Sta imperversando in questi giorni su Internet uno spot (anzi è più di uno) dei tedeschi come campagna pubblicitaria per invitare i giovani ad affrontare la pandemia in un certo modo. Trovo che sia uno spot piuttosto insulso che non centra la serie di problemi che ci porta ad affrontare il Covid anche e soprattutto con riferimento ai giovani e che non rende giustizia nemmeno a quanto di buono ha fatto fino ad ora la Germania in tema di scelte messe in campo per contrastare la pandemia.
E’ proprio perché ritengo che la Germania fino ad ora si sia mossa con scelte molto oculate e razionali, alcune delle quali probabilmente anche più azzeccate delle nostre, che sono scandalizzato dall’idiozia di quello spot.
In sintesi in quello spot si invitano i giovani ad una sana quanto devastante pigrizia, ad abbandonarsi all’ozio più sfrenato nell’attesa che il Covid passi e non sia più fuori dalla porta pronto a saltarci addosso.
Torno a precisare che il Covid è dappertutto e non è solo fuori di casa pertanto non siamo per niente al sicuro nemmeno nelle nostre case e la discriminante è come ci comportiamo più che dove viviamo durante l’epidemia.
Poi mi pare assurdo che i tedeschi facciano uno spot a favore della pigrizia quando sono stati i primi a tollerare l’attività fisica all’aria aperta anche nei giorni di massima diffusione del virus. Io sono pure convinto, anche se purtroppo questa cosa non si può dimostrare, che quella sia stata una grande mossa perché ha concesso ai cittadini di tenere alte le difese immunitarie e non li ha costretti a vivere costantemente a fianco di soggetti potenzialmente infetti.
Pertanto i tedeschi fanno l’esatto contrario di quello che dice il proverbio “Predicare bene e razzolare male”. Loro hanno razzolato bene perché hanno consentito l’attività fisica ai loro cittadini ma predicano male perché fanno lo spot su quello che si ammazza di patatine e televisione sul divano. Sono un po’ incoerenti. Se hai capito che la televisione e le patatine ne ammazzano più del Covid e pertanto lasci la gente libera di uscire di casa non puoi fare uno spot che inneggia a questo atteggiamento deviato.
E’ proprio perché c’è il Covid che non possiamo abbandonarci alla pigrizia sfrenata e dobbiamo invece pensare bene a ciò che facciamo.
Io sono sempre stato polemico nei confronti di chi fa attività fisica senza pensarci su, sono polemico addirittura contro quelli che usano le famose cuffiette per ascoltare la musica durante l’attività fisica perché ritengo che distolgano l’attenzione dall’allenamento e ostacolino la percezione di importanti cose che riguardano la razionalità e l’efficacia dello stesso, figuriamoci se non ritengo che in tempi di Covid questa attenzione deva essere raddoppiata perché oltre ai problemi tecnici dell’allenamento ci sono da considerare anche quelli relativi alle precauzioni da prendere contro il Covid. Per cui siamo proprio all’antitesi della pigrizia, dobbiamo essere decisamente svegli a attenti con gli occhi sia davanti che dietro pure per vedere i movimenti anche chi non si ricorda che siamo in tempi di pandemia, un po’ come in auto quando una grande prudenza è necessaria pure per porre rimedio alle imprudenze degli altri.
Non sono un negazionista del Covid, tutt’altro, proprio perché ritengo che sia molto pericoloso sia nei suoi effetti diretti che in quelli indiretti (pure per chi non se lo prende) sono convinto che bisogna pensare bene a ciò che si può fare ogni giorno e abbandonarsi sul divano con le patatine a sentire le fuorvianti istruzioni della televisione (che nel 90% dei casi sono imprecise e grossolanamente indirizzate ad un pubblico generico che ha centomila problemi uno diverso dall’altro) penso che sia la cosa più idiota che si possa fare per i giovani come pure gli altri soggetti di altre età.
Peccato, non si può essere sempre d’accordo su tutto con tutti. Se fossi stato d’accordo anche su questa mi avrebbero dato del filo tedesco. Sono d’accordo sul loro modo di affrontare la pandemia, non sono d’accordo sul loro modo di produrre gli spot per invogliare la gente a comportarsi bene.
Se qualche tedesco legge, capisce ed ha qualcosa da dire sono pronto a ospitare la sua replica sul sito. Non ha nemmeno bisogno di tradurre. In tedesco, a differenza che in inglese dove sono uno zero assoluto, me la cavo pure bene.