Emittente radiofonica di ampia diffusione, non diciamo il nome perché quando c’è di mezzo la critica non è carino. L’esperto di turno dice che in effetti si sta usando un po’ troppo lo smartphone anche per scemate assolutamente inutili (qualcuno ne aveva qualche dubbio?) però usa un esempio proprio poco azzeccato per dimostrare questo e dice: “Per esempio ci sono delle mamme che sul gruppo “postano” cose tipo il peso preciso dello zaino scolastico troppo pesante del figlio…”. L’erudito aggiunge che sarebbe anche ora che i genitori la smettessero di essere molto invadenti nelle questioni di scuola dei figli.
Allora ho un commento del tutto personale su queste due uscite dell’erudito che sono costretto a chiamare così perché non so proprio chi sia e mi è sfuggito il suo nome. Non ho nemmeno da insultarlo tanto perché per conto mio ha detto due cose sacrosante pur mettendoci dentro un esempio sbagliatissimo che è quello che scatena il mio articolo. Ha detto che si usa lo smartphone in modo eccessivo ed ho già scritto che sono perfettamente d’accordo e non c’è dubbio che un uso compulsivo dello smartphone ci stia guastando la vita a tutti i livelli e sia pure pericoloso da molti punti di vista. Poi dice che i genitori si stanno immischiando troppo nelle questioni di scuola dei figli ed anche su quello sono d’accordo, peccato che come esempio pigli una cosa piuttosto grave per la quale gli studenti (e pure i più grandicelli) hanno gran poche possibilità di giocare carte vincenti se non supportati dall’aiuto degli adulti. Ai nostri tempi ci si poteva rifiutare di portare pesanti fardelli, si andava a scuola con qualche quaderno di appunti tenuto insieme da una cinghia, senza nessuno zaino ed i libri potevano benissimo stare tutti a casa, anche se i professori avevano sempre qualcosa da ridire e storcevano il naso su questa “malsana” moda della cinghia a sostituire la “borsa” scolastica. Adesso se chiedi ad un ragazzino perché si porta a scuola tutti i giorni quasi 10 chilogrammi di zaino o di trolley (peggio ancora dello zaino in quanto asimmetrico) ti dice che è un fatto organizzativo e non si riesce a venirne fuori. Non ipotizza nemmeno di selezionare il materiale didattico perché ritiene che non sia una mossa esente da rischi per poter seguire nel miglior modo la lezione. E’ chiaro che se qui non intervengono gli adulti non se ne viene fuori. C’è una legge che disciplina il tutto ma è assolutamente ignorata per non ledere gli interessi della case editrici che forniscono i testi scolastici. Se applichiamo le leggi addio dieci chili di libri, fine dei libri con i compiti sopra, fine dei libri colossali che pesano troppo. Ma a quel punto le case editrici ne patiscono un danno considerevole. Si torna ai vecchi appunti, ma quello è un passo indietro che non si vuole assolutamente fare, sia mai che gli appunti del profe non siano in dissonanza con il “verbo” enunciato dalle case editrici.
Se la scuola deve essere l’esclusivo studio dei libri di testo aboliamo la scuola. Si studiano i testi, a fine anno si fa un esame e basta. Chi ha studiato bene i testi è promosso, chi ha maturato convinzioni diverse da quanto c’è scritto sui testi scolastici va bocciato perché vuol dire che non ha capito niente: il “verbo” è solo sui testi scolastici. Sarò un illuso ma, a mio parere la scuola è un pochino di più che lo studio di quanto c’è scritto sui testi scolastici.
E’ impossibile che i ragazzi protestino per lo zaino troppo pesante, molti di loro non sanno nemmeno che esiste una normativa che disciplina il peso del loro zaino e quelli che lo sanno non si sognerebbero mai di contestare che questo peso non è mai rispettato neanche un giorno alla settimana.
Purtroppo alla faccia del fatto che i genitori si immischiano troppo nelle faccende scolastiche come se avessero a che fare con degli eterni bambinoni, quando si tratta di affrontare questa cosa fanno finta di niente perché ritengono l’argomento troppo scomodo per poterlo affrontare senza seccature.
Non mi intrometto nei metodi di insegnamento, non è affar mio, ma se vedo che mio figlio esce di casa con uno zaino che pesa 10 chilogrammi e faccio finta di niente allora sono complice di una situazione che non ha motivo di esistere se non per perverse logiche legate agli interessi delle case editrici.
Usiamo meno lo smartphone, finiamola di essere ridicoli, impicciamoci di meno nelle questioni scolastiche dei nostri figli ma ce la facciamo una volta per tutte a risolvere questa pantomima dello zaino pesante facendo rispettare la legge senza timori assurdi? Oppure stiamo attendendo qualche scienziato lungimirante che ci dica che fa bene alla salute trasportare tutti i giorni uno zaino da 10 chilogrammi fra casa e scuola e che pertanto la legge sul peso degli zaini è una legge assurda da abolire? Se è così, aboliamo la legge ma finiamola di prenderci in giro con i libri “indispensabili”.