ANCORA SU ROMA OLIMPICA

Sulle Olimpiadi a Roma stanno spingendo abbastanza. All’inizio pareva una scusa per far parlare di Roma un po’ in giro per il mondo. Ma in effetti Roma non ha bisogno di questo tipo di pubblicità. E’ una città fantastica conosciuta in tutto il mondo e avrebbe solo bisogno di ricordarsi che attrae milioni di turisti e pertanto deve essere amministrata anche tenendo conto di questa cosa. Roma non è solo dei romani, è di tutto il mondo.

E’ di tutto il mondo non vuol dire che è “al servizio” di tutto il mondo. Non vuol dire che se le Olimpiadi sono belle a Roma, sono spettacolari a Roma e sono certamente utili allo sport allora vadano assolutamente fatte a Roma. Lo sport ha tutto da guadagnarci ad indicare Roma come sede dei Giochi Olimpici. I grandi sponsor che ruotano attorno allo sport hanno certamente da guadagnarci anche loro e forse è proprio per questo che la candidatura di Roma è molto di più di un qualcosa di buttato là tanto perché se ne parli un po’. Se ne parla eccome perché sta diventando un vero tormentone ed è assolutamente giusto che se ne parli perché se Roma può far bene allo sport è giusto capire se anche lo sport, quel tipo di sport, lo sport spettacolo delle Olimpiadi può far bene a Roma. Se la risposta è si non c’è ombra di dubbio, è giusto spingere la candidatura di Roma come sede per i Giochi Olimpici del 2024. Ma il dubbio amletico è: siamo proprio sicuri che da un punto di vista economico per Roma gettarsi in questa avventura sia conveniente e non sia invece pericolosissimo ed un potanziale disastro colossale?

Se andiamo a guardare la storia dei Giochi Olimpici dal 1960 (i mitici Giochi di Roma 1960) in poi ci accorgiamo che quasi sempre ospitare i Giochi Olimpici è stata una cosa molto bella che ha elevato lo sport ma che purtroppo si è praticamente sempre rivelata un disastro economico per il paese che ha ospitato i Giochi. Forse fa eccezione Atlanta 1996 che è stata una delle peggiori Olimpiadi della storia che è servita per fare pubblicità ad una nota bevanda americana, che probabilmente proprio grazie a quello è riuscita a contenere le perdite ma non ha “servito” lo sport quanto le altre. Non penso che Roma abbia bisogno di far pubblicità all’acqua di Fiuggi e sono molto convinto che possa servire lo sport ma temo che possa far la fine di tutti gli altri servitori dello sport. Insomma è bello che si pensi a Roma come splendida città per organizzare i Giochi Olimpici ma bisogna anche capire se possiamo permetterci questo lusso. Organizzare i Giochi Olimpici è un lusso, non un capriccio ma secondo la storia anche non troppo recente, certamente un lusso.

A questo punto la decisione mi pare evidente che possa avvenire solo che dopo aver fatto bene i conti ed il fatto che il sindaco di Roma sia fortemente contrario all’organizzazione di questo colossale evento non mi stupisce, anzi. Se il sindaco di Roma è fortemente contrario temo che abbia informazioni in proposito non molto confortanti. Non penso che ci sia qualcuno che per capriccio si diverte a smontare i sogni di gloria degli altri. Non torna in tasca nulla, a livello di immagine, al sindaco di Roma ad opporsi all’organizzazione dei Giochi. Al contrario mettersi contro i grandi sponsor che hanno già deciso che Roma fa molto comodo allo sport spettacolo può essere una mossa politicamente azzardata.

Non si possono certamente organizzare i Giochi perché fa comodo ai grandi sponsor. Non saranno loro a mantenere l’Italia dopo il 2024, bisogna tentare di capire, e anche far previsioni in tal senso è molto difficile, se l’indotto proveniente da tutto ciò che sta attorno a questo colossale evento possa essere superiore alle spese certamente colossali che saranno da sostenere. Forse si può essere più precisi sulla portata delle spese ma quasi sicuramente è difficile prevedere con una certa attendibilità quelle che saranno le entrate.

Un’ unica osservazione posso fare io da osservatore della realtà sportiva italiana: purtroppo a noi più che strutture per lo sport spettacolo occorrono strutture per lo sport di base. Non occorrono alcune decine di impianti faraonici, occorrono migliaia di impianti “normali”, sufficienti per lo sport dei comuni cittadini. Da questo punto di vista l’organizzazione dei Giochi Olimpici è difficile che possa risultare decisiva perché se è vero che alcuni splendidi impianti potranno essere ereditati da questi Giochi è anche vero che i campi di periferia non avranno nuovi finanziamenti solo grazie al fatto di essere destinati a periferie della nazione che ha ospitato i Giochi. Che il nostro territorio abbia bisogno di sport non c’è dubbio. Bisogna capire se lo sport spettacolo può portare ossigeno anche allo sport di base. Ciò dipende anche dall’atteggiamento dei grandi sponsor che, al momento, purtroppo continuano a manifestare grande interesse solo per gli eventi dello sport spettacolo, quello che non è certamente alla portata di tutti.