una cosa orchestrata è stata una follia criminale, perché per riempire le tasche di qualcuno si sono sterminate masse di innocenti. Insomma è stato un vero e proprio flagello che ha fatto tante, troppe vittime e non ha migliorato la vita di nessuno nemmeno quella di quei quattro coglioni (io dico immaginari perché alla fine non ci credo) che potrebbero averci guadagnato su.
C’è un problema urgente da risolvere, si può iniziare umilmente a tentare di risolverlo mettendoci anche la metà delle energie che sono state impiegate per il Covid e tutti ne guadagniamo in salute, anche se dovremo riprogettare il sistema economico, perché è chiaro che questo sistema economico non si rilancia affrontando la questione ecologica, oppure si può continuare a fare bla, bla, bla ed a riempire i palinsesti televisivi di gente che si insulta reclamando il proprio diritto a curarsi come vuole e altra gente che dice che se tutti non si vaccinano il vaccino non può funzionare. Nel frattempo si muore soprattutto di cancro e di infarto. Pure di incidente stradale. Ma quello è uno dei piccoli dettagli che è sempre bene non sottolineare, perché non fa bene all’economia.