ANCORA SULLE TABELLE DI ALLENAMENTO

Le tabelle di allenamento sono uno sei tormentoni moderni fra i più “cliccati” nella deriva di informazioni che circolano sull’attività motoria.

Vedo un mio collega su You Tube, che con estrema chiarezza ne elenca i limiti e fa capire che sono una grossa bufala. Poi però sul suo sito le pubblica, dice pure che hanno tante visualizzazioni e allora è come se vi dicesse “Bisogna mangiare sano e leggero e mettere solo l’olio a crudo, comunque questa è la ricetta per un  buon soffritto…”.

In effetti è quello che accade sistematicamente per televisione dove ci ripetono incessantemente che bisogna mangiare di meno e muoversi di più ma poi ci bombardano solo con programmi di cucina e non c’è uno straccio di programma che tratti di preparazione fisica.

Le tabelle non hanno senso perché la preparazione va rettificata giorno dopo giorno sulla base delle risultanze dell’allenamento del giorno precedente e che il nuovo allenamento sia formulato da un allenatore o dall’atleta stesso poco cambia ma l’importante è che non sia fatto con lo stampino come se non fosse accaduto nulla dopo gli ultimi allenamenti. E’ proprio perché gli allenamenti producono adattamenti che non si può pensare di metterli in calendario chissà quanti giorni prima. Non sappiamo come si sviluppa l’adattamento e pertanto non sappiamo che tipo di allenamento saremo in grado di affrontare dopo il nuovo adattamento.

La sensazione è che l’idea delle tabelle di allenamento, oltre che un fatto di moda, sia una cosa per risparmiare tempo un po’ come le famose schede per la preparazione con le macchine o con i pesi che si fa in palestra. Siccome non c’è tempo per star lì a pensare cosa è davvero opportuno fare allora tanto vale buttare giù quattro numeri (che quando si tratta di pesi e macchine descrivono quasi tutta la preparazione, per dire il grande livello qualitativo con il quale ci si addestra con macchine e pesi…) e sintetizzare con uno schema formulato sulla base di un algoritmo che si è sognato di notte qualche santone per essere tranquilli che seguendo quello si farà la preparazione più razionale di questo mondo.

In una preparazione accurata non siamo in grado di prevedere con una certa precisione: 1°) Che tipo di mezzi di allenamento andremo ad inserire nella preparazione; 2°) In che proporzione distribuiremo questi mezzi di allenamento, uno rispetto all’altro; 3°) Con che ordine collocheremo le varie sedute; 4°) I recuperi che dovremo dare a queste sedute e che andranno ovviamente a cambiarne anche l’ordine e le modalità di esecuzione; 5°) Per quanto tempo continueremo ad utilizzare un certo mezzo di allenamento. E queste sono solo cinque cose che mi vengono in mente così a caso, perché mettermi lì ad elencarle tutte mi annoio pure un po’. Insomma non abbiamo uno straccio di elemento per poter prevedere con una certa precisione quale può essere la preparazione migliore un certo giorno e tanto meno quella del giorno successivo.

Però la tabella di allenamento ha certamente un vantaggio: che con una rapida occhiata ti permette di capire come sarà più o meno la preparazione di lì a tre mesi, che poi sia una bufala non gliene frega niente a nessuno. Ammesso che uno abbia la smania di capire come potrà essere la preparazione fra tre mesi si possono anche fare delle previsioni di massima che ovviamente non possono essere molto precise ma star lì a costruire tutto un ipotetico percorso che se ci vuole allenare nel rispetto dei principi della fisiologia dovrà essere puntualmente disatteso non ha molto senso.

In ogni caso uno è libero di approntare un calendario di preparazione da qui al 2056. Come minimo, se arriva al 2056, vuol dire che ha portato fortuna ed essere così lungimiranti può anche essere uno stimolo per tenersi lontano dai guai e fare una vita salutare etc. etc. A tal proposito io vi confesso che avevo fatto un programmino fino al 31 dicembre 2175. Ma poi ho pensato: “E se mi faccio male prima?” Così mi accontento di programmare giorno per giorno. A volte programmo anche con 7-8 ore di anticipo. Poi però succede qualcosa di strano e mi tocca rivedere i programmi.

Non penso che vedrete mai tabelle di allenamento pubblicate su questo sito. Piuttosto vi faccio la ricetta per qualche soffritto, anche se di cucina non ci capisco niente. Ma almeno il soffritto al massimo vi darà fastidio per una notte mentre una tabella di allenamento può rovinarvi una serie anche abbastanza lunga di allenamenti. Da questo punto di vista il soffritto è decisamente meglio, lo capite quasi subito se è tollerabile o meno per il vostro stomaco mentre la tabella, soprattutto autoconvincendosi che è fatta da uno dei santoni delle tabelle, rischiate di portarla avanti per un po’ tantino, non vi da problemi di digestione ma poi, quando ci pensate un po’ su, vi accorgete che se eravate un po’ più elastici nell’immaginare la preparazione vi divertivate di più, riuscivate ad ottenere risultati probabilmente migliori, a prevenire con più efficacia gli infortuni e soprattutto vi abituavate a rivedere continuamente il piano di allenamento pensandoci bene e correggendo ciò che deve essere effettivamente corretto. Chiaro che è una grossissima perdita di tempo. Ma se nello sport ci credete siete pure disposti a perderci  del tempo. Altrimenti ci sono le tabelle di allenamento.