“Si vede che vivi nel mondo delle fate. Praticamente tu pretendi che un ragazzino che entra in una scuola superiore a 14 anni, che dal punto di vista dell’insegnamento dell’attività motoria è praticamente disastrata esca dalla stessa cinque anni più tardi lasciando una situazione migliore di quella che ha trovato. Credi che siano i ragazzini a promuovere un’evoluzione della scuola secondo le loro esigenze. Vivi proprio nel mondo delle favole…”
Se fosse per me abolirei anche l’istituto della valutazione o almeno lo renderei bilaterale. Non può esserci confronto se l’unico giudicato è lo studente. Ma a parte questi discorsi pericolosi e rivoluzionari, insisto sul fatto che il problema dell’attività motoria sia renderla accessibile effettivamente ai ragazzi e pertanto un importante capitolo di quel valido e completo libro dovrebbe riguardare proprio gli aspetti pratici che limitano l’effettuazione dell’attività motoria nella scuola. Mi rendo conto che siano problemi del futuro ma il futuro arriva lo stesso anche se non si fanno i discorsi del futuro e trovarsi in un futuro con un po’ troppi ragazzi con problemi da telefonino e da schermo cronico non è una bella prospettiva. Il libro di testo per l’attività motoria serve decisamente, deve essere fatto bene e pure calato nella nostra realtà. Altrimenti sembra un libro scritto da stranieri e tradotto in italiano ma vi garantisco che non è il caso che ho descritto.