Siamo immersi negli aforismi, aforismi dappertutto, sui social, sui telefonini e chi più ne ha più ne metta, si va avanti ad aforismi. Figuratevi come si trova ad aforismi un soggetto che mediamente impiega 1000 parole per esprimere un concetto da due righe come il sottoscritto.
Ho sentito pure il prete a messa portare in campo gli aforismi ma l’ha fatto per spiegare concetti che necessitavano molte ma veramente molte parole. e allora ha citato uno scambio di battute che non se se erano state scritte su un autobus o su un muro di una grande metropoli europea, mi pare Londra.
Ha detto che un personaggio ha scritto “Dio non esiste, divertiti…” e pochi giorni dopo lì vicino uno ha scritto “Dio esiste, non sei tu, rilassati…”.
Su questa cosa ci si potrebbe scrivere un’ enciclopedia: è il dilemma della nostra società che è una società in preda ad una forte crisi religiosa che cerca nel divertimento esasperato il sistema per tappare il buco religioso. Chi comanda i fili ne approfitta per “vendere” il divertimento sotto forma di oggetti e di cose da pagare comunque salate e così siamo in preda ad una massa di stressati che si ammazzano di lavoro perché se non hai soldi per comprarti il divertimento sei condannato alla tristezza. E’ la degenerazione della società capitalista che si inventa di tutto per sopravvivere, non da ultimo la spettacolarizzazione dei problemi sanitari (il Covid re dei palinsesti televisivi per un periodo decisamente troppo lungo) e dei conflitti con tanto di armi importate dai paesi limitrofi. Qui c’è da dire che alcune guerre contano molto più di altre. Quelle dei paesi africani contano meno perché fondamentalmente riguardano i pezzenti e sono guerre che non riescono nemmeno a far salire il prezzo del petrolio, se invece c’è una guerra che magari passando per il prezzo del gas riesce a far salire almeno un po’ il prezzo del petrolio allora sia benedetta quella guerra e tiriamola avanti il più possibile che chissà che non riesca a tenerci ben ancorati all’economia del petrolio per qualche altro decennio.
Gli aforismi devastano anche il mondo dell’attività motoria e così viene fuori che se ti impegni puoi raggiungere qualsiasi obiettivo, che l’importante è partecipare e non vincere e che lo sport si fa per la salute più che per il risultato agonistico. Poi ognuna di queste affermazioni necessita di un fiume di parole per essere spiegata e una programmazione quasi impossibile per poter essere messa in atto, ma quello non conta, l’importante è che l’aforisma sia sulla bocca di tutti.
Un mio aforisma è che se di una cosa non ne tratti compiutamente e con calma fatichi a capircene qualcosa e che è pure possibile che non ne capisci niente anche se la tratti con molta circospezione ed attenzione ma almeno è più facile che raggiungi la consapevolezza di averla capita poco.
Per cui gli aforismi saranno anche divertenti, serviranno per far funzionare i social (pare che ci siano su solo che aforismi invece che discorsi completi) ma non ci aiutano ad affrontare i problemi della vita che sono molti, anche per quel tipo che, convinto che Dio esista (come il sottoscritto) ci invita, scrivendolo sul muro a rilassarci. Soprattutto chi, pur credendo in Dio, si è reso conto di non esserlo.