Il nuovo governo è a caccia di mosse con le quali acquistare il consenso popolare. Con alcune gli va bene con altre meno bene, io proporrei una mossa poco costosa che, oltre che a garantire un ottimo consenso popolare, servirebbe a dare un notevole impulso alla lotta alla sedentarietà che è un flagello sociale che ci costa anche un’infinità di soldi: “L’abolizione con decorrenza immediata dell’istituto dell’esercizio sbagliato”.
Più che altro non è nemmeno un istituto, è una leggenda, ma è una leggenda che fa molti più danni di una legge da tanto che è radicata negli usi e costumi. Con un decreto legge bisognerebbe dire che “Da oggi non esiste più nessun esercizio sbagliato e, non solo, che se qualcuno si sogna di parlare di esercizi sbagliati è passibile di carcerazione oltre che sanzionabile con una multa abbastanza salata.”
Non so se l’esercizio “sbagliato” se lo siano inventati i miei colleghi o chi cavolo se lo sia inventato per fare in modo che la gente abbia paura a fare ginnastica senza problemi. Nel caso che se lo siano inventato i miei colleghi allora l’ammenda deve essere raddoppiata perché questi mentono sapendo di mentire, non casualmente. L’esercizio sbagliato non esiste e non bisogna aver fatto le scuole alte per capirlo, lo capisce benissimo anche un geometra o un consulente finanziario. In epoca di sedentarietà dilagante e devastante muoversi va sempre bene anche se non si rispettano i canoni dell’accademia della crusca, tanto più che nell’attività motoria l’accademia della crusca non è mai esistita e non ha alcun motivo di esistere.
Nelle mie palestre vedo subito chi non ha mai fatto ginnastica e chi arriva da un’esperienza di esercizio sbagliato. Il primo dopo cinque minuti è già abile e arruolato e ha già capito tutto, pronto per fare attività motoria fin che campa, il secondo ha dubbi esistenziali di tutti i tipi, direi che ha quasi bisogno più di un esorcista che di un insegnante di educazione fisica.
Mi si chiederà perché offre più resistenze al movimento chi ha già avuto un esperienza di attività fisica di chi non ha mai fatto nulla. Molto semplicemente chi è stato infarcito della cultura dell’esercizio sbagliato è un po’ come un alpinista che sia precipitato in una scalata, è molto peggio di un principiante perché ha subito un trauma. In effetti l’alpinista che abbia avuto un’esperienza tragica (per fortuna sono molto pochi) ha un concreto motivo per aver paura delle nuove scalate, ma chi si è imbattuto in qualche insegnante che ha impartito la cultura dell’esercizio “sbagliato” non ha nessuno motivo di temere l’attività fisica, è stato solo preso in giro.
L’esercizio sbagliato non esiste e chi pensa che possa tornare utile ai tecnici del movimento per tenersi stretti i clienti è semplicemente ignorante, non è certamente alimentando la quota di popolazione terrorizzata dall’esercizio sbagliato che si incrementa il numero di persone che svolgono la giusta quota di attività fisica per restare in salute.
Mi viene quasi da pensare che il fantasma dell’esercizio sbagliato sia stato inventato da chi vende automobili o anche da chi vende macchine da palestra. In ogni caso bisogna instillare nella gente il terrore di muoversi in modo sbagliato, nel primo caso rinunci completamente al movimento mettendoti sull’automobile punto e basta, nel secondo caso non rinunci del tutto ma accetti di muoverti nel modo noioso e monotono proposto da una macchina da palestra che è decisamente meno utile di tutti gli esercizi “sbagliati” che puoi inventarti tu.
E’ opportuno un decreto che elimini l’esercizio sbagliato e che punisca chi ne parla ancora nel terzo millennio. Fare attività fisica è importantissimo e se per accostarsi a questa senza paura occorre l’esorcista più che l’esperto di attività motoria vuol dire che bisogna rifondare la cultura del movimento.