Non solo nell’attività motoria ma anche in qualsiasi attività della nostra esistenza mai come ora compiamo una grande quantità di gesti in modo del tutto inconscio per il semplice motivo che siamo bombardati da informazioni di tutti i tipi che non abbiamo il tempo di rielaborare con calma e portare a livello cosciente.
A livello automatico reagiamo con una risposta inconscia e rapida che è un atteggiamento difensivo ed è l’unico che possiamo portare in campo.
Il sistema della pubblicità è il principale protagonista di questa situazione ed è quello che determina la gran parte delle nostre reazioni. Praticamente nella nostra esistenza il sistema nervoso passa il suo tempo a difenderci dalla pubblicità e lo deve fare con una velocità talmente elevata che la maggior parte delle volte lavora proprio a livello incosciente.
Nel campo dell’attività motoria tutto ciò è abbastanza evidente e trasparente e nonostante che un’attività fisica poco utile o addirittura inesistente sia facilmente smascherabile e lanci messaggi inequivocabili al nostro organismo finiamo per muoverci proprio come ci suggerisce il sistema della pubblicità.
Insomma anche se il nostro sistema nervoso ha una rapidità eccezionale ed una grande capacità di reagire in modo consono ai vari stimoli ambientali finiamo per soccombere a adattarci in modo inconscio, ma a volte addirittura in modo cosciente, ai dettati del sistema dei consumi che brandisce la terribile arma della pubblicità.
Per farvi capire ciò osservate quanti sponsor ho io che pubblicizzo l’attività motoria non spinta dal mercato, quella che costa poco o nulla e che tutti possono fare all’aperto.
E’ una lotta ad armi impari. Su cio che vi scrivo io in modo ripetitivo ed ossessionante potete ragionare fin che volete e non avete bisogno di nessuna risposta inconscia ma su ciò che vi propone il mercato che è un bombardamento infinitamente più insistente e potente del mio, non potete reagire a livello cosciente, è praticamente impossibile. Ed è per quello che anche se tratto un sito che propone inequivocabilmente l’attività motoria all’aria aperta finisco per avere la maggior parte delle domande che riguardano pesi, macchine da palestra, integratori alimentari, fantomatiche schede per l’accrescimento della massa muscolare e chi più ne ha più ne metta. Il bombardamento mediatico spinge in un’unica direzione e questa cosa non si può assolutamente ignorare.
Il nostro inconscio funziona senz’altro bene anche se in questa situazione (ma anche in molte altre che non riguardano l’attività motoria, ripeto) è in grande sovraccarico e forse ogni tanto sarebbe il caso di fermarsi a pensare per travasare dall’inconscio al conscio una serie di scelte che facciamo in automatico che per questo sovraccarico dell’inconscio potrebbero pure meritare di essere riviste.
Non sto dicendo di diffidare del nostro inconscio che lavora sempre rapidamente ed efficacemente per la nostra sopravvivenza ma sto solo ravvisando e non penso di essere certamente l’unico come il sistema della pubblicità stia caricando in modo indecente il nostro sistema percettivo e forse valga la pena rallentare un po’ per poter reagire meglio.
La reazione nell’inconscio è praticamente inevitabile, nessuno ci vieta di fermarci un attimo per verificare se queste reazioni sono davvero quelle che fanno al caso nostro o non sono per caso quelle che con un lavoro colossale è riuscita a far passare il sistema della pubblicità.
Non mi stancherò mai di ripeterlo, non dobbiamo muoverci come suggerisce il mercato per soddisfare le sue esigenze, dobbiamo muoverci come fa comodo a noi per salvaguardare la nostra salute. L’attività fisica è anche salute, quando siamo sicuri che la scegliamo proprio in base alle nostre esigenze riusciamo anche a divertirci di più ed è questo il primo segnale che vi invito a valutare: quando c’è qualcosa che non funziona nella vostra attività fisica (o nella “non attività fisica” quando proprio non ne fate) questa automaticamente diventa anche meno divertente. A quel punto vi invito a far emergere a livello cosciente situazioni che erano state risolte solo a livello di subconscio. Costa un po’ di pazienza e sana introspezione ma non avete certamente bisogno di studiarvi l’opera di Carl Gustav Jung, il maestro dell’inconscio. E’ più che sufficiente tentare di capire qual’è la vera motivazione che ispira la vostra attività fisica. E se viene fuori che non fate attività fisica all’aperto perché di attività fisica all’aperto avete paura di capirci poco non esitate a chiedermi consigli, me ne occupo da più di 40 anni mi fa piacere discuterne, anche se non è molto spinta dal mercato.
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