ALTRE CONSIDERAZIONI STRANE SUL CALCIO DI ALTO LIVELLO

Premetto che abbastanza spesso guardo anch’io il calcio di alto livello in televisione.

L’osservazione estemporanea sul grande numero di stranieri presenti nel campionato nazionale di serie A è stata ritenuta un’osservazione di stampo medioevale.

Nel comprendere il punto di vista di tutti mi preme solo sottolineare che pur essendo molto appassionato di atletica il giorno che lo scudetto dell’atletica in Italia sarà vinto da una squadra che ha velocisti americani, mezzofondisti keniani, saltatori russi e lanciatori tedeschi io penso che non guarderò più l’atletica nazionale perché per quel tipo di confronto ci sono già le Olimpiadi ed i Campionati del mondo. Nella gare di società del campionato nazionale io non è che voglia vedere solo atleti italiani ma comunque atleti di cittadinanza italiana oppure anche qualche straniero che ha deciso di stare in Italia per suoi motivi personali ma non perché una squadra più ricca delle altre è andato a cercarlo chissà dove.

Vincere uno scudetto perché si sono andati a pescare atleti che con il nostro movimento sportivo non c’entrano nulla ma si hanno i mezzi finanziari per tenerli in quella squadra che “deve” a tutti i costi vincere lo scudetto non è un merito sportivo ma un merito manageriale di certi uomini d’affari che hanno una grande abilità nello stipulare contratti di un certo tipo. Siccome a me al campo sportivo piace vedere lo sport e anche le capacità di certe squadre di creare un certo movimento sportivo vado in cerca di quelle situazioni dove queste capacità si possono effettivamente leggere. Di vedere il grande lavoro di manager indubbiamente abili non me ne frega proprio niente. I gusti sono gusti. Io ho quello perverso di vedere come lavora un certo club per creare una buona squadra e non quello di vedere che colpi è riuscito a mettere a segno un certo manager.