Mi è giunta un’altra domanda sui 1500 masters, che non pubblico perché la ritengo molto specifica ed ho preferito rispondere personalmente. Sappiate che questo genere di domande mi fa immensamente piacere perché va a cogliere nel segno uno degli aspetti dell’attività motoria che tento di sviscerare con più entusiasmo. Sono sempre stato convinto che l’atletica master sia tutta l’atletica e non solo quella sulle corse di lunga distanza. Così quando uno approda (e spesso accade con grande entusiasmo) dalla corsa su strada alla corsa su pista non lo ritengo un pazzo scatenato bensì un atleta amatore che ha la squisita curiosità di capire anche come funziona l’atletica master e non solo il mondo delle corse su strada. Penso che questo sia un atteggiamento che merita rispetto ed attenzione e vada incentivato per promuovere una cultura dell’attività sportiva anche fra le categorie amatoriali. Al contrario confinare la pratica della corsa al solo mondo delle corse su strada mi pare una limitazione che non rende giustizia all’entusiasmo del nutrito popolo degli amatori. Non ne parliamo poi di chi sentenzia che l’attività su pista oltre una certa età è pericolosa. Chi dice queste cose dell’attività su pista non ci ha capito proprio nulla e farebbe proprio bene a studiarsi la reale pericolosità della televisione sulla popolazione di tutte le età prima di fare dell’ingiustificato terrorismo. Provate la pista, appassionatevi alla pista e non abbiate paura a frequentarla. Non esiste un’età massima per andare in pista. Il limite è solo un limite mentale e probabilmente non è nemmeno nella vostra testa ma solo in quella di una minoranza di sprovveduti. Buona pista a tutti.