E’ successo di nuovo e mi tocca dire che questa è una buona epidemia (ci sono anche le buone epidemie…). Una signora prima di entrare nell’area verde con il suo bel cagnolino mi chiede (come se io fossi il padrone dell’area) se disturba e se può entrare mentre io sto conducendo la lezione di ginnastica all’aperto. Questa volta le rispondo in modo esaustivo, le dico che l’area non è certamente mia e che il suo bel cagnolino se ha buone intenzioni e soprattutto se lei pulisce nel momento il cui il cagnolino ha delle normali esigenze fisiologiche non da per niente fastidio. Colgo l’occasione per ringraziarla della domanda molto cortese e mi domando perché in questa area invece di trovare gente strafottente che porta il suo cane a fare i bisognini e va via senza raccoglierli come se niente fosse, c’è gente che mi chiede addirittura l’autorizzazione ad entrare come se io fossi il capo di quel luogo. Mi risponde sorpresa che le pare strano che negli altri posti facciano così e mi ringrazia per quanto detto. “No signora sono io che ringrazio lei perché se fosse così dappertutto non dovrei girare con i sacchetti per raccogliere le deiezioni dei cani prima di iniziare le lezioni all’aperto”.
Mi viene il sospetto che i possessori di cani leggano “Personal Trainer Gratuito” perché trovare due possessori di cani educati (i padroni, oltre ai cani…) che chiedono se disturbano mi pare veramente una novità eccezionale. Forse si è solo sparsa la voce in quel posto che chi conduce il corso di ginnastica se vai là con il cane ma ti comporti in modo educato non ti morde (l’insegnante, non il cane) e non solo, ti fa pure i complimenti per l’ottimo senso di civiltà.
Allora visto che una rondine non fa primavera e quella è un’ oasi di felicità che spero che contagi anche tutte le altre aree verdi ma al momento è solo un posto su tanti dove vado a fare lezioni all’aperto, sperando che davvero i possessori di cani leggano “Personal Trainer Gratuito” mi va di comporre una breve lettera all’associazione “A.P.C.T.”.
Intanto cosa è la “A.P.C.T.” Questa non è altro che l’Associazione dei Padroni dei Cani Timidi. E quali sarebbero i cani timidi? Sono quelli che fin che il loro padrone li guarda non si sognano minimamente, per esagerato senso del pudore, di fare i loro bisognini e hanno bisogno che il loro padrone si volti dall’altra parte. Non appena il padrone si volta corrono in un posto impensato a fare i loro bisognini ed è un posto proprio difficile da pensare dov’è perché questi padroni non lo trovano proprio mai, fanno dei bisognini che generalmente si vedono anche da dieci metri di distanza (ma il padrone non se ne accorge proprio mai) e poi tornano a casa con il padrone che non fa nemmeno il gesto di vedere se per caso si notano i bisognini da qualche parte.
Allora secondo un fantomatico statuto questa fantomatica associazione siccome il bisognino è praticamente impossibile da trovare (anche quando l’erba è ben rasata e lo vedi da anche più di dieci metri di distanza…) dice che è giusto che questi padroni vadano via tranquilli senza raccogliere gli escrementi perché cosa vuoi stare lì a raccogliere gli escrementi che magari raccogli quelli del cane di un altro senza saperlo.
Ecco, allora io proporrei ai padroni dei cani timidi che se il loro cane è timido è il caso che si svegli un po’ fuori perché essere troppo timidi non va bene e devono cominciare a fare vedere al loro padrone dove fanno i loro bisognini. In alternativa propongo all’associazione che cambi in modo drastico il suo statuto e che imponga al padrone del cane timido di fare ciò che faccio sistematicamente io prima di tutte le lezioni di ginnastica su area verde pubblica: faccio il giro di perlustrazione per raccogliere tutte le deiezioni dei cani e vi garantisco che il mio cane non c’entra niente perché in quelle aree proprio non ci va. Se tutti i padroni di cani timidi si fanno un giro di perlustrazione prima di abbandonare l’area verde su quelle aree lì non ci sono più escrementi abbandonati in modo incivile.
Lo so che è una cosa un po’ troppo rivoluzionaria ed utopistica, ma sto parlando di aree verdi per tutti non solo per i cani. Non mi sono mai sognato di fare lezione di ginnastica nelle aree per cani. Faccio lezione di ginnastica in aree pubbliche dove i cani per conto mio possono tranquillamente venire se i padroni sono educati. Ed è una vera discriminazione razziale perché teoricamente il cane in una certa area verde o ci può andare oppure non ci può andare. Dunque io sono il classico italiano che si fa corrompere perché la legge sarebbe molto più drastica: i cani vanno solo nelle aree per cani, nelle altre aree non li lasci liberi nemmeno un istante perché non si può. Ma io ci ho questa mania per il buon senso e per la buona educazione che mi corrompe. Se tu stai attento a cosa fa il tuo cane per conto mio puoi venire anche fin che faccio lezione di ginnastica, ma non farlo cagare liberamente e poi scappare via come se nulla fosse, tanto per usare termini abbastanza comprensibili.